Venerdì 29 Marzo 2024

Borgo Mezzanone e lo strano e complesso caso di “appartenenza” a Manfredonia

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Borgo Mezzanone è da sempre considerata una frazione molto particolare del comune di Manfredonia, rappresenta, infatti, un caso quasi unico in Italia per la distanza che la separa dal capoluogo comunale. Si tratta di una borgata a vocazione prevalentemente agricola, e da anni sotto la lente d’ingrandimento dei media nazionali per le vicende legate al CARA, fondata nel 1934 in seguito ad un’opera di bonifica dell’area. La distanza stradale tra Borgo Mezzanone e Manfredonia è di circa 50 km, una distanza pari a quella che separa le città di Manfredonia e Barletta. In questi giorni si è tornati a parlare della possibilità di ridisegnare i confini comunali di Manfredonia tenendo fuori il territorio di Borgo Mezzanone, decisamente più vicino ai comuni del Tavoliere centro meridionale che non alla città garganica. L’analisi sul referendum Energas rappresenterebbe, per il sindaco di Manfredonia, un punto di partenza per provare a ripensare i perimetri amministrativi. A Borgo Mezzanone, infatti, su 73 votanti, più del 45% degli elettori si è espresso a favore del deposito GPL, un dato che, seppur riguardante una manciata di cittadini, cozza pesantemente contro la percentuale del 96% di votanti contrari all’impianto Energas registrata a Manfredonia e che fa riaprire la questione sullo scorporo per anni portata avanti proprio dai cittadini della frazione che chiedevano il passaggio sotto altro comune. Il sindaco di Manfredonia ha parlato di “un dato che aprirebbe nuovamente la questione sul distacco del borgo, se non altro per la distanza notevole che separa la frazione dalla città sipontina, una distanza non solo stradale ma anche geografica e culturale che non consente alle due realtà di sentirsi vicine, nonostante gli sforzi del comune volti ad assicurare attenzioni alle esigenze della borgata”. Al di là delle analisi sui dati referendari è chiaro che i confini del comune di Manfredonia siano completamente da ridisegnare anche per assicurare un più attento ed immediato controllo territoriale delle forze dell’ordine e degli organi amministrativi. Manfredonia, per assurdo, non confina con il comune del paese più vicino alla città sipontina ma, soprattutto, la città sorge all’estrema periferia orientale del proprio vastissimo comune. Le più remote piante comunali individuano il torrente Varcaro come confine del comune di Manfredonia e oltre al dato meramente geografico vi è anche la storia a ricordarci questo, pensiamo allo sbarco dei Turchi, sbarco avvenuto presso “Chianca Masitto” oggi comune di Monte Sant’Angelo. Evidentemente, per garantire una più giusta e capillare amministrazione territoriale, occorrerebbe ridisegnare i “nostri” confini, anche per tornare ad essere una città dalla personalità e dal territorio più spiccatamente garganici.

Giovanni Gatta

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Commenti

  • Votate SI e Renzi e riaprirà il Nicotel per gli ospiti immigrati.

    Ciccillo 22/11/2016 15:02 Rispondi
  • i confini vanno ridisegnati e si risolverebbero molte questioni. pensateci Sindaco. saluti

    Manfredi 22/11/2016 11:52 Rispondi
  • Sarebbe più logico il passaggio ad altro comune. E la località Macchia, sotto casa nostra, comune di Manfredonia !

    Cittadino 22/11/2016 11:29 Rispondi

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