Venerdì 19 Aprile 2024

L'Appello ai docenti e ai dirigenti di Italo Magno

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Mentre imperversa la politica decisionista del Governo Renzi, che non ha nessuna voglia di ascoltare chi nella scuola ci vive e ci lavora, la massiccia mobilitazione dei docenti, e di tutto il personale della scuola, dà motivi di speranza a tutta la popolazione italiana, abbastanza assopita da anni ed anni di lentezza amministrativa e barlumi di decisionismo, per lo più ingannevoli e senza una vera capacità riformatrice. I docenti hanno ben inteso il progetto di Renzi, al di là delle blandizie strumentali. Si vuole distruggere la scuola pubblica, con docenti pescati da elenchi territoriali, proni e prodighi di omaggi e servilismo verso falsi super manager, che in realtà di super non avrebbero nulla, perché essi stessi, nella nuova situazione, sarebbero totalmente obbedienti al volere politico. Del resto, la ministra Giannini ha definito bene cosa s’intende fare. Avere un’organizzazione della scuola simile a quella delle AA.SS.LL., dove i direttori generali vengono scelti dai politici e, per restare al loro posto, scelgono a loro volta dirigenti, medici e amministrative con lo stesso metodo. Al vertice di questo sistema scolastico voluto da Renzi, gli ispettori, che dovranno valutare i Dirigenti scolastici, non saranno nominati per concorso sibbene tra i dirigenti scolastici a confronto, cioè saranno ad libitum di nomina ministeriale.

Se la scuola pubblica nazionale langue, a Manfredonia langue ancora di più, perché chi amministra la città non crede nella cultura, la tiene nel massimo sospetto pensando ch’essa sappia solo mettere in piedi convegni buoni a produrre cumuli di parole. Asserisce con forza che serve, invece, la “politica del fare” e non riesce a comprendere che il semplice “fare”, non preceduto da riflessione e progetti capaci di far crescere la città, sia una vera bestialità. Ne sono prova la reindustrializzazione della piana di Macchia, il porto turistico, i pannelli solari dell’Eurospin, l’attesa ingannevole dell’Energas. Ne è testimonianza l’incapacità di capire e valorizzare le grandi risorse che abbiamo nella nostra città, baciata dalla natura, come il turismo, l’artigianato, la pesca, l’agricoltura e la piccola impresa. Un’adeguata riflessione ci porta a capire che quando in una città si restringono gli spazi di democrazia e della cultura, com’è avvenuto in questi ultimi dieci anni a Manfredonia, si contraggono anche la vita economica e produttiva della città, senza pensare che la riduzione di spazi di libertà e della partecipazione popolare al buon governo locale crea un restringimento motivazionale ed un’abulia che non fa certamente bene alla città. Perciò promuoviamo tutti un grande sforzo per fare entrare aria nuova, la cultura, le competenze, l’onestà nel palazzo di città, affinché esso diventi luogo di partecipazione, di democrazia, di creatività e trasparenza.

Italo Magno

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Commenti

  • Ottimo appello a cui aderisco pienamente. Bravo Italo, sei l’unica possibilità di riscatto culturale, morale e civile per Manfredonia.

    giovanni 24/05/2015 14:13 Rispondi
  • Io sono stato tra i fondatori dell Associazione Nazionale Presidi (A.N.P.) che mise nel lontano 1983 alla base del proprio programma l’Autonomia Scolastica e la Valutazione del servizio, quando nessuno ci credeva. Sono stato io stesso valutato e risultato tra i migliori presidi d’Italia, tanto che sono passato a dirigere l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia. Nel mio articolo non parlavo di valutazione obiettiva, ma di valutazione da parte dei politici, che è notorio hanno sempre collocato ai posti di responsabilità gli asini e ai posti peggiori le persone libere come mi vanto di essere sempre stato io. La faziosità spesso si rifiuta di conoscere la verità e a volte acceca. ITALO MAGNO

    italo Magno 24/05/2015 13:25 Rispondi
  • Caro Ricki, non sei un insegnante e non sai come funziona la scuola. Nessun docente, nessuno, si sta ribellando al DDL per paura di essere giudicato (da chi poi genitori e ragazzi?e con quali competenze e criteri?), nessun docente protesta perché non condivide l’assunzione di 100.000 precari, infatti quegli stessi precari protestano accanto ai docenti di ruolo, chissà perché visto che verranno assunti. Non giudico le tue parole e nemmeno il tuo giudizio nei confronti di Magno, che ha passato una vita nella scuola, né di Serricchio, grande uomo di spessore e di cultura, forse più che preside. Affinché tu, e tanti come te, possiate comprendere il disagio e il terrore nei confronti di questa riforma da parte dei docenti, tra l’altro quasi ignorata da tutti i media, mi limito ad incollarti qui sotto i rilievi di incostituzionalità sul DDL 2994 scritti dal magistrato dott. Ferdinando Imposimato:

    1) disparità palese sulla titolarità d’istituto tra docenti e personale Ata, nonché rispetto al resto del pubblico impiego. (Tutti hanno un posto fisso anche quello che guida l’autobus mentre con il DDL 2994 gli insegnanti vengono inseriti nell’organico funzionale che li spedisce in una scuola poi in un’altra e poi in un’altra ancora a coprire le assenze dei colleghi o per piccole supplenze). Questo vale anche per il personale della scuola in esubero.

