Venerdì 19 Aprile 2024

Maltrattamenti in famiglia e spaccio, due arresti a Cerignola

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I Carabinieri della Stazione di Cerignola, a seguito di mirata attività investigativa, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Matteo Daddario di  20 anni, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane, che da diversi giorni era nel mirino degli investigatori, è stato pedinato dal luogo dove aveva nascosto lo stupefacente fino al luogo dove effettuava le consegne di droga, venendo arrestato nell’attimo in cui stava effettuando la consegna della dose ad uno dei numerosi clienti. L’uomo era  indaffarato nella sua frenetica attività di spaccio tanto da non accorgersi di essere pedinato dai Carabinieri. Quando si è accorto della loro presenza era ormai troppo tardi.

La perquisizione personale sul posto consentiva ai Carabinieri di rinvenire 26 grammi di hashish già suddivisi in stecchette pronte per la vendita al dettaglio. La perquisizione è stata immediatamente estesa anche presso l’abitazione dello spacciatore ove i Carabinieri hanno rinvenuto altri 44 grammi di hashish. La droga è stata sequestrata.  L’arrestato dopo le formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Sempre a Cerignola i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato  Egentjan Yzeira, albanese, di 31 anni, autotrasportatore, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

I Carabinieri, a seguito di una richiesta telefonica giunta sul 112 da parte dei medici dell’Ospedale “G. Tatarella”, intervenivano presso il Pronto Soccorso dove constatavano la presenza di una donna in condizioni fisiche precarie. Analizzando la gravità delle ferite riportate dalla malcapitata e considerando il suo complessivo stato fisico, definito allarmante, i sanitari che avevano prestato le prime cure, intuendo il fatto che la donna potesse essere stata vittima di violenza, avevano chiamato i Carabinieri. Avviate immediatamente le indagini, si scopriva che la vittima, una donna di 27 anni, aveva un passato di violenze ed eventi analoghi ad opera di suo marito.  Le successive indagini permettevano di accertare che il predetto, poco prima, aveva aggredito la moglie provocandole un trauma cranico ed una tumefazione palpebrale, con prognosi di 25 giorni. L’intera violenza era accaduta in autovettura, mentre i due, unitamente ai propri figli, stavano raggiungendo la loro abitazione sita in un comune della Provincia di Brescia. L’aggressore aveva colpito ripetutamente la moglie sia a mani nude che con il proprio telefono cellulare, il tutto mentre guidava. Ulteriori indagini hanno permesso di dimostrare l’abitualità della condotta del indagato e che l’aggressione si è consumata alla presenza dei due figli, rispettivamente di 2 e 6 anni. Le cause che hanno scatenato la violenza sono da ricondurre a dissidi di natura familiare che sembrerebbero coinvolgere le famiglie d’origine dei due coniugi.

Stante l’estrema gravità dei fatti nonché la pericolosità dello YZEIRAJ, resa palese dai fatti accaduti, il predetto è stato dichiarato in stato di arresto ed, espletate le formalità di tiro, associato presso la casa circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Foggia.

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Capitanata · News

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