Sabato 20 Aprile 2024

La “Tosca Bionda” di Manfredonia che ha incantato tutti, da Bocelli a Piera degli Esposti: la straordinaria carriera di Francesca Rinaldi (Fotogallery)

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Uno straordinario e misterioso solstizio d’estate di qualche decennio fa, regalò al golfo e all’intero territorio nazionale – amante dell’arte e della musica – un’artista eccezionale. Quando nacque Francesca Rinaldi, illustre e talentuosissimo soprano sipontino, l’ostetrica non aveva nessun dubbio e con voce sicura e profetica disse: “è nata la cantante lirica”. Infatti Francesca non piangeva, cantava. Sin dai suoi primi momenti di vita, si capì che era nata una personalità unica del mondo musicale. La sua passione per la musica lirica, sboccia all’età di 17 anni. Dopo le varie esperienze come cantante pop e jazz, Francesca si iscrive al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, e studiando in quel contenitore immenso di bellezze musicali, si innamora immediatamente dell’opera lirica. Il suo profilo artistico, è un profilo di alto spessore, che sottolinea le capacità espressive e tecniche disarmanti dell’artista. La sua formazione si arricchisce di esperienze formative di alta qualità, che portano questa figlia della nostra terra in un giro impegnativo, fra tutte le più grandi realtà liriche Italiane, dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, al Teatro dell’Opera di Roma, per poi arrivare a Busseto con il corso sulla vocalità Verdiana tenuto dal grande Carlo Bergonzi, con Leone Magiera e Mirella Freni. Dopo i successi e dopo i meritatissimi primi posti in alcuni stimati concorsi lirici italiani, arriva il primo grande banco di prova per Francesca. Grazie all’incontro con Katia Ricciarelli all’Accademia Mantovana, Francesca debutta a Bari nel ruolo di Mimì ne “La Bohème” di Giacomo Puccini. Dopo questa prima prova superata a pieni voti, Francesca interpreta i ruoli più impegnativi del repertorio di soprano. Per il Teatro Lirico di Spoleto, interpreta Suor Angelica di Giacomo Puccini, con la regia firmata da Piera degli Esposti, conosciutissima attrice e scrittrice di opere liriche. Ad interpretare il ruolo di Suor Angelica tra le mura di un monastero nei dintorni di Siena, c’era Francesca Rinaldi, che folgorò con la sua bravura Piera degli Esposti, che dopo la seconda collaborazione con la Rinaldi scrisse: “Voglio dedicare queste mie poche parole a quella che io considero una delle più belle voci con cui ho lavorato. E’ stata la Suor Angelica più sensibile ed insieme più spirituale che abbia mai conosciuto. E’ stata la bambina-ragazza gioiosa e giocosa sia gestualmente che vocalmente della seconda opera in cui abbiamo lavorato insieme “Le Parole al buio”. Mi auguro che ci sia per me una terza possibilità di tornare al lavoro con questa Artista così eccezionalmente preparata”.

Una dichiarazione che spiega molto, spiega molto probabilmente l’ottima qualità artistica della nostra concittadina. Il talento – in questo caso- è stato sostenuto da un’intensa e imponente preparazione vocale e musicale. A dimostrazione di ciò, molte volte Francesca ha debuttato con ottimi successi di pubblico e di critica, preparando l’opera in programma in una sola notte. L’occasione si verificò al Politeama di Lecce, con la Messa di Requiem diretta dal Maestro Palleschi. In una sola notte, Francesca si preparò per sostituire nell’arco di quasi 24 ore la protagonista.

Nella sua ampia e storica sezione dedicata alle collaborazioni, spicca il concerto con un giovanissimo Andrea Bocelli. Lei grazie al corso di Perfezionamento a Spoleto, venne scelta come Rappresentante della Regione Puglia, per partecipare a questo concerto con una delle personalità più illustri del mondo lirico nazionale. In questa occasione, ancora la critica sorprende e spiazza tutti. Sulla Gazzetta del Mezzogiorno del marzo 1995, Nicola Sbisà scrisse: “Il concerto è stato arricchito dalla presenza del soprano dauno Francesca Rinaldi. Ed in questo caso se per Bocelli si poteva parlare di interessata attesa, per lei si è trattato di una felice scoperta. La Rinaldi ha voce ottima, dizione chiara, fervente temperamento e sarebbe interessante, oltre che auspicabile, poterla ascoltare in un’opera completa”. Un incontro che segnò la vita artistica di Francesca, un incontro fondamentale agli albori delle carriere di questi grandi protagonisti del panorama lirico nazionale.

La sua storia, ha tutti i colori di una favola. Il suo purissimo talento è stato sostenuto dallo studio e dalla famiglia, una costante importantissima nella vita artistica di Francesca. In quella voce c’è davvero tutto: c’è talento, umiltà, passione, tenacia e c’è quella voglia di regalare una grande bellezza musicale. Lamberto Puggelli, altro grande regista che collaborò con Francesca nel “Ballo in Maschera” di Giuseppe Verdi, disse: “Una voce che può cantare senza scena né costumi, nella sua voce c’è tutto”. Frasi, dichiarazioni di miti della musica lirica nazionale, si inchinano alla bravura e alla professionalità di Francesca Rinaldi. La nostra concittadina nella sua ampia e illustre carriera, ha interpretato moltissimi ruoli in svariate opere liriche, ma uno è rimasto nella mente di grandi personaggi come il regista Antonio Latella, che scrisse una pagina fondamentale della carriera artistica del soprano. Sul palco dello Sferisterio c’è una Tosca bionda. Quaranta giorni di prove per dipingere su Francesca Rinaldi, una Tosca impeccabile, trasparente nelle emozioni, gelosa, passionale e spirituale.

Ma se la sua voce incanta con “Mi chiamano Mimì” in una registrazione audio della BBC Concert, la sua personalità rapisce gli ascoltatori con la più sorprendente ed inaspettata “Tosca” di Giacomo Puccini. La sua Tosca il 28 maggio del 2013 è stata proiettata il 100 sale cinematografiche italiane per la Festa dell’opera del Cinema, dopo l’esibizione live al 58^ Festival Pucciniano di Torre del Lago, diretta dal Maestro A. Veronesi.

Dopo tantissimi successi, quest’anno la convinzione che “nessuno è profeta in patria” si sgretolerà grazie al Premio Internazionale di Cultura “Re Manfredi”, che ha deciso di assegnare l’ambito premio nel campo della Musica Lirica alla nostra Francesca Rinaldi. Commozione e soddisfazione per l’artista sipontina, che venerdì 1 agosto riceverà il premio e si esibirà sul prestigiosissimo palco del Premio Re Manfredi assieme al pianista sipontino Marco Grieco. La città di Manfredonia sarà lì per ringraziare questa magnifica personalità dell’arte, e per fare i più sinceri complimenti ad una radice del nostro territorio, che ha aperto le sue solide ali, per volare e toccare con la sua splendida voce le vette del sublime.

Felice Sblendorio

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