    2) Valutazione impropria della funzione docente da parte di chi non ha le competenze adeguate. (I genitori e gli alunni del comitato di valutazione). Immagina un chirurgo che sta operando e il paziente mentre è sotto i ferri alza il dito ed afferma: “Mi scusi dottore ma la sutura è fatta male…”. Mi sembra al quanto surreale non credi?

    3) Il POF (piano dell’offerta formativa) verrebbe approvato dal Consiglio d’Istituto cancellando di fatto la collegialità e l’organo preposto alla definizione del POF che è il Collegio dei Docenti. (Anche qui è impensabile lasciare nelle mani di mamme e alunni il potere di decidere su quale didattica sia migliore… )

    4) Gli insegnanti sono lavoratori non subordinati . La libertà d’insegnamento è un diritto indisponibile, nel senso che non può essere modificato se non si modifica la Costituzione. Per questo motivo i docenti sono lavoratori non subordinati. Se venissero scelti da un dirigente scolastico + comitato di valutazione, diventerebbero dei semplici impiegati e soprattutto ricattabili dai genitori (conflitto d’interesse).

    5) Questo DDL 2994 confligge dai Decreti Delegati, nel senso che l’impianto normativo del DDL 2994 + le leggi deleghe, + gli atti + le circolari ministeriali + le note ministeriali non sono sottoponibili al parere obbligatorio non vincolante del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per questo motivo il Consiglio di Stato ha sentenziato il rinnovo dei membri del CSPI.

    6) Il DDL 2994 confligge con l’art. l’art. 97 della Costituzione, ai sensi del quale “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante pubblico concorso”, codifica un vincolo di imparzialità nell’assunzione dei dipendenti pubblici. In ambito scolastico le garanzie di imparzialità e pari opportunità del personale scolastico sono attualmente assicurate da un sistema fondato sulla graduazione degli aventi diritto in forza del possesso di determinati requisiti soggettivi: la scelta dell’amministrazione non è libera, ma ancorata a rigidi parametri predeterminati.

    7) Le graduatorie di merito devono rimanere in vigore per tre anni, invece per diverse classi di concorso le assunzioni degli idonei sono state bloccate. Il DDL 2994 come emendato all’art. 8 congela le assunzioni fino al 2016-2017 pertanto va contro i tre anni della graduatoria.

    E se non bastasse ancora, caro Ricki, vai a leggere cosa dicono dei docenti italiani la cara Boschi e il caro Faraone, che sono sempre più convinti che questa sia una rivolta a scopo politico contro il Pd, quando il primo articolo alla camera l’hanno votato in 361 (tutti PD?):
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/12/la-scuola-e-gli-insegnanti-secondo-il-pd/1672972/

    Io, fossi in te, prima di parlare mi informerei di più…non hai figli in età scolare? Prova a parlare con i loro insegnanti…
    Cordialità

    Michela Basta 24/05/2015 13:23 Rispondi
  • Lettere come queste spiegano perché la scuola ha perso di autorevolezza……l’ultimo vero e grande Preside fu senza alcun dubbio Cristanziano Serricchio dove vedevi veramente lo spessore culturale…..non credo che oggi Serricchio condividesse molto il pensiero (sic!) di Magno. A tutti i genitori dei ragazzi: ecco in mano a chi affidate i vostri figli…. a gente che si rifiuta di essere giudicata…oggi tutti siamo giudicati…ogni dipendente pubblico è giudicato dal proprio dirigente….perché questa casta no! E poi chi sa fare il proprio lavoro e lo fa bene non ha paura di niente. Se si protesta significa che c’è del marcio…che sono dei conservatori nell’animo….per la prima volta un governo assegna cospicue risorse e assime 100.000 precari e questi protestano….mentre quando la scuola, dai governi passati subiva tagli nessuno protestava….ecco genitori chi sono costoro…..ma Magno sa che se diventa Sindaco deve anch’egli giudicare i propri dirigenti?

    ricki 24/05/2015 9:40 Rispondi

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