Giovedì 25 Aprile 2024

“Romanzo Criminale”, sentenza d'Appello: confermato ergastolo per Giannella. Conoscitore scende a 20 anni

0 0

Emessa la sentenza d’Appello per i sette imputati coinvolti nel processo “Romanzo Criminale” ed accusati di ben quattro omicidi. Ergastolo confermato per Francesco Giannella, ritenuta l’aggravante della premeditazione per l’omicidio di Castriotta Francesco Saverio. Giannella era ritenuto il capo del gruppo che in pochi mesi aveva seminato il terrore a Manfredonia.

Pena rideterminata in 20 anni di reclusione (in primo grado fu ergastolo) per il suo braccio destro, Ilario Conoscitore, ritenute le già concesse circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.

Per Leonardo Salvemini arriva l’assoluzione per non aver commesso il fatto, relativamente tra l’altro all’omicidio di Matteo Di Bari 8 (concorso), con pena rideterminata in 5 anni di reclusione per i reati residui (in I^ grado la condanna fu a 16 anni).

Pene ridotte anche per Mario Renzulli, 3 anni (4 in primo grado) Nicola Uva, 2 anni (4 in primo grado) ed Emmanuele Biondi, 2 anni dopo la condanna a 4 in primo grado, che torna in libertà per la perdita di efficacia della misura cautelare applicata.

Assolto Cristopher Paloscia, condannato a 6 anni in primo grado, perchè il reato ascrittogli in primo grado non sussiste. Ad Uva e Biondi revocate le pene accessorie.

Quattro gli omicidi commessi tra il giugno ed il novembre 2012: Cosimo Salvemini, scomparso a luglio 2012, il cui corpo senza vita venne poi ritrovato il 10 dicembre nei pressi dell’Aeroporto Militare di Amendola; Francesco Castriotta ed Antonio Balsamo uccisi il 5 giugno 2012 in Viale degli Eucalipti a Siponto ed ancora quello di Matteo di Bari, l’uomo ammazzato durante una rapina il sei novembre 2012.

L’inchiesta «Romanzo criminale» il 2 febbraio 2013 portò poi all’arresto di sette persone di Manfredonia accusate a vario titolo di quattro omicidi, sequestro di persona, rapina, spaccio, armi, soppressione di cadavere e favoreggiamento. L’ottavo “complice” secondo gli inquirenti, Luigi Pollidoro, colui il quale avrebbe attirato il Salvemini nel tranello mortale, è anche l’unico a non aver chiesto il rito abbreviato.

Già condannata a 13 anni di reclusione la fidanzatina di Giannella, minorenne all’epoca dei fatti per concorso nell’omicidio di Cosimo Salvemini, per concorso rapina e sequestro di persona (Matteo Di Bari), per favoreggiamento per il duplice omicidio di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo, associazione a delinquere, e porto illegale di armi da fuoco. La minore è stata giudicata con il rito abbreviato.

Graziano Sciannandrone

Articolo presente in:
Cronaca · News
  • Mandateli tutti in Libia!

    Sipontino 17/02/2015 21:24 Rispondi
  • Sarete maledetti per tutta la vostra vita

    gerry 17/02/2015 20:49 Rispondi
  • E’ proprio vero che l’unica giustizia è e sarà quella divina…. il fuoco eterno attende pazienemente chi si è macchiato di tali omicidi.

    semprevigile 17/02/2015 20:15 Rispondi
  • se dovevono solo gettare le chiavi

    mimmo 17/02/2015 18:16 Rispondi
  • la solita vergogna della giustizia italiana….riduzione delle pene a questi animali….vomito

    scarsa memoria 17/02/2015 17:10 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com