Giovedì 28 Marzo 2024

Su Pertini arriva la replica di Riccardi a Magno: "Voli pindarici; sua opposizione sia seria e su questioni cittadine"

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“Anche se non sorprendono più di tanto le esternazioni estemporanee del consigliere comunale Italo Magno, non avrei mai supposto che arrivasse a strumentalizzare il presidente Sandro Pertini, per dare fiato ai suoi intenti di screditare l’azione amministrativa di questa maggioranza e, dunque, di chi la rappresenta.

Oggetto della sua perspicace attenzione, un passaggio del mio intervento nell’ultimo consiglio comunale. Si parlava di debito pubblico e ho voluto richiamare il presidente Sandro Pertini perché ben noto a tutti per la sua affabilità, ma anche per il rigore politico col quale ha retto le funzioni di presidente della Repubblica italiana, per rafforzare il concetto del continuo lievitare di quel debito, passato, durante il suo settennato, da 81.810 milioni di euro a 346.005 milioni di euro, senza che avesse mai sollevato una qualche obiezione ai governi che si sono susseguiti in quel periodo.

Ho richiamato un dato oggettivo facilmente riscontrabile che, evidentemente, non sminuisce minimamente la figura e l’azione di uno dei più grandi statisti italiani, una delle figure più prestigiose di un periodo storico agitato da eventi estremi, che Sandro Pertini ha illuminato con la sua esemplare e limpida azione.

Nessuna di quelle interpretazioni offerte dal consigliere Magno, del tutto arbitrarie e improntate alla ormai nota vena pessimistica e rancorosa che trasuda dalla sua attività politica e, dunque, fuori da ogni riferimento letterale e intenzionale del mio intervento, elaborato sullo slancio della polemica del momento. Un espediente come un altro, pensato ad arte per mascherare la sua opposizione vuota di contenuti e fine a sé stessa.

Né tanto meno accetto dal consigliere Magno lezioni di storia “copia e incolla”: i riferimenti cui allude li ho vissuti e assimilati nel corso della ormai lunga militanza politica e negli incarichi istituzionali che ho avuto l’onore di ricoprire. Invito, pertanto, il consigliere Magno a meditare seriamente sul “senso dell’opportunità e della misura” della sua azione molto fuori dalle righe, quanto meno nelle funzioni di consigliere comunale, richiamandolo a quel dovuto rispetto verso il consesso istituzionale e chi lo rappresenta.

L’esortazione, infine, a praticare con consapevole serenità il ruolo che l’elettorato gli ha affidato offrendo, se in grado, quei contributi utili ad affrontare e superare la miriade di problemi che affollano la città e i cittadini. Opposizione, polemica e confronto anche sostenuti, ma fondati su argomentazioni serie e riguardanti questioni inerenti alla vita della città”.

Questa la nota di replica del sindaco Riccardi, affidata a Facebook, ad Italo Magno, su Sandro Pertini, il cui nome è entrato nella ‘polemica’ politica cittadina dopo il consiglio comunale del 5 ottobre, assise che ha notificato l’approvazione del bilancio di previsione 2015.

Graziano Sciannandrone

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  • A mia memoria, in tanti anni, non ho mai sentito dire ad un politico, di aver sbagliato, di aver torto, di aver rubato, di aver fatto affari sporchi, di aver favorito gli amici degli amici, di essere stato corrotto e colluso, ecc.. ecc.. ….e questo a qualsiasi livello politico…. nonostante siano stati condannati con sentenze passate ingiudicato.
    Che bella Italia Repubblicana…..fondata sul lavoro che non si crea, la cui sovranità appartiene solo ed esclusivamente alla casta dei politici, che fanno i comodi loro….. durante il mandato ed alla fine vengono pure premiati con i vitalizi….. bella Italia Repubblicana ecc…..

    svolta 10/10/2015 9:02 Rispondi
  • I da quand professor ! Quattro ebeti !

    Francesco 09/10/2015 15:18 Rispondi
  • Il Sindaco che ha l’ardire di scrivere certe castronerie “……richiamandolo al dovuto rispetto verso il consesso istituzionale e chi lo rappresenta” è veramente divertente. Ma come si permette. Io ricordo quando il sindaco faceva certi apprezzamenti sui titoli di studio e sugli incarichi svolti dal prof. Magno. Allora non era dovuto alcun rispetto al cittadino Prof. Magno? Ricordo al sindaco che il prof. Magno è un cittadino italiano regolarmente Diplomato e Laureato in Scuole Pubbliche dello Stato Italiano.

    il Greco 08/10/2015 21:27 Rispondi
  • è bravo a scrivere l’addetto stampa del sindaco

    Mazzangànne 08/10/2015 20:57 Rispondi
  • I romani hanno chiesto le dimissioni Del sindaco marino che oggi si è dimesso,
    Manfredonia ancora dormi?

    verità 08/10/2015 20:24 Rispondi
  • Occorre fare una fornitura di specchi al comune… oltre che per guardarsi in faccia anche per espletare le scalate…. agli specchi.
    Ma di che cosa parliamo !!!!!

    svolta 08/10/2015 20:03 Rispondi
  • Presidente della repubblica
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

    Il Presidente della Repubblica è la massima figura istituzionale rappresentativa di uno stato con forma di governo repubblicana e generalmente corrisponde al rango di capo di Stato. I singoli ordinamenti politici possono assegnare al presidente della repubblica funzioni che spaziano da quella di rappresentante dell’unità nazionale e di garante dei principi costituzionali a quelle di vero e proprio indirizzo politico e di governo.
    La figura del presidente della repubblica nei diversi ordinamenti

    Figura e poteri del presidente della repubblica possono variare molto a seconda della forma di stato e di governo all’interno della quale si esplicano.

