Martedì 23 Aprile 2024

La città che vorrei è proprio uguale alla città che vorresti tu…

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… ma allora perché non sempre abbiamo la città che noi vorremmo?

Giro per il mondo e conosco varie culture. Regimi che impongono regole molto dure e le sanzioni per chi non le rispetta sono pesanti. Ho conosciuto paesi in cui i governanti disonorati da piccole pubbliche mancanze si sono tolti la vita per restituire dignità alla propria famiglia. In certi paesi non è permesso fumare per strada ma solo in aree destinate, paesi dove l’uso o lo spaccio della droga è punito con l’immediata impiccagione e se si imbrattano i muri la punizione sono bastonate pubbliche. Paesi con regimi troppo dittatoriali dove alla severità delle pubbliche regole si contrappongono servizi efficientissimi per il cittadino e spesso anche molta pubblica sicurezza. Ci servono pene più severe affinché ognuno di noi diventi più rispettoso del vivere comune? Più volte abbiamo lamentato la scarsa partecipazione del cittadino alla vita pubblica. Lo vediamo per strada nei luoghi deturpati dall’ignoranza dei giovani che non hanno ricevuto dai propri genitori la giusta educazione. Lo vediamo nelle pubbliche assemblee, luoghi che dovrebbero essere di confronto invece si accetta tutto ipocritamente poiché si pensa che il proprio tornaconto arriverà dalla chiacchierata del dopo assemblea nel corridoio del palazzo che l’ha ospitata. Più volte abbiamo denunciato e cercato di destare coloro che credono di essere buoni cittadini ma che a causa del loro “silenzio”, con il loro voler negoziare delle regole sociali al di fuori delle pubbliche riunioni, imbrattano le pagine delle regole e del buon costume. Non si ha il coraggio di “dire” di manifestare il sacrosanto diritto di esprimere il proprio democratico pensiero che nel confronto porta a scrivere quelle regole che col tempo diventano consuetudini e regole di comportamento. I nostri nonni sono morti nella lotta alla conquista della democrazia, noi stiamo vanificando il loro coraggioso sacrificio ed è per questo che continuiamo a domandarci: “Se la città che vorrei io è proprio uguale alla città che vorresti tu, allora perché non sempre abbiamo la città che noi vorremmo?

Raffaele di Sabato

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Commenti

  • Arrestano chi rompe uno scoglio di un chilo per trarre datteri e invece io noto una ruspa che inonda una scogliera secolare ubicata in pieno centro…poi ha proseguito…hanno proseguito….e ora ditemi quanti posti di lavoro ci sono e quante barche sono arrivate dal luglio 2013, quantificatemi il giro di affari e quanti locali sono stati aperti.
    Ci vogliono prendere per il culo con qualche fiera e premiazione ma la realtà e che è una cattedrale nel deserto! Solo che non si sono mangiati delle praterie periferiche ma una scogliera molto bella e suggestiva e in pieno centro urbano! Maledetti!

    La città dei balocchi 28/04/2014 14:07 Rispondi
  • A Manfredonia, tutti fanno il proprio dovere…., ma nessuno adempie!!!!

    semprevigile 28/04/2014 14:02 Rispondi
  • A prescindere da quello che dice la s.ra Antonella sulla fame, sulla crisi (e’ sicuramente vero ma non e’ questa la vera motivazione) non si puo’ essere cosi incivili : dalla semplice carta, lattina, bottiglietta di acqua che si buttano a terra, la cacca del cane che viene lasciata li dove capita al parcheggio selvaggio in doppia fila o di traverso o come capita (basti vedere via della croce tutte le mattine diventa impraticabile) per poi arrivare al grande problema che e’ l’ESTATE. La gente impazzisce, sedie o stendipanni fuori per non far parcheggiare nessuno vicino al proprio marciapiede, la sera intere comitive sedute comodamente sulle sedie o sul marciapiede (impedendo alle persone di camminare) o addirittura in mezzo alla strada. Perche’ il bravo cittadino deve sempre subire? Ho provato piu’ volte a chiamare la polizia municipale per segnalare questi malcostumi ma ti rispondono anche in brutto modo molto disturbati, ho provato a parlare con le persone e si finisce solo a litigare o a subire dei dispetti, continuo a lamentarmi quando ci sono dei problemi ma se non interviene chi di dovere noi cittadini non possiamo risolvere i problemi della citta’ se siamo in pochi a pensarla in questo modo. Gli ambulanti, soprattutto di prodotti ittici, come mai continuano a vendere sporcando tranquillamente le strade? Come mai prendono disoccupazione o pensione di invalidita’ e continuano a vendere in nero facendo tranquillamente evasione fiscale e nessuno fa niente? Queste situazioni le conoscono tutti pero’ nessuno interviene.
    IL PESCE PUZZA DALLA TESTA

    Giuseppe 28/04/2014 12:15 Rispondi
  • la foto dell’articolo dice tutto.

    preferivo la natura e la spiaggetta che portava più gente in quel posto che un porto turistico vuoto e di cemento

    porto turistico senza barche 28/04/2014 11:51 Rispondi
  • Gentile direttore la leggo con interesse, la sua e`una domanda interessante, su cui tutti dovremmo riflettere, la citta` che io vorrei e`fatta di gente rispettosa, solidale ed educata, gesti semplici ma cordiali, le strade pulite e i cassonetti con la differenziata in ordine, niente piu` ambulanti con merce maleodorante sui marciappiedi, niente furti, ne spaccio, niente lavoro nero, ne frodo di specie ittiche, niente pale eoliche nel mare o sulla terraferma. Il fatto e` che, fin quando i cittadini dovranno fare i conti con la pancia, la crisi, il lavoro,
    noi staremo sempre a fare gli stessi discorsi, serve il lavoro per
    avere soldi, soldi per sfamare la pancia, sfamare la pancia per
    nutrire lo spirito. La gente, i cittadini pensano prima a
    soddisfare i bisogni primari, poi si sublima anche lo spirito e la
    coscienza di cittadini, che cooperano e amministrano i propri
    diritti e doveri civici, e` un dato di fatto, non dico nulla di
    nuovo, ogni giorno mi alzo, esco ,vedo strade sporche cassonetti
    e immondizia a cumuli, marciapiedi pieni di venditori abusivi,
    casalinghe dei bassi che trasformano i marciapiedi in pertinenze
    delle loro case, stendipanni posizionati giu` dai marciappiedi
    per occupare i posti di parcheggio per i loro
    congiunti, ma non ho mai visto un assessore girare a piedi per
    la citta` e parlare con i cittadini dei problemi che ci sono nel
    vivere quotidiano, anche se le denunce e segnalazioni pubbliche
    non mancano, abbiano i giornali pieni, quindi, manca il senso
    civico di appartenenza. Nel mio piccolo ho fatto diverse segnalazioni pubbliche su diverse questioni, non ho mai ottenuto nulla, nessuna soluzione da pate di chi di dovere, allora
    mi chiedo e le chiedo, come puo` nascere e crescere il senso
    civico nella gente e nei cittadini, quando chi ci rappresenta, chi
    ci ascolta e` sordo? Nessuno ci da` il buon esempio, se ai
    bambini non viene dato il buon esempio,come fanno a capire e a
    diventare buoni cittadini?

    antonella 28/04/2014 1:08 Rispondi
    • iniziamo da qualche parte.
      inizi a mandarci tutte le segnalazioni che fa, anche quotidianamente o quando ne ha voglia e tempo, la ospiteremo con piacere.
      Saluti
      RdS

      Redazione 28/04/2014 5:39 Rispondi

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