Martedì 23 Aprile 2024

LA COMMEDIA DIVINA: Versi danzanti nella città dolente

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Domenica 17 e Lunedì 18 Luglio 2016, gli utenti del Laboratorio teatrale “Ridere Insieme” del Centro Diurno “Genoveffa De Troia” di Monte Sant’Angelo, insieme agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Tancredi-Amicarelli” e del Liceo Classico “Gian Tommaso Giordani”, presenteranno dalle ore 20.30 “La Commedia Divina: Versi danzanti nella città dolente” al Teatro Comunale “Le Clarisse” di Monte Sant’Angelo. Soggetto di Donata dei Nobili e Adattamenti e Regia di Michele Notarangelo. Il Laboratorio teatrale nasce con lo scopo di valorizzare l’empowerment delle persone affette da disagio mentale attraverso la gestualità, l’espressione e l’interpretazione artistica. Il teatro nobilita l’animo che sperimenta nuovi “Sé”, inscenando i vari personaggi dell’Inferno dantesco: dalla figura di Virgilio a quella di Beatrice, da Caronte, il traghettatore di anime, a Minosse, dagli innamorati Paolo e Francesca alla figura dell’invulnerabile Ulisse, emblema della perenne ricerca dell’uomo verso la conoscenza, fino alla rievocazione del dolore infinito e struggente del conte Ugolino nel vedere morire i suoi figli in prigione a causa del tradimento dell’Arcivescovo Ruggero. Il “soggetto” dell’autrice Donata dei Nobili narra “L’animo umano di ogni tempo, ingabbiato nel proprio ego e alla ricerca del successo e del potere “in una città dolente”, quella del mondo post-moderno che esclude il “diverso” (straniero, migrante, disagiato psichico), ponendolo ai margini della società. L’Associazione “Genoveffa De Troia” di Monte Sant’Angelo insieme alle altre realtà presenti sul territorio come l’Associazione “Psychè” di Manfredonia lottano in prima linea per abbattere ogni barriera e ogni pregiudizio contro la diversità e il disagio mentale. Gli utenti del laboratorio teatrale di Monte Sant’Angelo, nel loro percorso terapeutico, tentano di superare gli ostacoli posti da ciò che oggi la “città dolente” provoca con le sue esclusioni e le sue periferie, accogliendo il “diverso” che rappresenta l’aspetto speculare di “ noi stessi”. Matteo Notarangelo, dell’associazione “Genoveffa De Troia” afferma ai nostri microfoni che “è bello tornare a rivedere le stelle, insieme a queste donne e con questi uomini del Centro Diurno, sopra un mondo aperto alla diversità, al dissenso, alla devianza, per andare oltre quella visione che cerca di trascinarci fuori dalla selva oscura dell’esistenza”.

Invitiamo la cittadinanza ad assistere all’interpretazione un po’ insolita della”Commedia Divina”, augurando in “bocca al lupo” ai ragazzi del Centro Diurno “Genoveffa De Troia”.

Grazia Amoruso 

Articolo presente in:
Capitanata · News

Commenti

  • In questo modo, vogliamo costruire comunità solidali ed accoglienti.
    Grazie, per la grande disponibilità di questa attenta testata giornalistica.

    matteo notarangelo 17/07/2016 18:24 Rispondi

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