Giovedì 25 Aprile 2024

Caro Sindaco ti scrivo …

0 0

Per ricordare Enrico Berlinguer, a trent’anni dalla morte. Te lo ricordi, vero? Lo ricordo anch’io, ma non ricordo solo la sua espressione malinconica, lo sguardo timido ed il sorriso fulgido di tenerezza; ricordo il suo ultimo comizio in cui si espresse un altissimo testamento morale, rivolto a chi aveva il coraggio per seguirlo; ricordo la sua sobrietà, i lunghi silenzi e le illuminate riflessioni, le grandi ipotesi di trasformazione della società; ricordo il suo libro bellissimo, dal titolo molto significativo, “Austerità occasione per trasformare l’Italia”.

Ricordo la sua celebre intervista in cui egli lanciò l’allarme sullo stato della corruzione nel nostro Paese. In essa disse: “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela. […] I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV … Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le “operazioni” che le diverse istituzioni sono chiamate a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell’interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un’autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un’attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.”

Tali riflessioni sono arrivate ben prima di tangentopoli ed il suo allarme non era solo teorico. Egli incitava a gran voce i dirigenti del suo partito a lasciare i vari consigli di amministrazioni della Rai, delle Asl, delle aziende a partecipazione statale, le alte cariche di sottogoverno e della scuola, affinché si perseguissero solo gli interessi dei lavoratori e delle altre realtà produttive del Paese, col riconoscimento del merito e la trasparenza delle nomine.

Dopo di lui, molti giovani hanno cercato di seguire le sue idee, ma quella lezione non fu seguita dal suo partito, anche nelle successive trasformazioni della sinistra. Ciò ha rappresentato la cancellazione dalla scena politica del suo insegnamento, prevalendo i metodi dello strapotere affaristico-clientelare e la contestuale emarginazione di tutti coloro che si richiamavano alla politica moralizzatrice di Enrico Berlinguer. A Manfredonia come a Roma, come in tutta Italia.

Speriamo che oggi, a trent’anni dalla sua morte, s’incominci a rivalutare quel modo di fare politica che sa di nuovo, anzi d’antico. Cosicché, anche la nostra città possa ricordare che c’è stato un momento in cui la politica si è espressa con grande dignità e valore. Senza la riscoperta di tali ideali, Manfredonia ed il resto d’Italia non decolleranno né economicamente né moralmente.

Cordiali saluti.

Italo Magno

italo@italomagno.com

Articolo presente in:
News · Piazza Duomo
  • Il problema è che questi giovani e meno giovani rampanti, hanno trovato nella politica l’unico modo di far valere la propria inettitudine. Chi li assumerebbe da qualsiasi altra parte? per loro non conta la storia e gli insegnamenti, infatti in generale sono in politica proprio perchè avevano scarsi risultati scolastici o professionali, conta solo l’entrare ancora di più in quello che Berliguer aveva visto benissimo tanti anni fa. Mettere le mani nella cosa pubblica senza nessuna meritocrazia.

    La cosa che fa più rivoltare uno come Berlinguer nella tomba, sarà che questi signori spregiudicati sono anche in quello che è nato dalla ceneri del suo partito, e la nostra città non fa eccezioni, purtroppo. Basta vedere come l’ hanno distrutta senza creare niente di concreto a parte i propri interessi personali e delle persone a loro vicine.

    Avrebbe mai tollerato Berlinguer che uno del suo partito preso con le mani nel sacco ad compiere azioni di peculato e corruzione continuasse a riscaldare la poltrona, difendedosi con i soldi pubblici e magari ricandidandosi?? Io penso di no, ma chissà.

    PS:Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale 😉

    Utopia 09/07/2014 14:07 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com