Lunedì 22 Aprile 2024

Bilancio, alienazioni e confusione (di P. Delle Noci)

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Ancora una volta sono costretto ad intervenire su un argomento molto delicato: le alienazioni. La legge n. 133/2008, partorita da Berlusconi è diventata il toccasana per la politica spregiudicata dello spendere e spandi. Un po’ come quei padri di famiglia che si danno alla crapula e poi non sono in grado di soddisfare le esigenze primarie dei propri figli. Purtroppo questo non desta interesse tra i cittadini; pronti a lamentarsi quando vengono vessati da tassazioni impossibili.

Con la legge n.126/2008 Berlusconi aboliva l’ICI e, per favorire amici degli amici oltre che coprire i buchi di bilancio, autorizza con la 133/2008 a svendere i beni pubblici: il più delle volte i gioielli dei cittadini italiani.

La legge per il Comune di Manfredonia è stata la manna dal cielo. Le grandi opportunità che l’istituzione dei comparti edificatori, attraverso le cessioni, le permute e le vendite, con frazionamento del patrimonio immobiliare della collettività, rappresentava un boccone ghiotto per chi amministrava. Quando poi il patrimonio s’è ridotto all’osso è stato approvato un regolamento per le alienazioni.

Nonostante sia stato ampiamente sviscerato il problema e denunciate le anomalie e le incongruenze delle diverse delibere giuntali e consiliari sulle alienazioni, si scopre che queste si ripetono con estrema disinvoltura. Ciò dimostra che dirigenti, assessori e consiglieri, producono e approvano delibere su comando e senza verifiche.

Ancora una volta, tra i provvedimenti del prossimo Consiglio Comunale del 2 ottobre prossimo, sono state inserite le alienazioni contenute nella delibera giuntale 188/2015. Nel prossimo Consiglio Comunale si chiede ancora una volta l’approvazione di qualcosa che desta molte perplessità a causa della notevole variazione di valore avvenuta nel tempo per il terreno edificabile PIRP: da 700 mila a un milione e 250 mila per poi passare a 900 mila euro. A questo poi si aggiunge il terreno edificabile programma Gozzini del valore, secondo chi amministra da 20 anni, di 400 mila euro. Uno strumento simile a quello che adottano i vu cumprà.

Nonostante le manipolazioni del valore degli immobili, fino ad ora non si sono trovati acquirenti. Probabilmente si aspetta una ulteriormente manipolazione al ribasso per un ghiotto affare.

Se questo servisse a coprire la voragine prodotta al bilancio comunale, forse potrebbe trovare perfino qualche giustificazione. Purtroppo non è così.

Sgomenta il fatto che, nonostante le sollecitazioni pressanti del Prefetto per l’approvazione del bilancio consuntivo e la pesante relazione dei revisori dei conti, che rivelano l’assenza di documentazioni giustificative nell’atto ufficiale, c’è una maggioranza che approva un bilancio consuntivo “farlocco” e nessuna istituzione si sente in dovere di intervenire per rimuovere una simile situazione.

Tra gli incassi da regolarizzare, cioè crediti, si contano 41.513.605,17. Da una stima approssimata ci sono crediti inesigibili. I Consiglieri che hanno approvato il bilancio hanno consapevolezza del fatto che quasi, se non oltre, il 30 % degli incassi da regolarizzare, messi a bilancio, sono inesigibili? Incassi inesigibili che colpiranno ancora una volta i cittadini attraverso futuri aumenti delle tasse o riduzione dei servizi.

Non sarebbe il caso che le opposizione chiedesse formalmente l’intervento immediato della magistratura contabile a verificare l’arcano?

 

 

Pino Delle Noci

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  • Bravo, gran bell’articolo, dopo un articolo del genere, non ci dovrebbe essere bisogno di denunciare niente perché è tutto chiaro. Si sta operando a danno dei cittadini, quindi la magistratura o chi per essa dovrebbe intervenire d’ufficio.
    Già, non ricordavo….. siamo in ITALIA…

    tonino 01 51 02/10/2015 11:26 Rispondi

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