Martedì 16 Aprile 2024

ADESSO, LA VERIFICA!

0 0

L’ultimo referendum su Energas ha visto, e ne siamo fieri, una insolita unità, che Manfredonia non viveva da molti anni. Abbiamo avuto accanto a noi perfino chi, avendone la possibilità, nulla ha fatto per fare arrivare a Roma la voce preoccupata di Manfredonia e chi non ha mosso un dito per imporre la revoca della delibera di Giunta regionale, favorevole a Energas, e chi, in tutti questi vent’anni, non s’accorgeva che, anno dopo anno, passavano sotto i suoi occhi le delibere favorevoli a Isosar/EnergasQ8 e su di esse ci metteva la propria firma. E tuttavia facciamo finta che tutto il male sia passato, in nome di questa ritrovata concordia.

Però ora i nodi vengono al pettine. Perché c’è sempre il tempo della verifica, per vedere se il compito dell’alunno sia frutto del suo sacco oppure egli ha solamente copiato, per ingannare il professore. La verifica è adesso e si eseguirà il 4 dicembre prossimo, quando andremo tutti a votare. Perché, a parte l’intento truffaldino del quesito referendario, tutto l’impianto della riforma sottoposta al referendum mira ad accrescere il potere del governo e della partitocrazia, limitando enormemente quello dei cittadini.

Una modifica, particolarmente, pone un limite, anzi annulla del tutto la possibilità popolare e delle rappresentanze locali (regioni e comuni) di contare nelle decisioni che il governo andrà a compiere, a vantaggio delle lobby e dei poteri forti, che già adesso muovono la politica renziana. Parliamo della modifica del Titolo Quinto della Costituzione, cioè quella parte con la quale vengono “disegnate” le autonomie locali ed il potere dei cittadini.

Il DDL di riforma costituzionale, sconvolge profondamente l’autonomia legislativa delle Regioni, attribuendo allo Stato centrale il potere esclusivo di decidere su temi fondamentali di rilevanza territoriale. Sono infatti ricondotte alla competenza esclusiva dello Stato alcune materie, tra cui: grandi reti di trasporto e navigazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; tutela della salute; tutela e sicurezza del lavoro; politiche sociali; istruzione e formazione professionale; tutela dell’ambiente.

Quindi adesso staremo a vedere chi è per il “NO” e chi invece vuole assecondare l’intenzione renziana di mettere la mordacchia al popolo sovrano; soprattutto vedremo chi si è dichiarato contro Energas, lasciandosi una seconda possibilità di farle un favore. Perciò è bene che si sappia che la vittoria del “NO” al referendum su Energas sarebbe azzerato se vincesse il “sì” al referendum di riforma costituzionale, sottraendo ai cittadini ogni possibilità di essere ascoltati, tantomeno di muovere la Regione, la quale sarebbe privata del potere di esprimere il proprio parere, avendo la riforma di Renzi Introdotto la cosiddetta “clausola di supremazia statale”.

Perciò cittadini che avete reso un servizio così grande alla città, col vostro voto all’ultimo referendum, non fatevi ingannare da chi subdolamente vi inviterà a votare “sì” alla riforma costituzionale. Visto che abbiamo dimostrato così chiaramente di amare la nostra terra, diamone conferma, recandoci nuovamente in massa a votare e scrivendo un bel “NO” anche al referendum del 4 dicembre, per il bene di Manfredonia e dell’Italia intera.

MANFREDONIA NUOVA

Articolo presente in:
News · Politica

Commenti

  • Non risolvi il tuo problrna con il mega impianto Energas,purtroppo

    pasquale 15/11/2016 16:59 Rispondi
  • Disoccupato di Manfredonia stai dicendo il falso!!!, abbiamo detto sempre si, Anic, Enichem, Contratto d’Aria, Marcegaglia.
    Tu citi Napoli, ma dai che il deposito di Napoli DEVE ESSERE SMANTELLATO ED IL TERRITORIO DOVE ESISTE IL SITO BONIFICATO?, ho già messo il link precedentemente.
    Visto che stava li, perché non lo costruiscono li nuovamente???? Pensaci…

    francesco primo 15/11/2016 16:51 Rispondi
  • Se dopo settimane d’informazione ancora non ha compreso le motivazioni, significa che non troverà mai una motivazione valida, semplicemente per non la vuole ascoltare!
    – L’impianto NON é sicuro, e questo lo dice l’Arpa in quasi tutta Italia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale)

    – il GPL non è ecocompatobile. Infatti, non è un gas naturale, perché prodotto dal petrolio. La produzione stessa del GPL è inquinante. Questo combustibile viene considerato meno inquinante di benzina e diesel, ma più inquinante del metano (gas naturale). Quindi emette CO2 (anidride carbonica). Le energie ecocompatibili sono quelle rinnovabili, quali energia solare, idrica, geotermica, eolica Etc.

    – il GPL fra poco più di 20 anni sarà storia, perché dovrà andare in disuso come tutte le energie fossili (derivanti dal petrolio). Questo per via del trattato di Parigi delle Nazioni Unite del 2015. Pertanto quel deposito fra poco più di 20 anni sarà una cattedrale nel deserto che dovremo bonificare noi.

    – Il GPL non è a uso domestico, ma automobilistico. Anche nei mezzi di trasporto si sta superando come combustibile (in Norvegia il 70% delle auto sono elettriche)

    -l’impianto non da posti di lavoro, poiché per la maggior parte saranno tecnici specializzati (categoria non presente da noi.

    -l’impianto toglie lavoro alla pesca, agricoltura, turismo, aziende casearie Etc

    -a Napoli, secondo il piano regolatore del porto di Napoli, la società deve smantellare e bonificare!!

    – ogni territorio ha le sue caratteristiche. Santo Spriticchio è altamente sismica e soggetto ad inondazioni.

    – il nostro oro, la nostra ricchezza è il nostro territorio, dobbiamo solo imparare a sfruttarlo nel modo giusto.

    NoEnergas 15/11/2016 16:40 Rispondi
  • Noi Manfredoniani sappiamo dire solo NO NO NO!! per questo ci puzzaiamo di fame. Mi volete spiegare, cari politici, perché non si dovrebbe realizzare qui da noi il deposito di GPL? l’impianto è stato ritenuto sicuro, ecocompatibile pertanto NON INQUINANTE! esiste già in molte città italiane, vedi Napoli, per complessivi circa 50.000mc in pieno centro urbano, a Brindisi con i suoi 55.000 mc in zona industriale con tanto di Porti che accolgono le navi gasiere (peraltro le navi gasiere sono affiancate da navi da Crociera) e tutte le città che accolgono i depositi di GPL sono turistiche……che stupidità..lassciamo che le opportunità ci passino sotto il naso e che se ne vadano a Melfi come nel caso della FIAT o al Nord Italia come nel caso avverrà per la Energas!! sicuramente lì sono più intelligenti di noi.

    disoccupato di manfredonia 15/11/2016 11:34 Rispondi
  • NO ASSOLUTAMENTE!!! SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO!!

    Lettore 15/11/2016 8:21 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com