Martedì 16 Aprile 2024

Foggia spreca ed impreca: terzo pari casalingo consecutivo

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Il Foggia, sfortunato e sprecone, lascia altri due punti casalinghi per strada, pareggiando contro il Benevento una partita che ormai stava conducendo in porto sull’1-0, dopo aver dominato in lungo ed in largo per 85 minuti l’avversario, senza concedergli un solo tiro in porta.

Un vero peccato, perché i quasi 13.000 paganti dello Zaccheria si stavano stropicciando gli occhi di fronte ad un Foggia bello e pimpante, determinato a vincere, volitivo, ma ancora una volta impreciso sotto rete ed inconcludente.

Eppure ormai era quasi fatta: mancavano solo 4 minuti al 90’, quando su una penetrazione in area di Ciciretti, Gerbo ci metteva la gambina sbilanciando l’attaccante sannita che cadeva in area, ma il fallo avveniva mezzo metro fuori; l’incerto arbitro Marinelli di Tivoli concedeva il calcio di rigore per gli stregoni beneventani, tra lo stupore e lo sconforto dei tifosi foggiani.

Mazzeo trasformava il penalty spiazzando Narciso, in quello che sarà l’unico tiro nello specchio della porta di tutta la partita.

Ma il calcio è questo, a volte spietato: domini per quasi 90 minuti e torni a casa con appena un punto.

Con chi prendersela? Con la malasorte? Con l’arbitro? Con Capitan Agnelli che fallisce nel primo tempo il quarto calcio di rigore su sei di questo campionato?

Sicuramente con nessuno.

Il Foggia c’è, è vivo, dimostra sul campo una forza ed una superiorità a volte disarmante rispetto agli avversari, ma spesso si specchia troppo nella propria bellezza come Narciso (il suo portierone a volte in vena di folli iniziative) e si blocca sul più bello.

Ma ricominciamo dall’inizio: il Foggia scende in campo con Riverola a sorpresa al posto di Iemmello e con Vacca confermato in cabina di regia, in luogo di Coletti.

All’inizio della gara, nei primi dieci minuti, tanto tatticismo da parte delle due squadre che si studiano e nessun affondo di rilievo.

Poi il Foggia si infiamma e nel giro di 5 minuti colleziona palle-gol a ripetizione: dapprima Di Chiara crossa un pallone delizioso che ha la sola pretesa di essere spinto in porta, quindi Angelo, imbeccato da Agnelli, entra in area e anziché appoggiare al centro per il più comodo dei tap-in, scocca un violento diagonale che lambisce il palo alla destra di Gori, perdendosi sul fondo.

Ma il Foggia preme ed al 22’ su un’incursione dalla sinistra di Di Chiara, il difensore sannita Melara ferma con il braccio destro alto il cross del fluidificante foggiano: rigore.

Si incarica della trasformazione capitan Agnelli, calciando alla stessa maniera di domenica scorsa a Catanzaro: tiro a mezz’altezza alla destra di Gori, che si distende e devia in angolo.

Una maledizione, questa dei calci di rigori per il Foggia allo Zaccheria: ben quattro sbagliati in tre gare davanti al proprio pubblico.

Si va al riposo sullo 0-0 con più di una recriminazione per i rossoneri.

Nel secondo tempo il Foggia ricomincia a dettare legge come nel primo tempo, il gioco si fa duro, l’arbitro tollera qualche fallo di troppo dei beneventani (ammonisce De Falco solo al quinto fallo su Gerbo) e proprio da una punizione da distanza siderale, concessa per fallo su Gerbo all’8’, ecco la magia di Vincenzino Sarno, che lascia scoccare un missile terra-aria che si va ad insaccare all’incrocio dei pali alla sinistra di Gori proteso vanamente in tuffo. Lo Zaccheria esplode: Foggia meritatamente in vantaggio.

Al Benevento saltano i nervi: Ciciretti viene ammonito al 14’ per un fallaccio su Gigliotti sotto gli occhi del guardalinee.

Lo stadio si infiamma quando al 23’ entra in campo bomber Iemmello al posto di Riverola, ma il capocannoniere del campionato si lascia ipnotizzare da Gori al 33’, dopo uno splendido assist di tacco di Agnelli. Gol sbagliato gol subito, ed all’86 l’arbitro assurge agli onori della cronaca regalando, come già detto in precedenza, un rigore al Benevento, che così porta a casa un punto insperato.

Foggia impreca, resta a due punti dalla Casertana, e pensa già alla riscossa sabato prossimo a Melfi.

TABELLINI

FOGGIA (4-3-3): Narciso, Angelo, Di Chiara, Agnelli, Loiacono, Gigliotti, Gerbo (44’ st Sainz Maza), Vacca (17’ st Coletti), Chiricò, Sarno, Riverola (23’ st Iemmello). A disp: Micale, Bencivenga, De Giosa, Lanzaro, Lodesani, Sicurella, Adamo, Agostinone.
All. De Zerbi
BENEVENTO (3-4-3): Gori, Padella (12’ st Marotta), Pezzi, Angiulli (26’ st Mazzarani), Lucioni, Lopez, Melara, De Falco, Cissè (26’ st Campagnacci), Ciciretti, Mazzeo. A disp: Piscitelli, Troiani, Del Pinto, Mattera, Mucciante.
All. Auteri

Arbitro: MARINELLI Livio della sez. di Tivoli
Reti: 8’ st Sarno, 41’ st Mazzeo (rig.)
Note: pomeriggio di sole, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori paganti 9.835 (abbonati 2.629), per un totale di 12.464. Record stagionale di presenze allo Zaccheria.
Incasso non comunicato. Ammoniti: De Falco, Ciciretti, Vacca, Riverola, Lucioni, Pezzi, Coletti, Melara.
Angoli: 4-1 per il Foggia.
Recupero: 0’ + 3’

VITTORIO SANTULLI

Articolo presente in:
Capitanata · News

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