Venerdì 29 Marzo 2024

Riforma dei porti: ecco la bozza che arriverà in Consiglio dei ministri

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Genova-Savona, La Spezia-Marina di Carrara, Livorno-Piombino, Napoli-Salerno, Gioia Tauro, Cagliari-Olbia-Porto Torres, Palermo-Trapani, Augusta-Catania-Messina, Taranto, Bari-Brindisi, Ancona, Ravenna, Trieste-Monfalcone e Venezia-Chioggia, Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta: sono queste le autorità portuali e logistiche di interesse europea che sono state individuate nella bozza del decreto legge “ Sblocca Italia”.

La bozza del testo verrà presentata e discussa in Consiglio dei ministri non prima della prossima settimana e, qualora non dovesse subire alcuna variazione, andrà a ridisegnare profondamente la geografia delle autorità portuali. Vi è da dire che i futuri distretti logistici portuali che verranno fuori da tale decreto potranno, a loro volta, essere oggetto di future fusioni e/o aggregazioni dettate da ragioni di convenienza e opportunità.

L’attuale procedura di nomina dei presidenti delle autorities, contenuta nella disciplina della legge 84/94, verrà abbandonata a favore di un meccanismo differente: sarà il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  a “selezionare, individuare e nominare il presidente tra soggetti aventi esperienze amministrative o istituzionali o  professionali pertinenti e compatibili con gli indirizzi e le competenze dei distretti logistici, sentito il parere dei presidenti delle regioni interessate”.

Restano in sospeso tuttavia ancora numerose questioni riguardanti la liberalizzazione dei servizi tecnico-nautici, la procedura di  attivazione dei dragaggi dei porti nonché quella riguardante l’adozione del piano integrato logistico di distretto che va a sostituire i PRP.

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Commenti

  • Per lo sviluppo del porto di manfredonia è necessario un entroterre commerciale.Non è sufficente l’organizzazione delle autorità portuali.Quando il porto lavora bene non semore concide con gli interessi del’ambiente.Appena viene fuori un idea di lavoro per il porto,nascono infiniti problemi che ostacolano queste iniziative.Vogliamo veramente che il porto lavora?Se è affermativo,ogni nave che arriva porta lavoro e benessere a tutta la città.Il porto non è una bomboniera.

    il capitano 29/07/2014 12:28 Rispondi
  • Si auspica che tale nuova riorganizzazione, anche di persone più competenti, metta in moto tutte le potenzialità che il ns porto può e deve esprimere, dando finalmente un ritorno ai tanti soldi pubblici fino ad oggi spesi, quasi, inutilmente e che finalmente possa dare uno slancio ai traffici mercantili di tutta la capitanata….. speriamo, finalmente, che ai propositi seguano i fatti…bene.

    semprevigile 29/07/2014 11:57 Rispondi

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