Venerdì 29 Marzo 2024

Al via la gestione del verde pubblico di A.S.E. e la lotta all'eradicazione del punteruolo rosso

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Nuovo look e prevenzione per il verde pubblico di Manfredonia. “Ase Spa” ha ultimato gli atti per la sottoscrizione del contratto di appalto con il Comune di Manfredonia; nel contempo ha avviato la gestione sotto riserva di Legge, dando immediato impulso ai lavoratori dedicati allo specifico servizio. Nell’immediato l’abitato di Manfredonia, le sue aree pubbliche e le scuole, sono state oggetto di un cronoprogramma operativo che consentirà entro la fine del mese di aprile di riportare il verde pubblico a condizioni di decoro. In queste ore (a partire dal lunedì 18 aprile) sono impegnate le squadre operative su tutto il territorio cittadino proprio per tener conto dell’imminenza dei week end “lunghi” e del contestuale potenziale afflusso turistico. Il cronoprogramma sottoscritto dall’Amministrazione comunale è online sul sito web di Ase. Il contratto di appalto per la gestione del verde pubblico, per i primi 4 mesi, avrà un valore economico pari a 83 mila euro. Altresì, ha seguito del tavolo tecnico con lo staff del Dott. Sandro Nardi (Responsabile del Centro operativo Fitosanitario dell’Assam Marche), svoltosi ieri pomeriggio a Palazzo di Città – alla presenza dei tecnici Ase, dell’Amministrazione comunale, dell’ASL, della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano e della Provincia di Foggia – é stata istituita una task force per intervenire in maniera celere e risolutiva sulla problematica del punteruolo rosso. Si é giá al lavoro per implementare un sistema di linee guida per formare gli operatori alle specifiche tecniche ed intervenire definitivamente sull’eradicazione del punteruolo rosso. Da un primo sopralluogo, si è rilevato come sia necessario intervenire sul fronte della prevenzione e del controllo nell’abitato di Manfredonia, mentre per quel che concerne Siponto, occorre mettere in campo interventi sostanziali e che necessitano della collaborazione fattiva dei privati per evitare la diffusione del punteruolo con azioni definitive e durature, e non spot con soli trattamenti fitosanitari. Al vaglio l’individuazione di una zona delimitata dove effettuare la tracciabilità e l’idoneo smaltimento degli sfalci, evitando così la migrazione e la diffusione del punteruolo.

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