Giovedì 18 Aprile 2024

Dalle 20 la Via Crucis Vivente di Siponto

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Tutto è pronto per la quarta edizione della Via Crucis Vivente, organizzata nella Pineta di Siponto dalla Comunità Parrocchiale di Santa Maria Regina. Una semplice rappresentazione parrocchiale è divenuta negli anni un evento di straordinaria partecipazione e suggestione. Quest’anno, per permettere la partecipazione ad un maggiore pubblico, la Via Crucis si terrà nella Domenica delle Palme, a partire dalle ore 20.00, sempre presso gli Ipogei Paleocristiani della Pineta, che faranno da impareggiabile scenario ai suggestivi momenti della Passione di Gesù, animati da riflessioni, preghiere e canti.

L’edizione di quest’anno rientra nella “Settimana di Pasqua”, il ricco cartellone di eventi alla scoperta del folklore e delle tradizioni religiose del Gargano in programma da domenica 29 marzo a lunedì 6 aprile 2015, per scoprire e rivalutare i riti tradizionali garganici legati alla settimana della Pasqua: oltre alla Via Crucis, anche i Santi Sepolcri di Manfredonia, il trekking tra gli ulivi secolari del Gargano e le Fracchie di San Marco In Lamis. alla Passione Vivente di Siponto, e l’escursione nel giorno della pasquetta fra gli eremi di Pulsano. L’evento è patrocinato dall’Archidiocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, dal Comune di Manfredonia e dall’Agenzia del Turismo.

Più di 50 saranno gli attori e figuranti, oltre alle persone coinvolte per la realizzazione dello spettacolo: la grande novità di quest’anno è la presenza del Coro Polifonico G.F. Haendel che interpreterà dal vivo i brani della Passione, così come la partecipazione di Mariantonietta Mennuni, attrice del Cerchio di Gesso; preziosa come sempre sarà la collaborazione dei volontari della Paser di Manfredonia, del Villaggio Don Bosco, di Emmaus, della Casa Famiglia Don Mario Carmone, della Parrocchia Sacra Famiglia e dell’Associazione Amici del Medioevo di Manfredonia. Un ringraziamento va agli Strumenti Musicali Ciuffreda e alla L.A. Digital Video.

La Via Crucis vivente vuole non solo ricordare la storia del Salvatore, ma anche rivalutare i luoghi di grande interesse storico religioso, dato che nella zona in cui sono state interpretate alcune scene di vita del figlio di Dio ricadono due Ipogei Paleocristiani di “Scoppa 1” e “Scoppa 2” riemersi dall’oblio: quest’ultimo, secondo la tradizione, fu il luogo su cui il Vescovo Lorenzo, edificò una chiesa dedicata ai due protomartiri S. Stefano e Sant’Agata.

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