E’ una domenica nera per il Manfredonia. Il Picerno rifila quattro ceffoni ai bianco-celeste e conquista tre punti d’oro in chiave salvezza. Quelli che servivano a Vadacca e soci per allontanare sempre di più la zona calda della classifica. Niente da fare, eppure, le premesse alla vigilia erano buone, positive. C’era voglia di far bene, di vincere. Magari, nella testa e nelle gambe dei giocatori, hanno inciso le scorie legate alle vicende societarie dei giorni scorsi. E’ un’ipotesi, perché in campo non c’è il solito Manfredonia. Più di una sbavatura in difesa, poche idee a centrocampo e diversi errori negli ultimi sedici metri. Sul lato opposto del sintetico, invece, c’è un Picerno ben messo in campo con un solido 4-4-2. Due linee tra difesa e centrocampo difficili da superare, aggressività sui portatori di palla e ripartenze. L’avvio di gara è veloce, il Manfredonia in un solo giro di lancette conquista tre calci d’angolo. Subito dopo si vede il Picerno con un cross basso di Esposito, la difesa bianco-celeste libera senza troppe difficoltà. Al 9’ i potentini spaventano il Miramare con Pisani che impegna severamente Tarolli, sulla respinta si avventa Perna ma lo stesso portiere di casa con l’aiuto di Colombaretti evitano guai peggiori. Passano tre minuti e De Rita tenta l’eurogol con un pallonetto poco dopo la metà campo. Da lodare l’intenzione, meno la mira. Il Picerno, come si diceva in apertura, concede poco e con il duo Pisani – Esposito prova a far danni sulla corsia sinistra dei sipontini tant’è che al 15’ Tarolli deve uscire proprio su Pisani. Il Manfredonia con il trio “leggero” La Porta – La Forgia – De Rita cerca con passaggi palla a terra di superare la fisicità dei difensori rossoblù ma Ioime rischia poco. Al 20’ invitante palla tagliata di La Porta, a mancare è la deviazione vincente. Alla mezzora Tarolli strappa gli applausi di tutto il Miramare quando in un triplo intervento nega la gioia del gol a Bacio. La rete, però, è solamente rimandata di un minuto: Pisani riceve palla in area, con troppa facilità riesce a girarsi e a calciare. Il gol galvanizza l’undici di Arleo, gli spazi si riducono sempre più e così finisce il primo tempo.
L’inizio ripresa per il Manfredonia è in stile ice bucket, un secchio d’acqua gelata in testa, per intenderci. Al 2’ e al 6’ Esposito si mette in proprio e trova due gol da applausi. Il primo è un tiro a giro impossibile da prendere per Tarolli, il secondo è un tiro di collo-pieno da 25 metri, anche se nell’occasione il numero uno bianco-celeste era leggermente fuori dai pali. La gara in sostanza finisce qui, il doppio montante sul viso fa molto male, Vadacca inserisce Pellegrino e Bozzi, le cose migliorano un po’ perché c’è più profondità ma sottoporta si fatica. Un sussulto lo regala gentile con un sinistro potente che Ioime respinge con i pugni, anche La Porta impegna il portiere rossoblù che è bravo a distendersi e respingere. Poi arriva anche il giallo per Gentile per doppia ammonizione e allora al 42’ arriva il poker del Picerno con Perna. Amen.
Antonio Guerra
MANFREDONIA – AZ PICERNO 0-4
MANFREDONIA: Tarolli (12′ st Tucci), Romeo, De Filippo, Albanese, Colombaretti, Coccia, Cimino, Gentile, La Forgia (12′ st Pellegrino), La Porta, De Rita (6′ st Bozzi). A disposizione: Vergori, Bruno, Lo Rito, Iuculano, Totaro, Romito All. Vadacca
AZ PICERNO: Ioime, Miglionico, Lugliese, Agresta, Pascuccio (28′ st Tarascio), Conti, Pisani, Li Muli (25′ st Sangiacomo), Perna, Bacio (35′ st Gerardi), Esposito. A disposizione: Ciurli, Montori, Varriale, catalano, Colarusso, De Santis. All. Arleo
Arbitro: Ricci di Firenze
Reti: Al 32′ pt Pisani, al 2′ e 6′ st Esposito, al 42′ st Perna.
Note: Espulso: Al 23′ st Gentile (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: Gentile, Pisani, Sangiacomo, Espopsito. Angoli: 6-5 per il Manfredonia. Rec. pt 1′ , st 0′. Spettatori e incasso non comunicati.
I calciatori vanno pagati e non decidi tu quando e come.
Unite una volta per tutte i settori giovanili di Manfredonia ricavandone il meglio del meglio e poi vediamo se non usciranno calciatori per la prima squadra.ci sono allenatori e istruttori interessanti in ogni società della città e mister all’altezza della situazione per capacità e preparazione visto che sono tutti patentati Figc-Uefa B.vedi la Salvemini che tanto bene sta facendo con la terza categoria e il settore giovanile,come pure vedi la Accademia del calcio di Troiano,che tanto materiale umano e giovani che ha..evoglia a fare programmi e squadre a Manfredonia e fare crescere i giovani talenti !!
Ma è possibile che nessun giornalaio chieda al presidente perché non se ne va? Non si rendono conto che non lo vuole più nessuno? Non si chiedono perché nessuno vuole aiutarlo? E il sindaco in tutto questo che ruolo ha? No aveva forse trovato una cordata che poteva rilevare la squadra? I debiti sono troppi? Possiamo sapere quanti? Visto che fin’ora abbiamo messo i soldi noi cittadini.
QUATTRO SBERLE MERITATE A SDANGA CHE NON PAGA E PIÙ CHE GIUSTAMENTE I CALCIATORI LO RIPAGANO COSÌ. GAME OVER, È FINITA LA PACCHIA SIGN SDANGA, A CASAAAAAAAAAA!!!!
Bè! Un articolo senza “in riva al golfo” … meno male!
Sto vedendo la partita Milan-Lazio su Sky e il telecronista quandoparla dei laziali dice i BIANCOCELESTI. Mi dite perchè voi al Manfredonia dite i BIANCO-CELESTE?????
Sicuramente sbaglia chi dice biancocelesti. Il celeste, infatti al plurale diventerebbe Celesti, ma questi sono gli Angeli. Nel caso specifico, invece, c’è una maglia bicolore e quindi il nome è composto: bianco-celeste. Inoltre, c’è un soggetto sottinteso: i calciatori, i quali, appunto, indossano una maglia di due colori diversi. E’ semplice grammatica!
Meglio chiudere e fare giocare i giovanissimi.Se non si può mantenere la squadra meglio ritirasi