    Nelle repubbliche presidenziali il presidente è in genere eletto direttamente dal popolo, è il fulcro del potere amministrativo e di indirizzo politico, non può sciogliere il parlamento rispetto al quale non è subordinato (in questi casi il parlamento ha solo il potere di mettere il presidente in stato di accusa per atti contrari all’interesse nazionale o per tradimento: impeachment). Negli Stati Uniti d’America il presidente è eletto da un collegio elettorale composto di rappresentanti di ogni stato federato e per il particolare meccanismo adottato può succedere (come è talvolta successo) che il candidato nominato da una maggioranza qualificata di elettori del collegio non corrisponda a quello che ha ottenuto il maggior numero di preferenze da parte della popolazione.

    Nelle repubbliche semipresidenziali (come quella francese) il presidente viene eletto dal popolo, è il capo dell’esecutivo ma rispetto ad esso è in rapporto di collaborazione.

    Nelle repubbliche parlamentari in genere il presidente viene eletto dal parlamento ed ha funzioni prevalentemente rappresentative dell’unità nazionale. Esistono numerose eccezioni, in Europa. In Portogallo, Austria, Irlanda, Islanda e in altre Nazioni, il presidente della Repubblica, con le funzioni proprie di un capo di Stato di una repubblica non presidenziale, viene eletto dal popolo. Pertanto il fatto che un capo di Stato, in una Repubblica, venga eletto dai cittadini non comporta necessariamente che ci si trovi in una Repubblica presidenziale. In America, quasi tutte le Repubbliche sono presidenziali: il capo dello Stato è contemporaneamente capo del Governo. Una delle eccezioni è Haiti.

    L’Italia costituisce un esempio particolare di repubblica parlamentare, perché il Presidente della Repubblica Italiana, oltre ad avere funzioni di rappresentanza dell’unità nazionale e di garante del rispetto della carta costituzionale, ha un certo numero di funzioni in campo esecutivo, legislativo e giudiziario, nonché di indirizzo politico: promulga le leggi, nomina alcuni membri in importanti organismi istituzionali e presiede il Consiglio Superiore della Magistratura, è destinatario di ricorsi straordinari contro la pubblica amministrazione, può rinviare alle camere un atto legislativo, può concedere la grazia, è il comandante supremo delle forze armate italiane ecc. Il presidente viene eletto dal parlamento in seduta comune.

    Corazziere n.1 08/10/2015 19:02 Rispondi
  • POLEMICHE DEL KAISER! LA GENTE VUOLE SAPERE CHE TASSE AVETE AUMENTATO! SE E’ VERO CHE LE PROSSIME BOLLETTA SARANNO CON L’AUMENTOTO UN AUMENTO MOLTI VERRANNO A PROTESTARE!!! POI IL KAISER DELLA CALDAIA MA CHE DOBBIAMO ANDARE A RUBARE PER PAGARE LE SPESE LE TASSE!!!

    CI STATE MASSACRANDO! 08/10/2015 18:57 Rispondi
  • Sindaco meglio che Taci, più parli più peggiori la situzione.

    ma vattin 08/10/2015 18:19 Rispondi
  • ci si attenderebbe da chi di politica “vive” una più oculata ed attenta analisi storica oltre che una conoscenza delle prerogative riferite ai massimi ruoli istituzionali del nostro Paese…insomma qualche esamino di diritto pubblico non farebbe male.

    nel dettaglio e sempre considerando che il ruolo del Presidente della Repubblica non attiene affatto a scelte economico-programmatiche, governative, la semplice analisi, elementare, anche di un profano, evidenzia che non è durante il settennato di Pertini (uomo geneticamente differente….mooooolto differente, dalle ultime ed attuali generazioni di politicanti) che il debito pubblico è aumentato, ma durante il settennato successivo, ovvero quello di Cossiga….detto ciò non capisco dove si vuole arrivare e soprattutto è evidente che le argomentazioni utilizzate, tirando in ballo il santo Pertini, non c’entra un bel niente con quello di cui si è discusso in Consiglio, ossia il bilancio bucato del Comune di Mambredonia.

    da cittadino mi piacerebbe ascoltare dei discordi e delle argomentazioni quantomeno logiche, perché chiederne di ragionevoli mi sembra troppo, e forse anche ingiusto…ognuno fa quello che può.

    massimo 08/10/2015 18:09 Rispondi
  • Sindaco, prima di prendere come esempio i Presidenti della Repubblica, dovresti prendere i Presidenti del Consiglio, che hanno più responsabilità sulla politica economica e debito. Lo prevede la Costituzione..diversamente dal Sindaco che è direttamente e unico responsabile del debito Comunale. Cordiali Saluti

    Cittadino ignorante 08/10/2015 17:52 Rispondi

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