Giovedì 28 Marzo 2024

U mere nustre (VIDEO)

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“La vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano che lambisce le coste, le isole e terre continentali, si chiama mare”. Abbiamo ricordato a noi stessi il significato scientifico di quell’immensa massa di acqua che occupa gran parte del globo terreste, non già per mera ignoranza, ma per riportare alla nostra mente la sua enorme utilità e che sovente ci dimentichiamo che esista, incuranti degli esseri viventi che ospita e degli innumerevoli vantaggi che offre all’uomo. Ma l’ingratitudine umana è tale da farne scempio scaricando in esso ogni sorta di rifiuti, provocandone lo sconvolgimento dell’ecosistema e, di conseguenza, la distruzione. Ma il mare nella sua immensa bontà tutto perdona. L’uomo, però, imperterrito, continua a dissipare la sua immensa ricchezza con il deturpare anche la costa. E’ il caso della nostra meravigliosa scogliera “Acqua di Cristo”, da qualche anno presa di mira da alcuni imprenditori, compiacenti certi organi istituzionali, i quali, per mero profitto, vi hanno costruito manufatti tali da impedire ai cittadini di ammirare la sua inusitata bellezza, sottraendo spazio a quanti desiderano usufruirne, senza, peraltro, dover pagare per godere di un bene che appartiene a tutti. A dimostrazione di ciò, le immagini che abbiamo catturato un giorno di agosto e che desideriamo sottoporre a voi affezionati lettori che con tanto affetto ci seguite. Vuole, altresì, essere di monito a chi è deputato a difendere il nostro territorio a considerare questa nostra riflessione e comportarsi di conseguenza.

Matteo di Sabato

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Commenti

  • ORAMAI SI SA OVUNQUE VAI DEVI PAGARE ….CAPISC A ME..

    jolly 06/08/2016 12:23 Rispondi
  • quanta malinconia che si trasforma in rabbia pensando a quali violenze è stato sottoposto questo nostro povero paese. ha subito e continua a subire oltraggi che restano a dileggio di chi avrebbe dovuto difenderlo, proteggerlo se non migliorarlo.A perenne esempi basta citare il monolito all’ingresso di corso Manfredi,passando per gli osceni cubi di piazza del popolo con il successivo rifacimento della piazza, le anonime facciate incombenti sullo stesso corso, la rimozione della fontana in piazza duomo; e buon ultimo arriva la tragedia della costa partendo dal porto cosiddetto turistico per finire a solarium n zona acqua di Cristo. Costa sfregiata dal quel mostruoso pontile che resta a perenne condanna di chi in nome di un incomprensibile rinnovamento ha deturpato le bellezze che la natura e la sagacia dei nostri antenati ci avevano regalato.

    vincenzo 30/07/2016 13:09 Rispondi
  • Gli ambientalisti, gli ecologisti, non vedono questo scempio? dove sono?
    Sanno solo protestare contro l’Energas.

    antonio 01 51 30/07/2016 10:16 Rispondi
  • Bellissimo bellissimo………..

    Michela 29/07/2016 15:05 Rispondi

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