Giovedì 28 Marzo 2024

La Terribile Mafia Foggiana protagonista di “Terra” – Rete 4

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Quasi 650.000 spettatori (6.60 % di Share) hanno seguito ieri notte in seconda serata “Terra”, il programma televisivo di approfondimento giornalistico curato da Toni Capuozzo e dalla Testata Giornalistica Mediaset “Video News”. La puntata di ieri sera “Squadre di Mafia”, è stata completamente dedicata ad un attento viaggio all’interno delle varie realtà italiane che terribilmente convivono con la criminalità organizzata e con le mafie. Tra le conosciutissime mafie italiane, ieri sera ampio spazio è stato dedicato alla mafia foggiana, una mafia straordinariamente potente e dannatamente inesplorata.   Terra_Logo

L’inchiesta giornalistica curata da Sabina Fedeli parte dalle denunce del Questore di Foggia Piernicola Silvis, nella drammatica audizione del 28 giugno 2014 a Foggia, davanti alla Commissione Parlamentare per i reati contro gli amministratori pubblici, pubblicata successivamente il 25 settembre 2014 da Repubblica.it. Un servizio che racconta una realtà mafiosa sottovalutata per moltissimo tempo da i media nazionali, che nell’ultimo periodo conta all’attivo una trentina di gruppi operativi, 78 omicidi, un migliaio di affiliati e ultimamente un clamoroso assalto di AKk-47 al Bunker della NP Service di Foggia, con i camion e le ruspe incendiati per bloccare l’arrivo delle volanti.

La giornalista per raccontare questa inedita realtà mafiosa, inserisce nel racconto alcune testimonianze, fra cui quella di Domenico Seccia, Ex Procuratore Capo di Lucera, che ha sottolineato come la mafia foggiana sia una mafia diffusissima sul vastissimo territorio della provincia, che fa anche leva sull’importante utilizzo dei minori, che hanno un’abilità spaventosa nello sparare. Emozionanti le parole di Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone, Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, assassinato nel portone di casa sua alle 19:10 del 31 marzo 1995, perché molto probabilmente aveva scoperto delle irregolarità e alcune grosse truffe legate alle realtà mafiose locali, e  in qualche modo voleva risistemare, chiarire e regolare.

Di grande valore politico la testimonianza di Iaia Calvio, Ex Sindaco della Città di Orta Nova. “Mi sono sentila dire se non mi trovi un posto di lavoro, se non mi assumi, mio fratello non verrà più in municipio. Avevo denunciato un sistema di richieste, di pressioni e di commistioni fra politica, imprese e  studi tecnici. Conta molto la determinazione dei disonesti, ma conta di più l’ignavia degli onesti, che vivono onestamente nella loro dimensione privata, senza occuparsi per nulla della cosa pubblica” questo uno stralcio delle dichiarazioni del sindaco coraggio della Capitanata, sfiduciata dai suoi consiglieri dopo aver denunciato le richieste, i ricatti e le minacce di alcuni protagonisti politici della città.

Forte anche il messaggio di Franco Landella, Sindaco della Città di Foggia, che ha dichiarato: “Il silenzio non aiuta, dobbiamo voltare pagina denunciando con forza le richieste e le pressioni delle realtà mafiose della città”. “Denunciare per ripartire”, questo il filo conduttore che lega amministratori e alcuni commercianti della città che si sono riuniti nella prima Associazione Antiracket, presieduta dalla giovane wedding-planner foggiana Cristina Cucci. “Sarebbe più facile andarsene, ma bisogna restare qui tutti assieme in rete con la voglia di informare” – queste le idee di Fabrizio Sereno e Alessandro Galano, giornalisti di “Foggia Città Aperta”. Il racconto non ha sottovalutato la voce dei giovani, che purtroppo convivono da molto tempo con questo terribile mostro sociale.

