Mercoledì 24 Aprile 2024

FLAI Foggia contro il deposito Energas

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La realizzazione e l’installazione  del deposito Energas in zona Santo Spiriticchio a Manfredonia. L’impianto sarà collocato in zona Santo Spiriticchio, nella riviera sud di Manfredonia, dal quale partirà una tubazione verrà interrata, in uno scavo della profondità di 1,5 mt sia sulla terra ferma che sul fondo marino.

 Va da sé che scavando un solco di 1,5 mt sul fondale marino, porta una modifica massiccia della biodiversità del nostro mare, che è, tra l’altro, un luogo importante per la riproduzione del pesce.

In merito a tale intervento la Flai Cgil di Foggia è estremamente preoccupata sia per l’impatto ambientale diretto ed indiretto dovuti alla realizzazione di un opera dagli importanti aspetti di forte cemsentificazione dell’area, e dal diretto impatto sulla morfologia e l’ecosistema marino in cui queste opere andranno realizzate.

La Marineria di Manfredonia, tra le mille difficoltà ad oggi è ancora una delle più importanti d’Italia e gli addetti sono decine di centinaia, e molte famiglie  monoredditto riescono con estrema difficolta a raggiungere la fine del mese.

Un azione così forte in un golfo dalle dimensioni modeste, potrebbe provocare l’allontanamento definitivo di alcune specie marine, fondamentali al settore pesca ed a tutto il comparto, ed è comunque negativa anche una valutazione in merito alla possibilità occupazionale dell’intervento, probabilmente escluso una prima parte della realizzazione degli impianti, gli stessi avendo un elevato livello di automazione avranno sicuramente una ricaduta minima sul tessuto sociale, ed anche l’indotto necessario sarà estremamente ridotto.

Politiche di colonizzazione industriali, come queste, in territori che fanno della pesca, dell’agricoltura e del turismo gli elementi caratterizzanti e che andrebbero valorizzati correttamente, cozzano in modo palese con la predisposizione naturale di un territorio come quello di Manfredonia e del Gargano, l’imprenditoria moderna deve confrontarsi con modelli industriali che necessariamente devono integrarsi con il territorio dove operano, gli errori del passato dovrebbero essere sufficienti per evidenziare i danni delle politiche industriali non integrate hanno fatto.

Per quanto detto la Flai di Foggia, ribadisce la posizione assunta con la quale valuta in maniera chiara ed esplicita, che il il gasdotto e deposito nel medio e lungo periodo arrecheranno un danno enorme al comparto Pesca e che invece bisogna investire drasticamente in politiche di sviluppo sostenibili ed integrate territorialmente, e valorizzare i comparti che hanno dimostrato di adeguarsi alle crisi e che comunque pur tra mille difficoltà riescono a fornire economia alle famiglie di Manfredonia, come appunto è la pesca.

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