Venerdì 19 Aprile 2024

Sciopero ad oltranza degli operatori OSS Sanitas alla Casa di Riposo “Anna Rizzi” (FOTO)

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A distanza di circa cinque mesi dalla vertenza messa in atto dai venti operatori storici della Coop OSS (Operatori Socio Sanitari) Sanitas, con sede in Cerignola nei confronti della SMAR “Casa di Riposo A. Rizzi” di Manfredonia, inadempiente per la mancata erogazione degli emolumenti, poi rientrata per sopraggiunti accordi, oggi gli stessi lavoratori aderenti alla Fisascat – Cisl, si ritrovano a vivere lo stesso dramma, la mancata corresponsione degli emolumenti di dicembre 2013, tredicesima, gennaio e febbraio 2014. Di fronte al ripetersi di tale assurdo comportamento da parte dell’Ente, travolti dall’esasperazione, hanno decretato lo sciopero con relativo sit-in nei pressi della stessa struttura.

A rendere più tragica la situazione, la decisione da parte della Direzione di ridurre la retribuzione da 650 euro mensili per 24 ore settimanali (che molto spesso vanno oltre il consentito ndr), a 550 euro. La stessa in modo del tutto arbitrario, senza, peraltro, interpellare i lavoratori, si giustifica nel ritenere che i costi di gestione non sono sufficienti a retribuire adeguatamente i dipendenti. Ora, volendo fare un pò di conti diciamo che ad oggi la Casa di Riposo “Anna Rizzi” ospita 23 anziani. Ognuno di essi versa una retta mensile pari a € 1.200, per un totale di € 27.600,00, sempre mensili. A quest’importo vanno ad aggiungersi i contributi del Comune di Manfredonia, della Regione Puglia, offerte per messe ai defunti, contributi volontari, donazioni, rendite immobiliari e quant’altro, per non parlare degli extra che i familiari portano ai propri cari.

Da considerare che la struttura conta solo 5 dipendenti di cui un infermiere ai quali viene corrisposto regolarmente la retribuzione mensile. Al presidente e ai componenti il consiglio di amministrazione non viene riconosciuta alcuna indennità. La domanda viene spontanea: E’ mai possibile che non si riesca a pagare quanto dovuto a coloro che, quotidianamente, nonostante tutto, garantiscono agli ospiti la qualità del servizio a dir poco eccellente?

“La pulizia viene effettuata due volte al giorno, oltre alla cura e l’assistenza, all’anziano viene garantito il servizio infermieristico. Tutto questo si realizza quotidianamente grazie allo spirito di abnegazione di tutti gli operatori che, nonostante tutto, riescono a dare agli anziani quell’assistenza e l’amore di cui tanto hanno bisogno”. E’ quanto ebbe ad affermare lo stesso presidente Paolo Balzamo in una recente intervista rilasciata al nostro giornale. A questo punto saremmo curiosi di dare un’occhiata ai bilanci consuntivi per renderci conto se veramente i costi di gestione non sono sufficienti.

A parte questo, il segretario generale Fisascat-Cisl Leonardo Piacquaddio ha lamentato il forte disagio che tale situazione sta creando ai lavoratori che da oltre vent’anni hanno sempre conservato il posto di lavoro, anche a seguito di passaggi di parte datoriale perché tutelati dal CCNL (Contratto collettivo di lavoro) delle Cooperative sociali per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il disagio maggiore per i lavoratori e quello di non percepire la retribuzione, già esigua, portando gli stessi e le famiglie a varcare la soglia della povertà.

Ha sottolineato, inoltre, che la CISL con grande senso di responsabilità, da oltre un anno e mezzo, sta esaminando tutte le possibili soluzioni al fine di mantenere gli standard di dignità per la sopravvivenza del lavoratori non sottovalutando le esigenze dell’assistenza dedicata alle persone anziane ospiti della Casa di riposo ed anche quelle dell’ASPSMAR “Anna Rizzi”.

Il segretario Piacquaddio con molto rammarico ha fatto presente, altresì, che, nonostante gli sforzi, si continuino a registrare decisioni gestionali che non possono tenere in piedi tutte le rivendicazioni dei lavoratori professionalizzati e ricercati dagli stessi ospiti anziani della Casa di Riposo. Pur di redimere la vertenza, l’auspicio della FISACAT-CISL è quello di ottenere al più presto un incontro presso le competenti sedi istituzionali al fine di mettere in campo le tante affannate soluzioni che trovino tutti d’accordo nel rispetto della dignità di chi opera nella Casa di Riposo.

Matteo di Sabato

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