Giovedì 25 Aprile 2024

Adolescenza e legalità, binomio possibile

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L’adolescenza, è risaputo, è un periodo molto delicato per i nostri ragazzi. E’ l’età della trasgressione, l’età in cui si cominciano a sperimentare le prime forme di libertà accanto al gruppo dei pari, dove è necessario omologarsi, pena l’esclusione. Non omologarsi, non essere popolare o non avere l’ultimo modello di smartphone, porta inevitabilmente all’emarginazione dei ragazzi più deboli e, nei casi più gravi, al bullismo.
Nella convinzione che i percorsi per l’educazione alla convivenza civile debbano essere attuati nelle scuole più precocemente possibile – ha affermato la Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Perotto-Orsini” Maria Angela Sinigaglia – abbiamo pensato a questo momento di riflessione con esperti nel settore e con le famiglie per poi iniziare dei percorsi dove non vengano semplicemente trasmesse delle regole, ma dove i ragazzi siano protagonisti. Solo così potranno comprendere il valore della responsabilità, perché spesso i comportamenti violenti dei ragazzi sono dettati proprio dalla mancanza di senso di responsabilità. Comprendere e incamerare il senso di responsabilità è il primo passo verso la legalità, quello che fa sì che i ragazzi possano diventare cittadini migliori e consapevoli”.

Si è aperta così, il 29 aprile scorso nell’Auditorium “C. Serricchio”, la tavola rotonda sul tema “Adolescenza e legalità” organizzata dall’Istituto comprensivo “Perotto-Orsini” con il patrocinio del Comune di Manfredonia e fortemente voluta dall’unione degli avvocati, desiderosa di intraprendere percorsi di educazione alla legalità nelle scuole.

Dopo i saluti dell’Avv.Francesco Casieri, Presidente dell’Unione degli avvocati, e dell’assessore all’istruzione Giuseppe La Torre, è intervenuto l’avv. Stefano Pio Foglia, presidente dell’Ordine degli avvocati della Provincia di Foggia. L’avv. Foglia ha sottolineato come l’illegalità in certi momenti faccia comodo e che non bisogna dare solo regole ai propri figli, ma dimostrare loro che gli adulti sono i primi a rispettare la legge, solo così il messaggio arriva con efficacia, e soprattutto resta come insegnamento.

La dottoressa Maria De Finis, Psicologa del dipartimento dipendenze patologiche ASL FG, ha messo in evidenza come certe volte la trasgressione normale dell’adolescenza raggiunga livelli patologici. La ASL per prevenire questi comportamenti cerca di promuovere le abilità e soprattutto le competenze affettive e sociali, lavorando sulla gestione delle emozioni. La scuola è l’ambito privilegiato per l’attuazione di questi interventi, ha concluso la De Finis, lavorando nei gruppi classe, aldilà dei compiti e delle lezioni.

La dott.ssa Alfonsina De Sario, responsabile dell’Ufficio minori della questura di Foggia, riportando casi reali, affrontati nel suo lavoro di ogni giorno, ha affermato la grande importanza di una famiglia stabile e tranquilla per il sano sviluppo dei bambini. Background che non sempre dipende dall’estrazione sociale della famiglia.

A chiudere l’incontro la dott.ssa Mariangela Martina Carbonelli, Magistrato presso il Tribunale di Foggia, che ha sottolineato l’importanza del dialogo e dell’empatia, che portano entrambe al principio di persuasione senza della quale non si può ottenere il rispetto delle regole, e la persuasione a sua volta non si può ottenere senza dialogo. Dunque, ha affermato il magistrato, un rapporto di fiducia deve essere basato sul “noi”, e questo noi deve essere creato nel momento in cui si pongono le regole. Bella e significativa la citazione del magistrato siciliano Rosario Livatino
Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili” a sottolineare la verità e la coerenza di cui noi adulti dobbiamo vestirci nell’educare i ragazzi.

Mariantonietta Di Sabato

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Commenti

  • Buonasera/buongiorno.
    La legalità và insegnata e trasmessa soprattutto a chi si è fatto o meglio, si crede (e bisognerebbe indagare sui modi e sui soldi) intermediario con Dio…cos’è la diffamazione, cos’è una falsa dichiarazione, cosa è la buona reputazione…bisogna insegnarli che cos’ è la vita e soprattutto qual’è la vera educazione, figlia del “sangue” che esce quando è troppa la fatica…figlia della consapevolezza dell’ ignoranza che ti circonda e del doversi fare simile a chi di certe cose non ne vuole sapere…
    Cari “falsi preti”…mors tua vita mea…diffamare e false accuse è come uccidere (almeno spiritualmente)…tornate d mamma e papà…che una denuncia con richiesta di risarcimento danni potrebbe vale re “una vita”…
    ricordo la vera fede in Gesù Cristo figlio di Dio che poco o nulla a a che fare con la falsa fede “delle rette universitarie”…università così corrotte…la fede in Dio, il quale suo unico ministro è quell’ uomo che Lui si è scelto…e attenzione a trattare l’ altare…
    Grazie per l’ attenzione e la possibilità d’ intervento…
    ricordo che solo Dio sà chi sia veramente un uomo…

    Domenico Pio 30/04/2016 22:35 Rispondi

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