Giovedì 12 Dicembre 2024

Manfredonia preda ambita di speculatori? Lavoro o Territorio? Turismo o Industria?

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Stiamo ancora leccandoci le ferite per il disastro ambientale e la perdita di vite umane causati dal mostro chimico dell’Enichem, che un’altra tegola sta per cadere sulla nostra testa. Ultima in ordine di tempo, a pochi passi dal Cimitero e da un supermercato, la presenza di un mostruoso impianto di pannelli solari, suolo ceduto dal Comune di Manfredonia per un piatto di lenticchie. Questa volta, invece, si affaccia lo spauracchio di ospitare a poca distanza dal lido di Siponto, un mega deposito di Gpl della Energas, compartecipata Q8. La sua ubicazione è prevista nella zona industriale D49, a 6 chilometri circa in un sito a SW dell’abitato, in località “Santo Spiriticchio”, Zona Omogenea Territoriale D3E (ex DI/49 del P. di F.). Il progetto, stando a quanto riportato dalla relazione tecnica prevede “la installazione di 12 serbatoi di tipo tumulato ognuno della capacità di 5mila metri cubi di gpl per un totale di 60mila metri cubi. Il tutto collegato al porto alti fondali di Manfredonia da un gasdotto lungo 10 km che si sviluppa parte in sottomarina per 5 km e parte su terraferma per i restanti 5 km completamente con posa interrata, in tal modo si perviene a condizioni di maggiore sicurezza della installazione riducendo al minimo l’impatto territoriale dello stesso. La fattibilità della istallazione – è detto ancora nella relazione – è stata già positivamente valutata dalla conferenza di servizio promossa dalla Capitaneria di Porto, fatto salvo il buon esito della verifica di compatibilità ai sensi del D. M. 24.01. 1996”. Poi, utilizzando lo snodo ferroviario della stazione Frattarolo, con appositi vagoni cisterna il gas propano sarà distribuito in tutto il Sud Italia. La movimentazione prevista di circa 100mila tonnellate l’anno, avverrà utilizzando la tratta Manfredonia-Foggia, unico binario sul quale transiteranno anche treni passeggeri. Ed è tutto dire. Tale progetto fu presentato alla fine degli anni ’90 dalla Isosar srl con sede in Napoli, la quale già nel 1997, pur avendo beneficiato di finanziamenti previsti dalla legge 488, non ottenne tutte le prescritte autorizzazioni, nonostante il parere negativo della Regione Puglia e della stessa Soprintendenza ai Beni Culturali di Bari. Addirittura non chiese al Comune di Manfredonia la relativa concessione edilizia. Oggi, il caso vuole che detto famigerato progetto, con una nuova ragione sociale (Energas) spunti come un fungo, ripresentato nel mese di ottobre 2013. Da indiscrezioni, pare abbia ottenuto le prescritte autorizzazioni. Comunque, fino ad ora negli ambienti più accreditati “bocche cucite”. Cosa ne pensa al riguardo il governo cittadino? Cosa sta facendo la Pubblica Amministrazione per scongiurare tale iattura? Condivide l’impianto? A parte dette considerazioni, se ciò si avverasse, la cosa più sconcertante sarebbe che il gasdotto dovrà attraversare un vasto tratto di mare, a poca distanza dal porto foraneo con ulteriori e irreversibili danni alla pesca e al turismo. Lo sviluppo socio-economico del nostro territorio sarebbe dovuto avvenire a seguito di un’attenta analisi del territorio e delle sue potenzialità con scelte oculate ma soprattutto coerenti, puntando sul turismo, la pesca, l’agricoltura, il commercio e il terziario e non accettare solo immondizia o industrie incompatibili con l’ambiente. Un invito quindi ai politici, alle associazioni ambientaliste presenti sul territorio e alle forze vive della città, di fare fronte comune perché insieme si possa contribuire a difendere da ogni attacco l’ambiente e la salute, per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni e rendere il nostro territorio più vivibile, a misura d’uomo. Non serve però dire di no a tutte le “opportunità” di insediamenti industriali se non si comincia a valorizzare sul serio ciò che esiste sulla nostra terra: industria, storia, ambiente, turismo. Oggi la nostra terra ha fame di lavoro e non si possono biasimare i tanti giovani favorevoli a tali iniziative industriali. Dopo tanti anni di gloriosa storia sipontina, dopo tutti i milioni di euro pubblici investiti nelle nostre aree industriali, dobbiamo ancora capire la vera vocazione della nostra amata terra.

