Giovedì 28 Marzo 2024

Sangalli Vetro, il post tavolo al Mise, Riccardi: "Nella vicenda c'è tutta la questione meridionale"

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Terminato il tavolo, al Ministero dello Sviluppo economico, sulla vertenza Sangalli. Riccardi: “Nella vicenda c’è, tutta intera, la questione meridionale. Cambiare verso significa aggiornare l’agenda politica italiana”.

E’ terminato da poco l’incontro, svoltosi presso il Ministero dello Sviluppo economico, sulla vertenza Sangalli Vetro. Occorrerà ancora tempo per cercare di addivenire a una soluzione che soddisfi le fondate richieste dei primi cittadini di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, della Regione Puglia e delle parti sociali.

Il tavolo istituzionale si apre con un colpo di scena preannunciato dal primo cittadino sipontino una settimana fa: la Finanziaria Friulia, istituita e partecipata al 77,8% dalla Regione (a statuto speciale) Friuli Venezia Giulia, diventa socio di maggioranza (54%) per la Sangalli Vetro di Porto Nogaro. Amara, ma estremamente reale, la considerazione di Riccardi che, invece, aveva esortato a fare fronte comune: “Solo in Italia può succedere una cosa del genere!”.

L’incontro entra nel vivo dapprima con l’intervento dei soci russi, detentori del 50% della Manfredonia Vetro, che si dicono favorevoli al concordato preventivo e, poi, con il sindaco Angelo Riccardi che chiede la revoca del concordato preventivo e la nomina di un amministratore straordinario. “Il Governo è d’accordo – dice – e attende una risposta dall’azienda. Si è ancora in tempo per poterlo fare”. E’ dello stesso avviso anche il segretario nazionale Filctem Maurizio Bertona che ribadisce la richiesta di amministrazione straordinaria per tutto il gruppo e che nessuna linea secondaria potrà essere trasferita dallo stabilimento di Manfredonia, come sono della stessa idea tutti i sindacati presenti. Diversamente “diventerebbe uno scontro sociale”, preconizza il sindaco. “Nella vicenda Sangalli Vetro c’è, tutta intera, la questione meridionale. Cambiare verso – aggiunge – significa aggiornare l’agenda politica italiana”.

“Il socio russo ha chiesto qualche giorno per valutare l’ipotesi di amministrazione controllata. L’assessore regionale Caroli – racconta Riccardi – lo ha invitato ad un incontro, in Puglia, per illustrare concretamente il sostegno della Regione ad una possibile ripartenza del sito industriale di Manfredonia. La mia sensazione è che non abbia capito molto, ma può essere la soluzione”.

Prima del commiato il dottor Castano, per conto del Governo, tira le orecchie all’azienda che “Ha commesso errori da rendere la situazione complicata” e rende i giusti meriti al lodevole impegno degli enti locali, Regione in testa. “Revocare il concordato preventivo per ricercare una soluzione e per dare a Manfredonia una nuova opportunità industriale. Mettere in sicurezza il sito produttivo e i suoi lavoratori, ricercare investitori anche stranieri, per dare sicurezza a tutti”, l’invito di Castano prima di aggiornare la riunione alle 11,30 di mercoledì 4 febbraio prossimo.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia

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