Mercoledì 24 Aprile 2024

Controllo straordinario del territorio, una denuncia in stato di arresto per spaccio eroina

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Nella mattinata del 30.03.2016,  gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Manfredonia, a seguito di attività straordinaria di controllo del territorio, per la prevenzione e repressione dei reati in genere, in particolare in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope traevano in arresto Starace Gianfranco, di anni 34 e originario del posto, perché resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope di cui all’art. 73 comma 1 Legge 309/90 Testo Unico Stupefacenti.

L’attività di polizia giudiziaria traeva origine da una perquisizione domiciliare e personale presso l’abitazione dello Starace Gianfranco che recentemente era stata notata essere frequentata assiduamente da soggetti locali tossicodipendenti, anche minorenni. Essendo tale soggetto, notoriamente conosciuto per i propri pregiudizi penali, in materia di reati contro il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope, veniva fatto oggetto del controllo di polizia che portava il personale operante a rinvenire all’interno della sua abitazione di 10 grammi di eroina, denaro in contante probabile provento  dell’attività di spaccio, oltre a materiale utilizzato per la lavorazione ed il confezionamento dello stupefacente destinato alla vendita al dettaglio. Lo stupefacente, rinvenuto e sequestrato, veniva trovato in confezioni monouso, pronto per la vendita al dettaglio.

I dati oggettivi raccolti hanno, pertanto, consentito agli agenti operanti, di trarre in arresto lo Starace Gianfranco che dall’inizio dell’anno ha già collezionato altre denunce in stato di arresto e in stato di libertà, sempre ad opera degli Agenti del Commissariato di Polizia di Manfredonia.-

La sostanza stupefacente sequestrata è stata inviata ai laboratori chimici delle Forze di Polizia, per stabilire non solo la sua qualità tossica ma anche la quantità di principio attivo posseduta.-

Il P.M. di turno che coordina l’attività di indagine, sulla base delle risultanze investigative, ha disposto la misura cautelare della detenzione domiciliare in attesa della celebrazione del rito della direttissima.

In quella seduta, il P.M., dopo aver ottenuto la convalida dell’arresto da parte del giudice titolare ha ottenuto il protrarsi dello stato di custodia della misura cautelare dell’imputato in attesa della successiva udienza che verrà celebrata in data 14 p.v.

 

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Cronaca · News

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