Giovedì 28 Marzo 2024

Strutture ricovero accreditate, lettera di Dino Marino: "Senza azioni, Clinica S. Michele va in liquidazione"

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Il Consigliere regionale, Leonardo Marino Presidente della III Commissione ha indirizzato la seguente  lettera aperta all’assessore alla sanità, Donato Pentassuglia.
Caro Donato, permettimi di evidenziarti, per cercare insieme le soluzioni, la situazione in cui versano le strutture di ricovero accreditate della Capitanata.
Le Case di Cura private accreditate operanti sul territorio della Provincia di Foggia vivono in una situazione di totale incertezza circa i rapporti contrattuali, e i relativi vincoli, intercorrenti tra le strutture e la ASL di Foggia.
Ad oggi, infatti, le Case di Cura non hanno ancora sottoscritto il contratto per le prestazioni erogate nell’anno 2013né conoscono il limite massimo di fatturato (tetto di spesa).
Sul tema si sono susseguite nell’ultimo anno una serie di deliberazioni del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria che, lungi dal chiarire definitivamente il valore del fondo unico che la ASL deve individuare a tale scopo, hanno creato ulteriore confusione.
La prima definizione del fondo unico aziendale si è avuta con la Delibera DG N.1021/2013, poi modificata dalla Delibera DG n.99/2014, a sua volta revocata e sostituita dalla Delibera DG n. 414/2014 messa nuovamente in discussione con la Delibera DG n.688/2014, da considerarsi comunque non definitiva!
Le Case di Cura hanno erogato prestazioni di ricovero nel corso dell’anno 2013 emettendo fattura alla ASL e sottostando a regolari e precisi controlli di appropriatezza da parte dell’UVAR di riferimento. Tutto è stato fatto nel ragionevole e motivato convincimento che per l ‘anno 2013 il tetto che sarebbe stato determinato sarebbe stato uguale al tetto definitivo per l’anno 2012 per due ordini di motivi:
– La DGR .3007/2012 imponeva alle singole Aziende Sanitarie di stipulare accordi contrattuali per il primo semestre dell’anno 2013 sulla scorta di quanto assegnato nell’anno 2012, in attesa che si fosse concluso il processo di accreditamento delle nuove branche; poiché il processo di accreditamento non si è concluso l’accordo da stipularsi(e mai stipulato)per il primo semestre poteva e doveva essere inteso come prolungato per l’intero anno 2013.
-Le Case di Cura hanno ricevuto un acconto mensile sulle prestazioni erogate pari all’85% di quanto assegnato nel 2012, come previsto dalle clausole contrattuali.
Le strutture sanitarie in oggetto, hanno erogato prestazioni sanitarie di ricovero alla popolazione di riferimento fino al raggiungimento di un tetto coincidente con l’assegnato 2012 in totale buona fede e seguendo le logiche dettate dalle suddette motivazioni, inoltre, assunto il pesante onere di reperire risorse finanziarie,necessarie al regolare andamento delle attività aziendali, sopportando il maggiore costo che il sistema creditizio chiede in caso di maggiore incertezza dovuta all’assenza di un contratto con la P.A. di riferimento.
In assenza di un contratto per il 2013 le stesse Case di Cura sono ancora in attesa di avere il saldo delle fatture emesse nell’anno; anche questo è un ritardo che ha comportato la necessità di aumentare l’esposizione finanziaria e il relativo costo.
Si ricorda che la ASL di Foggia più volte è stata sollecitata a concludere la stipula degli accordi contrattuali. Da ultimo la DGR n. 683/2014 ha imposto come termine ultimo il 30/04/2014, data già più volte prorogata e comunque non rispettata.
E’ evidente che ad oggi non è più possibile in alcun modo intervenire sulla programmazione dell’erogazione di prestazioni di un anno già abbondantemente concluso. Sarebbe, quindi, totalmente illegittimo stabilire a posteriori un tetto di spesa più basso rispetto al valore complessivo delle prestazioni erogate, fatturate e regolarmente verificate.
Allo stesso modo è necessario da subito sollecitare la celere e corretta definizione dei tetti di spesa per l’anno 2014. Facendo riferimento al criterio stabilito dalla DGR n. 683/2014 il fondo unico aziendale di spesa consuntiva sostenuta per l’anno 2012.
Al di là delle somme complessivamente disponibili per la ASL nel fondo unico aziendale per tutte le Case di Cura private accreditate, in fase di assegnazione dei singoli tetti di spesa non si può prescindere dalla considerazione dei livelli di appropriatezza individuati secondo il M.A.A.P. (modello di Analisi dell’appropriatezza delle procedure), così come prescritto dalla DGR N.1494 del 4.08.2009 e da quanto le stesse sono in grado di erogare prestazioni con livelli di appropriatezza elevati. La definizione dei tetti di spesa deve tenere in considerazione tale importante dato di fatto.
La veloce e corretta definizione dei tetti di spesa per gli anni 2013 e 2014, così come prospettata, a questo punto è indispensabile per consentire la sostenibilità econimico-finanziaria delle Case di Cura, che tra l ‘altro stanno vivendo il delicato e quanto mai lungo periodo di passaggio alla nuove nosologie come da DGR n.3007/2012 e sono in attesa dei provvedimenti di autorizzazione e di accreditamento per la nuova conformazione nosologica; in  questa lunga fase di passaggio la Case di Cura stanno sopportando il costo aggiuntivo determinato dalla contemporanea presenza di personale necessario a garantire i requisiti delle vecchie branche ancora attive e di personale richiesto per le nuove specialità
Per cui sono già controllate , oltre ai costi finanziari elevati a causa dei continui ritardi cumulati dalla ASL di Foggia.
Allo stato non c’è alcuna possibilità di attuare una legittima programmazione delle attività per il futuro. La crisi finanziaria è tale da non consentire l’erogazione regolare degli stipendi del personale.   Image


In particolare già più volte e stata segnalata a tutte le istituzioni competenti la forte situazione di crisi in cui versa la Casa di Cura San Michele, per la quale, in assenza di celeri e decisi provvedimenti, si sarà costretti ad avviare le procedure di liquidazione della società con conseguente danno sulla situazione occupazionale del territorio di Manfredonia.
Per questi motivi ti chiedo che tu ti faccia promotore di un incontro urgente in assessorato con tutti i rappresentanti legali delle Case di Cura operanti nella Capitanata e con il Direttore Generale dell’ASL di Foggia, per contribuire a definire nella massima trasparenza i tetti di spesa e per impedire danni sulla situazione occupazionale di una provincia che su questa questione e già martoriata. Certo di un risconto positivo ti saluto con affetto”.

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  • Si vede che stanno per arrivare le regionali e qualcuno ha paura ancora gli rimane solo il vitalizio .

    Tata' 08/07/2014 23:02 Rispondi

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