E’ accaduto qualche giorno fa. Vista la chiusura del reparto di Ostetricia presso il San Camillo de Lellis, gli operatori del 118 di Manfredonia, intervenuti per soccorrere una donna in travaglio, sono stati costretti a procedere al trasferimento verso San Giovanni Rotondo.
La donna però ha partorito mentre veniva trasferita da Manfredonia presso casa Sollievo della Sofferenza. Infatti, arrivata presso il pronto soccorso di San Giovanni, la giovane donna aveva già il suo bambino tra le braccia.
Cittadini di Manfredonia…se vogliamo che il nostro ospedale riapre dobbiamo fare uno sciopero in massa ….vuol dire tutta la città ….perché non si può far chiudere un ospedale con 60.000 abitanti.
e come mai a Cerignola funziona???? A san Giovanni rotondo c’e padre pio..ma a Cerignola chi c’è? Quindi facciamo aprire il nostro ospedale…tutti insieme c’è la possiamo fare……
VERGOGNA! VERGOGNA!
MANFREDONIA PEGGIO DI UN VILLAGGIO DEL NUOVA GUINEA!
TEOFILO LA COLPA E’ SOLO NOSTRA! OGNI POPOLO SI MERITA IL SUO GOVERNO, IL SUO GAS,LE SUE TASSE, I SUOI INCUBI!
CHIAMATELO DINO!
Che dire VERGOGNA !!!!! Per la città e i cittadini. VERGOGNA PER I POLITICI LOCALI. Manfredonia tutta ha sottovalutato l’importanza di avere un ospedale. Perché non si è fatto per l’ospedale quello che si è fatto per l’ENERGAS ?
Mi vergogno per tutti i Manfredoniani.
Adesso questo bimbo verrà dichiarato nato a Manfredonia o S.Giovanni R.do?
Cose che neanche ai tempi della guerra accadevano! Allora partorivano negli ospedali anche se erano stati bombardati dai siluri, mentre a Manfredonia non si partorisce in ospedale perchè è stato bombardato dalla cattiva politica partitica.
Da Pajese d’merd!