Giovedì 28 Marzo 2024

Scomparsa Don Michele De Paolis, il cordoglio di tutta la Capitanata

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“Con Michele de Paolis Foggia perde un faro, un grande uomo che con la sua parola, la sua opera e il suo esempio è stato sostegno prezioso e punto di riferimento di tanti.”  Questo il ricordo del sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi Ivan Scalfarotto. “Il mio privato dolore – prosegue il sottosegretario – non è in alcun modo dissimile a quello provato ed espresso da decine di migliaia di persone in questo momento. Penso però sia giusto e doveroso sottolinearne la dimensione pubblica e comunitaria, perché è in essa che questa persona formidabile ha svolto per intero il suo ampio cammino.” “Foggia è spesso ingenerosa con se stessa – dice ancora il parlamentare – e non sempre mostra di comprendere appieno il valore della testimonianza e dell’impegno di persone come don Michele.” “In questo caso, tuttavia – conclude Scalfarotto – sono sicuro che il suo messaggio di amore, di inclusione e di carità operosa lascerà un’impronta durevole, che tutti noi siamo chiamati a preservare ed accrescere.”

“Ha saputo inventare e rendere vitale un modello di cooperazione e collaborazione tra uguali, affiancando nell’impegno al servizio della sofferenza gente della più varia estrazione sociale e culturale”. Con queste parole l’on. Colomba Mongiello ricorda Don Michele de Paolis. “Lo ha fatto – prosegue l’esponente PD – amando le donne e gli uomini ed avendo grande rispetto della terra, coltivata con la cura riservata ad un giardino fiorito”. L’onorevole Mongiello ricorda anche “le sue pionieristiche battaglie per le produzioni biologiche, l’equa remunerazione ai produttori, l’agricoltura sociale e civica raccontano di un uomo saldamente radicato in questa terra e proprio per questo dotato di una visione terzomondista e pacificamente rivoluzionaria”“Il caro don Michele ha proseguito il cammino che altri grandi uomini della Capitanata hanno intrapreso per ottenere più equità e giustizia a vantaggio di tutti. Ora è nostro compito proseguire”, conclude Colomba Mongiello.

Anche il consigliere regionale Pino Lonigro sulla scomparsa di Don Michele: “Ho avuto la fortuna  di frequentare e conoscere Don Michele, quando era parroco della Chiesa   ‘Sacro Cuore’ del Quartiere Candelaro che frequentavo da giovane. Già in quegli anni ho apprezzato il suo operato di uomo di preghiera,  rivolto al sociale ed all’aiuto dei più deboli.” “E’ stato l’artefice della nascita di associazioni impegnate nel sociale al servizio della gente che soffre. Foggia e la Capitanata intera non dimenticherà un uomo di così alto spessore ed i suoi insegnamenti”, conclude Lonigro.

E’ giunto anche il messaggio di cordoglio del segretario provinciale del PD foggiano Raffaele Piemontese che ricorda così Don Michele de Paolis: “Vicino ai giovani, ha saputo parlare il loro linguaggio, intercettando quei grumi di sofferenza che era in grado di sciogliere alla luce del sole e della conoscenza di sé”. Piemontese ricorda la battaglia civica per la realizzazione della Casa del Giovane “assai emblematica della sua idea di città: un luogo meticcio di culture e classi sociali la cui trama deve essere tessuta da tutti anche con la volontà di rammendare gli strappi e inventarsi nuovi e più bei ricami. Alle grida scomposte di chi temeva chissà quale flagello sociale in quella zona di Foggia, oppose la calma della sua ferrea convinzione e della sua incrollabile fede. In Dio e negli uomini”. “Ho avuto il privilegio di conoscerlo e condividere alcuni suoi itinerari, che sapeva tracciare con pazienza e gioia. Mai un cenno di stanchezza o di fastidio; sempre pronto ad elargire quella pace immensa che con umiltà definiva dono del Signore”, conclude il segretario PD di Capitanata.

foto ilmattinodifoggia.it

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Capitanata · News

Commenti

  • Il grande don michele ha dato forza coraggio a tanti giovani che hanno sbagliato, ridato loro dignità perduta, coraggio di vivere con i progetti di vita, di amore e famiglia. Il suo sguardo era un pieno di vitalità. Spero che la sua missione e le sue opere continuino.

    roberto brunetti 30/10/2014 20:04 Rispondi

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