Matteo di Sabato

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  • Stimo tantissimo e da tanto tempo sia il signor ” Semprevigile e sia Carmen ” che,credo siano nomi fittizzi ma ai quali faccio il mio più sincero e onesto apprezzamento per quanto dicono e con che cognizione di causa lo dicono…Bravi e sono con voi !!!!
    Permettetemi solo una aggiunta: Se non erro,presso gli occupati e ben pagati ” ingegneri,architetti,geometri,archiboldi, sapientoni e astrologi ) che sono sul libro paga dell’Amministrazione comunale…ma è mai possibile che tra tanti dotte figure,non vi sia una persona capace di trovare soluzioni e iniziative che favoriscano lo sviluppo e l’occupazione nel nostro territorio ???? Ma,io dico,perchè si deve sempre far riferimento a proposte oscene e offensive verso noi cittadini manfredoniani e verso lo stesso territorio già offeso e vilipeso da arruffoni e farabutti del cemento armato e dell’indusrtia dei veleni e dell’inquinamento …perchè si deve sempre mettere il bisturi in una ferita che perde ancora del sangue dei suoi figli immolati al dio denaro e all’indifferenza dei generali di una certa parte dell’industria e dell’economia di questo ” SORRIDENTE ” paese….?????
    Ma che ce ne facciamo di una eventuale industria di trasformazione e deposito di GAS….Manfredonia ha già deciso da tempo la sua nuova vocazione TURISTICA ,COMMERCIALE E ARTIGIANALE e lo ha specificato in modo elementare il signor, “SEMPREVIGILE” ….basta informarsi e tornare indietro con la memoria rileggersi il suo intervento !!!!!
    ……. NO AL GAS,NO AL RISCHIO AMBIENTALE E SI ALLA SALUTE E ALLA VITA !!!!GRAZIE

    Cartolina Illustrata 08/07/2014 14:01 Rispondi
    • Bè,son felice di essere apprezzata,anche perchè mi sento tanto una Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. Fa parte del mio carattere dire quel che penso e se riesco almeno una volta,con le mie parole, far ragionare qualcuno…son contenta.
      Purtroppo spesso è solo un rimbalzare contro un muro di gomma.

      Carmen 08/07/2014 22:09 Rispondi
  • Non c’è bisogno del punto interrogativo!!!!! Manfredonia E’PREDA degli speculatori!!!Come si spiega allora se ad un’anno dall’inaugurazione del porco turistico ora stiamo a parlare di industrie? Cos’è questa schizzofrenia? E’lampante oramai la frenesia di accaparrarsi gli ultimi lembi di territorio da sfruttare. Qui son tutti pazzi!
    Per la redazione…ma un’intervista al sindaco per capire la sua posizione,no?
    Tutti a dire la propria e lui?
    Bah,da pajios inot’l

    Carmen 07/07/2014 21:26 Rispondi
  • L’articolato, articolo, del sig. M. di Sabato nulla proferisce in merito alla realizzazione di tale struttura circa il rischio sismico tipico di questo territorio. Forse l’eventuale realizzazione è stata concessa in deroga. Se così è stato… è tutto un mangia mangia… in quanto tale prescrizione pare essere stata la causa che determinò la mancata realizzazione nel 1990 da parte della Isosar. In un convegno pubblico svolto al cinema san Michele in quella data, venne fatto presente tale rischio sismico del territorio di Manfredonia ed un soggetto che era sul palco, difronte a tale notizia, espresse le sue perplessità circa la fattibile realizzazione di un tale impianto….. E’ passato un quarto di secolo… l’unica cosa che non è cambiato è il rischio sismico tutt’ora vigente, come anche la volontà di qualche decisore poco incline all’interesse pubblico ed a a quello del territorio che purtroppo l’ha votato quale “decisore” delle sorti di questa città, così bella e perduta….

    semprevigile 07/07/2014 13:12 Rispondi
  • Quantio posti porterebbe questa nuova industria?
    Che senso ha fare progetti ambientali se poi si ospitano queste iniziative?
    Esiste una stategia nel breve e lungo termine del nostro territorio?
    Se non riescono a pianificare nel brevisimo immaginiamo nel medio

    Enzo 07/07/2014 11:42 Rispondi
    • ci risiamo invece di pianificare una vocazione turistica su manfredonia si sceglie sempre il contrario di tutto abbiamo il territorio piu bello della puglia e non siamo capaci a pianificare un turismo di massa e’ pure e’ semplicissimo basta guardare le realta di altre citta turistiche e’ che la bacchetta magica maaaa.

      peppino 5 07/07/2014 17:39 Rispondi

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