Questo è il sogno in cui la musica diventa parola e l’armonia dialogo. Non c’è più bisogno di parlare, di discutere. La musica diventa protagonista della realtà, ne scioglie i nodi e conduce in un sogno, un’avventura quasi surreale. Un posto dove i giocattoli si animano e combattono contro Re Topo su note dolci e graffianti, forti e leggere. Un tripudio di suoni e di immagini esplode sul palco.
Ecco quanto accade ne Schiaccianoci Swing, nuova produzione di Bottega degli Apocrifi, uno spettacolo che ci cattura e ci porta nel sogno di Clara, che non sa più cosa distingue il vero dall’immaginario…
Ma ciò che davvero possiamo capire insieme è che a teatro non c’è necessariamente bisogno di parlare per comunicare, poiché ogni mezzo, che sia corpo, musica o parola arriva diretto. Per un istante la parola sembra superflua, assente, eppure si comunica: con un suono, un’immagine, una luce, non manca nulla. Infatti qui la musica riempie, è totale, non semplice accompagnamento, ma anima viva, filo conduttore della vicenda senza la quale tutto si spegne e si ripiomba nel buio.
Luigia Armillotta, Silvia Renzulli, Federica Prencipe
Foto di Ercole Capuano
