Nella mattinata di ieri gli agenti del Commissarito di Barletta, in collaborazione col personale del Commissariato di Manfredonia, hanno tratto in arresto Francesco Pagano, 32enne, volto già noto alle forze dell’ordine in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Trani Luca Buonvino su richiesta del sostituto procuratore Raffaella De Luca della Procura della Repubblica di Trani per rapina ai danni di una farmacia avvenuta a Barletta.
Pagano è considerato il responsabile della rapina avvenuta la sera del 22 marzo scorso nella Farmcia Canfora. Secondo gli investigatori sarebbe lui l’uomo che ha fatto irruzione nel locale armato di pistola, facendosi consegnare dalla titolare l’incasso di 430 euro. Le indagini hanno permesso di visionare il filmato della videosorveglianza, grazie al quale gli agenti hanno notato che il rapinatore, a volto scoperto con berretto nero, impugnava la pistola con la mano sinistra mentre la destra presentava una fasciatura con stecca al dito medio. Il riconoscimento è stato possibile poiché gli agenti hanno subito ipotizzato si trattasse di un rapinatore arrivato a Barletta da qualche città limitrofa. Quindi le sequenze sono state inviate ai vari uffici di pubblica sicurezza. L’invio al Commissariato di Manfredonia ha dato esito positivo. Infatti gli agenti hanno riconosciuto senza ombra di dubbio Pagano quale autore della rapina.
Inoltre, due giorni dopo quella di Barletta, era stata perpetrata un’altra rapina, questa volta a Monte Sant’angelo, ad opera di due soggetti, uno dei quali armato di pistola. Le indagini hanno poi portato al fermo di Pagano, ritenuto uno degli autori del crimine, che presentava una fasciatura alla mano destra, imposta da un intervento chirurgico al dito medio subito a febbraio dello stesso anno. Gli agenti di Manfredonia hanno confermato che la fasciatura vista nelle immagini del colpo messo a segno a Barletta era la stessa che Pagano aveva al momento del fermo. Il riconoscimento dell’uomo è stato confermato anche dalla titolare della farmacia.
Pagano è stato quindi indagato per non aver rispettato gli obblighi previsti dalla sorveglianza speciale di uno anno, compreso quello di non detenere e portare armi. E per essere entrato armato di pistola in luogo pubblico, per poi minacciare la titolare con l’arma e impossessarsi dell’incasso.Dopo le formalità di rito Pagano è rimasto ristretto presso la casa circondariale di Foggia dove è detenuto per altra causa a disposizione dell’autorità giudiziaria.