Una mafia imponente e spietata agevolata dalla distrazione, dall’indifferenza e dall’omertà di una parte di questo territorio, che sottovaluta – per paura – il fenomeno, un fenomeno pericoloso per le città del domani, che si ritroveranno immerse in un regime di piena illegalità e di profonda non libertà.

Felice Sblendorio

http://www.video.mediaset.it/video/terra/full/488272/squadre-di-mafia-13-ottobre.html

 

 

 

Articolo presente in:
Capitanata · News
  • In questo periodo a Foggia e nella sua provincia si è fatto un gran parlare sulla legalità. Usura, estorsioni, intimidazioni di vario genere come atti incendiari e dinamitardi, scippi e rapine, abusivismo, hanno tenuto banco le cronache quotidiane. Come non ricordare le numerose attività commerciali vittima di usura e estorsioni incendiate o fatte saltare in aria. Come pure le pistolettate verso imprenditori e gli arresti di amministratori locali beccati con il “pizzo” in mano. Eclatante, poi, il tentativo di rapina in un caveau “sfondato” da una ruspa dopo che i malviventi hanno bloccato mezza città incendiando auto e camion: per fortuna non vi son stati feriti e la Polizia è riuscita a stanare il commando grazie all’audace intervento di due poliziotti. Sia chiaro, tutto questo è avvenuto in un lasso di tempo al di sotto dei dodici mesi. Ciò è preoccupante. Per tal motivo i foggiani, contestualmente alle varie istituzioni, hanno chiesto a gran voce la presenza dell’Antimafia. Una presenza fortemente voluta anche da associazioni che combattono il fenomeno malavitoso invitando a denunciare chi è vittima di usurai ed estorsori. A Foggia si è riunita la commissione Antimafia e nella provincia la presenza della DIA è un dato di fatto. Ma non è bastato e non basta poiché la malavita continua nella sua attività, come se sfidasse lo Stato. Ecco perché alcune associazioni hanno chiesto di essere presenti al tavolo della commissione e proporre anche la loro idea. Tra queste c’è l’Associazione Antiracket Capitano Ultimo, con sede a Torremaggiore (FG). Per cui quella andata in onda non l’unica associazione presente sul territorio.
    Se solo si avesse la lungimiranza di far rete. Gli “orticelli” non producono, mentre i campi si.
    Come pure dire che a Foggia gli unici giornalisti presenti sul problema, definendoli in prima linea, è una mancanza di informazione corretta. Non siamo in tanti, ma ci siamo, lottiamo, rischiamo anche con minacce al seguito. Sia chiaro!!!

    Ciononostante è doveroso dire che ad appena sei mesi dalla sua costituzione, l’associazione ha in attivo 135 notizie criminis, tra cui stalking, estrosioni, furti di auto con cavallo di ritorno, segnalazioni di semplici soprusi riguardante tutto il territorio nazionale. Nel particolare 7 sono le notizie criminis cui 4 relazionate al Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo, 2 al comando della stazione locale dei Carabinieri (Torremaggiore), e 1 direttamente al N.O.E. – Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri-. Mentre con il personale della Questura di Cosenza sono stati parte attiva per risolvere un caso molto articolato di stalking. Grazie alle segnalazioni dell’associazione il Commissariato di San Severo ha potuto catturare un ricercato di nazionalità straniera. In sei mesi ben 135 notizie criminis: questi sono fatti di una battaglia civile in nome della legalità e non parole. Capitano Ultimo disse “Questa battaglia si perde solo se non si fa”.
    Ognuno, poi, pensi ciò che vuole. Io la penso così e lo scrivo e lo pubblico.

    Ad Maiora!
    Nico Baratta

    Nico Baratta 18/10/2014 12:14 Rispondi
  • Vi chiedo cortesemente di mettermi in contatto con la giornalista di inchiesta Sabina Fedeli !!!
    Ve ne sarei molto grato !!!!!!!

    giovanni pancari 17/10/2014 22:56 Rispondi

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