Venerdì 19 Aprile 2024

Manfredonia ricorda il prof. Giosuè di Vito Francesco

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Dedicare un luogo, una via, uno spazio ad un concittadino che ha speso la sua esistenza a dare lustro alla propria città, attraverso l’impegno umano, culturale, artistico, sociale o politico, è opera più che meritoria, quale fulgido esempio per le generazioni future. E’ ciò che l’Amministrazione comunale di Manfredonia ha inteso significare con la intitolazione di uno spazio della città per ricordare un concittadino che si è distinto nelle arti della musica, della poesia, della scrittura e, non ultima, dell’insegnamento. Questi è il prof. Giosuè di Vito Francesco.

Presenti i figli dello stesso, Luigi, Fidelio e Almira, i nipoti, tanti estimatori e amici, il sindaco Angelo Riccardi accompagnato dall’assessore alla cultura Giuseppe La Torre e dall’arch. Franco Sammarco, responsabile del procedimento, ha scoperto la targa. L’area prescelta è situata a pochi passi dall’abitazione dove il prof. Giosuè ha trascorso i lunghi e operosi anni della sua esistenza, al centro dell’isolato tra via Pulsano, via Matteotti, viale Beccarini e via C. Battisti. Spazio che si chiamerà: “Largo Giosuè di Vito Francesco – Musicista e Poeta”.

L’intitolazione di una strada ad un personaggio del passato, – ricorda il sindaco Riccardi nel suo breve quanto incisivo intervento – non è solo un omaggio, un atto dovuto, ma è anche una buona occasione per conoscere, innanzitutto, e, poi, dibattere, valorizzare la figura e l’opera di un connazionale illustre o, meglio ancora, di un concittadino, per un ulteriore arricchimento culturale. L’Amministrazione Comunale già dall’inizio del mio mandato, espresse la volontà di intitolare strade e piazze a concittadini che hanno contribuito alla crescita morale, sociale, culturale, civile ed economica della città. Abbiamo, così, dato una svolta nella scelta dei nomi per le nuove vie, smettendola di intitolare strade o piazze a personaggi che sono ricordati già in mille strade e piazze d’Italia, preferendo, invece, attingere al lungo elenco di concittadini che hanno onorato nei modi più diversi la nostra città”.

Anche il figlio maggiore del prof. Giosuè, Luigi, visibilmente commosso, nel ringraziare a nome personale e dei familiari, la P. A. per la sensibilità dimostrata, ha sottolineato che con questo atto si è voluto ricordare alla cittadinanza l’esempio di vita di una persona che, pur colpita dalla sventura di aver perduto in tenera età il dono della vista, ha messo a frutto quei talenti di cui la natura lo aveva dotato, ha saputo farsi strada nella società, impegnandosi negli studi. Anche la prof.ssa Mattia Zerulo, ex alunna e amica di famiglia, emozionatissima, con poche parole ha voluto testimoniare la gioia per questo alto riconoscimento. Giosuè Di Vito Francesco nasce a San Giovanni Rotondo il 6 giugno 1905. Ancor fanciullo, per una tragica fatalità perde il dono della vista. Ciò nonostante, notevole è stato il suo impegno per gli studi e in particolare per la musica. E’ stato insegnante di educazione musicale nelle scuole statali. Per i suoi meriti letterari è chiamato a far parte di alcune celebri Accademie di fama internazionale, mietendo ovunque premi e riconoscimenti. Per le sue straordinarie composizioni poetiche, in prosa e musicali l’Accademia Universale G. Marconi di Roma, lo nominò ‘Accademico benemerito’ ascrivendo il suo nome nell’l’Albo d’Oro quale: ”Pianista non vedente”. Autore di numerose opere. Tanti gli episodi di vita vissuta, poesie, saggi, testi di musica e canto che testimoniano l’intensa e poliedrica attività letteraria, culturale e impegno umano che fanno grande l’indimenticabile amico Giosuè che ci ha lasciato il 19 febbraio 1992, del quale conserviamo indelebile ricordo.

Matteo di Sabato

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