Giovedì 25 Aprile 2024

Il tradizionale sorteggio di spartizione del mare per la pesca delle seppie dal 1812

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Si è svolta oggi 21 marzo nella Capitaneria di Porto a Manfredonia, alla presenza del Sindaco dott. Vincenzo D’Aloisio e il consigliere Valentino Angelo con delega all’osservatorio del mare e i rappresentanti dei pescatori residenti nei Comuni di Manfredonia e Zapponeta il sorteggio delle zone di mare assegnate ai pescatori  fissato tradizionalmente il 19 marzo, festività di San Giuseppe.

Si svolge tradizionalmente nei periodi da aprile giugno di ogni anno, la tradizionale “campagna delle pesca delle seppie” nel Golfo di Manfredonia.

Con il sorteggio un’apposita commissione determina le singole zone di mare, “rettangoli di dimensioni variabili a seconda del numero dei concorrenti”, entro le quali ciascun equipaggio, talvolta in comunione con altro equipaggio, può esercitare la pesca delle seppie in esclusiva.

Da raccolta dati, “le zone riservate sono ritagliate in un fascia di mare che va dalla foce del fiume Ofanto al vallone nord di Vignanotica e si protende verso il largo per 800 metri (si parla in totale di un tratto di 60 km che va da Margherita di Savoia a Mattinata)”.

Fonti ufficiali come l’Ansa,  ha comunicato che la pesca delle seppie garantisce, con 100 giornate di lavoro, il reddito annuale di sussistenza a una fascia di 70 imbarcazioni, per un totale di 1400 quintali di pescato annuo. Il prezzo alla vendita si aggira attorno ai 12-13 euro al kg.

 

La tipologia di pesca è quella detta “da posta”: le reti vengono disposte verticalmente ed a precise distanze tra di esse:
– la prima linea a distanza non inferiore a 40 metri dalla battigia;
– la seconda alla stessa distanza dalla prima;
– la terza a 80 metri dalla seconda;
– la quarta a 120 metri dalla terza;
– le successive linee a 150 metri l’una dall’altra fino a 650 metri dalla battigia.

Le seppie si impigliano in quelle reti. La raccolta avviene due volte al giorno: al mattino e alla sera. Un’area di mare protetta nella quale per il tempo della durata della “campagna”, dal primo aprile al 15 giugno vietata qualsiasi attività di navigazione e qualsiasi altro tipo di pesca.

Il numero dei natanti per la campagna delle seppie varia annualmente mediamente le barche ammesse sono 35 per Manfredonia e 14 fra Zapponeta e Mattinata.

Il Regolamento della pesca delle seppie avrebbe origini antichissime, addirittura ai tempi della Siponto preromana. Nella marineria peschereccia italiana, la pesca delle seppie nel Golfo di Manfredonia sarebbe l’unica ad avere una normativa così specifica e ferrea. Fra i Regolamenti di riferimento, esemplare è quello del 1812.

“L’arco del golfo che va da Manfredonia a Zapponata era infatti il luogo prescelto da quei molluschi per depositare le uova tra i lentischi che allignavano lungo la battigia degli ampi arenili. Tant’è che si ritiene che il nome di Siponto derivi da seppia. Sono trascorsi oltre un paio di millenni e le seppie ai primi tepori della primavera, intraprendono ancora oggi il viaggio verso i lidi sipontini per compiere il rito del rinnovo della vita. E dopo tanti secoli, è sempre valido e necessario il Regolamento per la gestione dell’attività di cattura delle seppie”.

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