Venerdì 19 Aprile 2024

L’ultimo saluto a Gigetto Prato, Re del Carnevale di Manfredonia

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Sono passate appena due settimane dal giorno in cui Gigetto, circondato dai presidenti dei carnevali passati, ha ricevuto il riconoscimento “Coriandoli nel sangue” in un favoloso veglioncino organizzato quasi a chiudere un cerchio. Un premio fortemente desiderato, quanto mai inatteso, e ampiamente meritato. Gigetto combatteva da un po’ di anni con un terribile male, ma il suo spirito allegro e goliardico non si era spento. Ricordo con piacere quando lo intervistai nel 2013 per un articolo: gli brillavano gli occhi parlando della prima esperienza del veglioncino a 7 anni, la sua iniziazione al carnevale, dell’aria di carnevale che si respirava nella sua famiglia, dell’entusiasmo nel preparare i veglioni, organizzare i carnevali come presidente, tutto finalizzato al puro divertimento, suo e di coloro che lo seguivano. Il carnevale era la sua passione, e il rammarico di non potersi più adoperare per organizzarlo lo rattristava molto. L’indole festosa, l’allegria, hanno attraversato tutta la sua vita, troppo breve per una persona come lui. Persino la camera ardente, nella sua casa piena di ricordi, “ardeva” degli aneddoti e delle sue battute ben presenti nella memoria degli amici intervenuti a dargli l’ultimo saluto. I suoi scherzi e le sue burle non si limitavano al carnevale soltanto, ma si riversavano con altrettanto impeto nella sua attività di insegnante all’Istituto Tecnico Nautico, così come nel suo incarico di assessore al comune di Manfredonia. Deciso a non far smettere di ridere chi lo circondava, Gigetto si è persino scritto in vita un ironico manifesto da affiggere quando sarebbe arrivato il momento. Anche qui il linguaggio tipico degli epitaffi nasconde la passione per i doppi sensi che aveva in vita. Con lui se ne va una personalità forte, che riusciva a mettere estro in qualsiasi cosa facesse; combatteva le sue battaglie, che fossero politiche o meno, con ironia e grinta, sempre in prima linea. Anche se negli ultimi anni è rimasto sempre defilato, Gigetto restava l’anima del carnevale. E adesso che non c’è più tutti ci sentiamo un po’ più poveri e un po’ più tristi, anche se ben memori di aver conosciuto un personaggio che del carnevale aveva fatto una ragione di vita.

Mariantonietta Di Sabato

 

Articolo presente in:
Carnevale · News

Commenti

  • La tua abilità giornalistica è incomiabile.Grazie per la testimonianza di affetto e stima nei confronti di mio padre,che ci sostiene in un momento unico!!!!!

    Rossella 01/03/2016 4:34 Rispondi

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