Giovedì 25 Aprile 2024

Encomio solenne comunale a Padre Arcangelo Maira

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Conferito  l’encomio solenne della  Città  di  Manfredonia  al  P. Arcangelo  Maira,  nato  a  S.Cataldo  (CL)  il  26.04.1962, “in  segno  di  apprezzamento,  gratitudine  e  riconoscenza  per  quanto  da  lui  fatto  negli  anni  di  permanenza a  Siponto, a  favore degli  extracomunitari”.

Nella delibera di giunta in questione, le motivazioni integrali:

“(…)Fin dagli anni ’60 è presente e attiva in Siponto la Comunità religiosa dei Padri  Scalabrini, dedita, oltre che alla  cura  della  Parrocchia  di  S.Maria  Regina,  alla  realizzazione  del  Carisma  proprio  della  Congregazione  che  si  ispira  all’evangelico “ Ero straniero e mi avete accolto”; -tutti  i  membri  della  Comunità, soprattutto  da quando  più  evidente  e  più  nutrito è diventato  il numero  di cittadini  extracomunitari,  hanno  dedicato  il  loro  tempo  e  le  loro  energie,  per  rendere  meno  dolorosa  la  permanenza  nella  nostra città; a partire dagli anni ’90 la Capitanata ha visto crescere sempre più il numero di extracomunitari, impegnati nel  periodo estivo nella raccolta del pomodoro, con molti che poi rimanevano anche nel resto dell’anno alla ricerca di un  sostentamento minimo, pur costretti a vivere in condizioni disumane e sfruttati senza pietà alcuna; -lodevole  è  stata  l’opera  dei  Padri  Scalabrini  di  Siponto  che  si  sono  adoperati,  come  molti  altri,  ad  alleviare  le  miserevoli condizioni di tanti esseri umani abbandonati al loro destino; -preziosa e generosa è stata l’opera infaticabile svolta, in particolare, dal P. Arcangelo Maira, che negli ultimi otto anni,  dopo  le  diverse  esperienze  missionarie  in  vari  paesi  europei  oltre  che  in  Africa,  è  divenuto  ‘missionario  in  Patria’  facendosi  migrante  con  i  migranti,  denunciandone  lo  sfruttamento,  organizzando  campi  di  lavoro  con  volontari  provenienti  da  diverse  parti  del  mondo,  assistendo,  non  solo  spiritualmente  gli  ospiti  del  Ghetto  di  Rignano,  tristemente famoso; -la sua azione, tesa a stimolare le coscienze e le autorità  sul fenomeno tristissimo del caporalato, sulle morti in mare,  sulla fratellanza dei popoli, sulla lentezza opprimente della burocrazia, ha lasciato un segno in tutti quelli che hanno  lavorato con lui, colpiti dalla sua generosità, dal suo pragmatismo,dalla sua semplicità; (…) è opportuno e doveroso dimostrargli, al termine della sua permanenza a Siponto, la gratitudine e la riconoscenza per  quanto ha fatto a favore dei più diseredati.

Graziano Sciannandrone

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  • “Piu diseredati” non si puo ne sentire ne leggere

    mah 14/10/2015 0:16 Rispondi

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