Martedì 23 Aprile 2024

“Laika” di Ascanio Celestini: quanto valgono i valori della solidarietà e del rispetto nella nostra società?

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Ascanio Celestini, scrittore e attore teatrale ha presentato, il 5 dicembre, lo spettacolo “Laika” della stagione di prosa“Germogli”2105-16 del Teatro comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia. Le sue opere si innestano nel cosiddetto “teatro di narrazione”, l’attore-autore fa da filtro, con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti dello spettacolo. Lo spettatore, immerso nel racconto, diventa parte di esso, vivendo il dramma della vita in tutte le sue sfaccettature. In Laika, la realtà, con tutti i problemi della nostra società post-moderna, è la vera protagonista. Le scene si immaginano attraverso la narrazione dell’eclettico Celestini, che personifica un “Cristo” cieco, accompagnato dal fisarmonicista Gianluca Casadei che rappresenta Pietro. L’apostolo parla attraverso la voce fuori campo di Alba Rohrwacher . L’autore sostiene che “ il Gesù del mio spettacolo si sacrifica per il più debole del condominio, simbolicamente parlando, si rifugia al primo piano d’una palazzina che s’affaccia sull’area d’un supermercato, e quando viene a sapere che fuori c’è un barbone africano che rischia la vita, lui s’immola per quel clochard nero“.

Dallo spettacolo emergono tutti i dramma del nostro secolo: il lavoro, sempre più precario e mal retribuito, lo sfruttamento dei lavoratori immigrati, la perdita dei valori della solidarietà, la mancanza del rispetto delle regole e della persona.

Il “barbone africano” era prima di tutto un padre di famiglia che lavorava come facchino in un’azienda che lo sfruttava e per un disguido fu licenziato. I colleghi vivevano il medesimo dramma determinato dai ritmi incessanti di lavoro che li massacrava, annullando la loro “persona”. Però sono riusciti, insieme, a manifestare contro il “padrone-manager”, cercando di difendere il loro ex collega, ridotto a vivere come un barbone per la perdita del lavoro. E’ vero che il lavoro dà la dignità al lavoratore ma non deve essere soggiogato da assurdi turni che lo stramazzano di fatica. Si devono rispettare i tempi del lavoro ma anche quelli per la famiglia, gli amici, lo svago e il soddisfacimento del proprio Sé.

L’autore, continua, narrando che “Quella sera …. la polizia spazzò via i manifestanti africani malmenandoli e picchiando brutalmente il barbone. Gli unici che scesero nello spiazzale del supermercato furono una donna che “non ci stava più con la testa” (con disagio mentale) ed una prostituta (anche lei con il suo dramma). Gesù si pone dalla “loro” parte, verso quelli posti ai margini della società, gli unici che ebbero compassione per quel “povero Cristo”. Laika rappresenta la cagnolina sacrificata ( simboleggia l’abbandono) nello spazio a seguito delle prime imprese spaziali russe del 1957effettuate con la navicella Sputink2. Anche gli “ultimi” della società vengono abbandonati al loro destino perché non rispondono ai canoni della “modernità”.

Che peso hanno i “valori” della solidarietà e del rispetto reciproco nella nostra società contemporanea?

Grazia Amoruso

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