Giovedì 28 Marzo 2024

Assalto con la ruspa al Bancoposta di Mattinata dell’Agosto del 2015: ritrovata cassaforte e veicolo utilizzato per la fuga

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Nell’ambito di un servizio a largo raggio nei territori di Manfredonia, Mattinata e Monte Sant’Angelo – effettuato nei giorni scorsi e che ha già consentito l’arresto di diverse persone e di alcune denunce – gli agenti del Commissariato di Manfredonia- non distante dal Cutino di Tagliata, in agro di Monte Sant’Angelo,  hanno rinvenuto nascosti nell’impervia boscaglia, un fuoristrada Nissan Terrano ed uno sportello postamat completamente distrutti e sporchi di vernice azzurra.

L’autocarro era stato oggetto di furto all’inizio del 2014 a Termoli, mentre si ritiene che il postamat sia quello trafugato la notte del 15 Agosto da un “commando” in pieno centro abitato del Comune di Mattinata.

I malviventi dopo aver demolito l’Ufficio Postale con un mezzo pesante, risultato rubato nel Comune di Carpino, si erano dileguati facendo perdere le proprie tracce a bordo dell’autocarro sequestrato.

L’attuale sequestro segue quello del Settembre 2015, allorquando era stato recuperato il mezzo utilizzato per trasportare la cassaforte del bancoposta piena di denaro contante. Anche quel veicolo risultò macchiato dal medesimo liquido impregnante sprigionato a seguito dell’esplosione della mazzetta “civetta” utilizzata all’interno del Bancoposta per l’identificazione del contante rapinato.

Il postamat ed il veicolo sono stati trovati dai Poliziotti a diversi chilometri dal luogo del rinvenimento del camion, in una zona rurale ove orbitano diverse famiglie malavitose garganiche.

Tanto inaccessibile il luogo che il recupero è stato possibile solo grazie all’intervento di mezzi cingolati.

Particolare importante è il ritrovamento, vicino al postamat, di un fazzoletto nero con dei fori, quasi certamente utilizzato dai malfattori nella loro spedizione; tutto il materiale sequestrato sarà meticolosamente analizzato dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Bari al fine di rilevare tracce di DNA sui reperti, che consentirebbero la sicura identificazione dei malviventi.

 

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Cronaca · News

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