Mercoledì 24 Aprile 2024

Inaugurata la mostra “Il Trabaccolo: il legno dell’Adriatico”

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E’ stata inaugurata ieri, 6 agosto, presso la sede del Centro Velico Gargano, sul molo di Ponente, una interessantissima mostra di modellismo dedicata a una imbarcazione storica di Manfredonia: Il Trabaccolo.

Eliseo Borgomastro e Lorenzo Campo, appassionati di questo tipo di imbarcazione, con un gruppo di amici altrettanto entusiasti, come Antonio Berardinetti, hanno pensato di mostrare ai cittadini e  ai turisti di Manfredonia, un pezzo importante della nostra storia.

Questo genere di imbarcazione un tempo era molto presente nel Porto di Manfredonia, tanto che il Molo di Ponente era chiamato il Porto dei Trabaccoli. Utilizzato per trasportare ogni genere di merce, questa imbarcazione, molto importante per il sostentamento economico della nostra città, veniva costruita nei cantieri di Venezia e poi attraverso l’Adriatico arrivava a Manfredonia. Ma dai principi del ‘900 i trabaccoli venivano costruiti anche a Manfredonia nei  cantieri navali Colaianni e Prencipe.

La mostra, oltre a raccogliere modellini ricostruiti alla perfezione in ogni dettaglio, sezioni delle imbarcazioni per comprendere la struttura, lo scheletro, non visibile nella nave intera, raccoglie documenti, foto storiche, cimeli e proiezioni delle varie parti che componevano questa bellissima imbarcazione.

Non una semplice barca, ma un insieme di simboli e di particolari raffigurazioni che la rendevano una vera opera d’arte. Gli occhi sulla prua, la vela trapezoidale, la greca, la parrucca (un vello d’agnello sulla punta della prua), facevano di questa imbarcazione un capolavoro dell’arte dei maestri d’ascia.

Uno dei trabaccoli,  il Giovanni Pascoli, che per tanti anni ha svolto servizio a Manfredonia, è stato restaurato e oggi è in esposizione a Cesenatico, nel Museo Galleggiante della Marineria. Qualcosa di simile si potrebbe fare anche da noi, recuperando i vecchi pescherecci ormai dismessi nei cantieri navali. Sarebbe un modo per mettere in mostra l’arte dei nostri maestri, arte che pian piano sparirà, e anche un polo di attrazione per i turisti che visitano la nostra città.

I maestri d’ascia hanno contribuito in maniera importante allo sviluppo e all’economia di Manfredonia. – Ci ha riferito Eliseo Borgomastro – Questa è una delle ragioni per cui abbiamo voluto realizzare questa mostra, ma ci terremmo che il lavoro di queste persone non venga dimenticato e ci piacerebbe se la piazza sul mare, che sta per essere realizzata, magari abbellita con delle barche e dei cimeli da visitare nei pressi, venisse intitolata a loro. Perché i giovani di questa città non dimentichino che Manfredonia è stato uno dei porti più fiorenti dell’Adriatico, non solo per la pesca, ma anche per la produzione di barche“.

Ci uniamo anche noi a questa proposta. Il nostro passato, la nostra storia non vanno dimenticati, ma sfruttati.

Mariantonietta Di Sabato

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