Giovedì 18 Aprile 2024

Aggredirono due extracomunitari a settembre, fermato branco di 3 persone

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Una violenta aggressione ai danni di un venditore ambulante extracomunitario sul corso principale di Manfredonia.

In sei, lo scorso 14 Settembre 2014, accompagnati da tre ragazzine e senza nessuna motivazione si accanirono su un ambulante, reo di averli salutati con un “ciao”, preso a pretesto dell’aggressione. Un ruolo di primo piano, nel corso della spedizione punitiva, toccò ad alcuni ragazzi che estrassero anche dei coltelli, mentre altri impugnarono delle cazzottiere, sferrando una violenta serie di pugni, fino a farlo stramazzare al suolo e procurandogli anche ferite da taglio.

Stessa sorte toccò ad un secondo straniero giunto in soccorso del suo amico, anch’egli venne aggredito e malmenato. Il branco riuscì poi ad allontanarsi indisturbato, unitamente alle ragazzine che lo accompagnavano, non prima di aver minacciato di morte gli stranieri qualora avessero avvertito la Polizia, strappandogli di mano e danneggiando i loro telefoni cellulari, infierendo finanche sulla merce in vendita, buttata per terra, calpestata e rovinata.

Ultimo ad allontanarsi il partecipe più spavaldo, quello che voleva dare l’esempio, rimasto sul posto fino a qualche attimo prima dell’arrivo della Volante. Sul posto intervenne ambulanza del 118 che trasportò i malcapitati in Pronto Soccorso.

Le indagini, finalizzate all’individuazione dei componenti della banda, sono state condotte dai poliziotti del Commissariato di Manfredonia diretti dal Primo Dirigente Dr. Agostino De Paolis, che, grazie anche ad alcune preziose testimonianze, sono riusciti a risalire ad alcuni appartenenti del branco, identificati come alcuni di coloro che sferrarono i pugni ed usarono i coltelli.

L’episodio di natura discriminatoria venne manifestato anche dall’O.S.C.A.D. (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) che trasmise una e-mail alla Direzione Centrale Anticrimine –Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza- con la quale l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali (UNAIR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, segnalò considerazione verso l’episodio in argomento, iscrivendolo all’istruttoria UNAIR caso 8968.

Oggi tre aggressori sono stati raggiunti da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare che ha disposto per uno di essi il divieto di dimora nel Comune di Manfredonia, per altri due l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. A non poter più dimorare a Manfredonia è il sipontino Chiarista Francesco, di anni 22, ossia quello che si allontanò per ultimo, resosi nel frattempo responsabile e tratto in arresto da personale del Commissariato di Manfredonia per episodi delinquenziali della stessa specie in occasione del recente Carnevale Dauno, nonché due suoi amici, Gatta Cristian, di anni 19 e Conoscitore Giuseppe di anni 20.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti sui fatti avvenuti, la cui tesi è stata accolta appieno dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, Dr. Armando Dello Iacovo, e dal P.M. titolare delle indagini, Dr.ssa Pirrelli, un ruolo decisivo lo ebbero proprio Chiarista Francesco e gli altri due aggressori individuati.

 Ha infatti ritenuto il G.I.P. che “la dotazione di coltelli e noccoliere, e il numero dei complici utilizzati per semplificare la sopraffazione e la mortificazione delle vittime dell’aggressione, siano la spia di personalità tendenzialmente violente e a rischio di ricaduta criminosa” ed in particolare per il Chiarista: “imponga una misura che allontani il prevenuto dal branco in cui egli è pienamente inserito, sia dalla vittima….. misura che, tenuto conto del radicamento di aguzzini e vittime in quel di Manfredonia, non può che individuarsi nel divieto di dimora”.

Attualmente le indagini proseguono con l’intento di identificare altri complici ed eventuali altre malefatte del gruppo, che agiva ormai in modo sistematico e seriale, volto alla sopraffazione del più debole o diverso.

chiarista

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Cronaca · News

Commenti

  • Di tempo ce ne vuole ma tutto arriva ,l’aggressione risale a settembre ,a Natale li giudicheranno per gli episodi di carnevale

    Lino 25/03/2015 16:16 Rispondi
  • fifino comincia tù ad essere coerente

    porto di mario 25/03/2015 15:28 Rispondi
  • Ma sto famoso personaggio, che ha commesso tanti reati, di soli 22 anni, possibile che ha agito nell’indifferenza, insieme ai suoi complici anzi branco, per così tanto tempo?
    ma tanto ci voleva…uno del genere merita solo l’emarginazione….
    vedendo poi le foto degli altri due…mi vien da chiedere…ma i genitori erano al corrente di che bestie hanno cresciuto ed educato se di educazione si puo’ parlare?
    spero che non si facciano più vedere a Manfredonia!!!
    secondo me rischierebbero il linciaggio!!

    io 25/03/2015 14:50 Rispondi
  • Gli altri che sono in circolazione sono da prendere e’mandarli in priggione per poi buttare le chiavi e’con loro anche i loro genitori perche’ non li hanno saputo educare.

    gino 25/03/2015 13:35 Rispondi
  • E per quanto riguarda i reati commessi alla festa di carnevale, l’azzannamento del cane ai due agazzi e le risse?

    Antonio 25/03/2015 11:35 Rispondi
    • In quegli episodi vi erano solo italiani! Se meni un extracomunitario solo allora la magistratura prende provvedimenti! La mia solidarietà piena alle vittime extracomunitarie di questo pestaggio, ma le istituzioni cerchino di essere coerenti con i provvedimenti!

      fifino 25/03/2015 12:57 Rispondi

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