Venerdì 19 Aprile 2024

Caso Parchi, Pecorella contro Report: “Brutto servizio per un tv di Stato, infangato un territorio”

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“Brutto servizio per una televisione di Stato che dovrebbe dire la verità e non infangare un territorio. Vergognoso non aver detto che abbiamo abbattuto più immobili abusivi noi di tutte le altre aree protette in Italia. Ed i centri visita che funzionano neanche li hanno menzionati. Poi i sentieri per diversamente abili realizzati neanche li hanno ricordati è quella cartina dei sentieri ? Servizio preconfezionato a tavolino con tutti gli intervistati che, non a caso, hanno contenziosi aperti con il Parco. Vergogna. Ma non finisce qua”.

E’ quanto scritto in un commento su Facebook da Stefano Pecorella, ex Presidente del Parco Nazionale del Gargano, a proposito dell’inchiesta sui parchi italiani confezionata dalla trasmissione Report in onda su Rai 3 e che ha visto tra i ‘protagonisti’ anche il Parco Nazionale del Gargano.

Graziano Sciannandrone

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Commenti

  • @raffaele
    ci si nasconde dietro false identità, evidentemente perchè ci si vergogna della propria, quella vera, o perchè non si ha il coraggio di di sostenere quello che si afferma in modo palese e chiaro, mettendoci la propria di faccia. Quando si dimostra di conoscere bene, ma non del tutto, una vicenda come quella relativa agli abbattimenti degli immobili abusivi, addirittura tirando fuori atti del lontano 2003, fa specie che poi non si riannodi il filo del tempo con gli accadimenti degli ultimi anni. Dal commento si rileva, infatti, la mancanza di onestà intellettuale, poiché, nulla viene detto circa il fatto che dopo tanti anni di immobilismo, sul tema, nell’ultimo quinquennio la lotta all’abusivismo, non solo quello edilizio, sono stati fatti passi da gigante. Si pensi che sono stati abbattuti oltre 40 immobili abusivi, non certo perchè lo sostenga Io, ma perchè la Procura della Repubblica di Foggia, grazie ad una convenzione sottoscritta con il Parco del Gargano, ha disposto e coordinato, assieme allo stesso Parco, le operazioni.
    Se così è, allora, non resta che una considerazione amara da fare. Tra le migliori forme, per far decrescere il livello culturale di una comunità, non certo per liberarsi di un avversario, v’è anche quella di demonizzare persone od amministratori che hanno la responsabilità del governo delle comunità, attribuendo loro fatti o peggio ancora comportamenti illeciti in modo vergognosamente falso e strumentale . Ritengo, dopo il tuo commento, che tu appartenga a quella categoria e, sinceramente, provo per te un senso di umile compassione.
    Ma, dato che nella vita non bisogna mai essere categorici, ricordando che “solo gli stupidi non cambiano mai opinione”, sarei enormemente e positivamente sorpreso verificare la possibilità che, fornite le ragioni per una diversa valutazione del caso, possa esserci un cambio di pensiero.
    Grazie, comunque, perchè aver avuto la possibilità di controdedurre ad una tesi, molti altri possono crearsi un’opinione libera e consapevole.

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    Stefano Pecorella 11/05/2017 12:22 Rispondi
  • Dal 2005 al 2010 l’ente parco ha avuto una presidenza diversa da quella Pecorella, bisognerebbe chiedere ad altri perchè quei soldi non furono spesi e non furono abbattuti gli immobili abusivi.
    Pecorella è diventato presidente nel 2012, nel 2013 ha avviato gli incontri con i comuni prima e con la procura poi, per arrivare al protocollo finale che ha permesso il più grande piano di abbattimenti di immobili abusivi mai realizzato da un’area protetta in italia.

    Sulla votazione in Commissione bisognerebbe aggiungere:

    “All’esito della votazione, la proposta di parere favorevole alla nomina dell’avvocato Pecorella è approvata con 12 voti favorevoli, 1 astenuto e 2 schede bianche.”

    12 senatori della repubblica hanno giudicato competente e preparato Pecorella, e nessuno degli altri 3 membri della Commissione ha espresso voto contrario.

    Il profilo è stato quindi considerato non solo idoneo, ma come emerge dagli atti
    “Osserva che il designato alla carica di Presidente dell’Ente Parco nazionale del Gargano, oltre ad essere pienamente radicato nel territorio in cui insiste il Parco, vanta un curriculum degno del ruolo che sarà chiamato a svolgere. Già laureato in giurisprudenza, ha maturato una significativa esperienza in diversi ambiti, in particolare nel territorio del Parco Nazionale del Gargano.
    Per queste ragioni, propone che la Commissione si esprima favorevolmente sulla proposta di nomina in esame.

    Ragnetto 11/05/2017 12:17 Rispondi
  • la delibera n.28 del 30.11.2005 dell’ente parco aveva già stabilito i criteri degli abbattimenti.
    il Ministero dell’Ambiente (on. A.Matteoli), “sulla base dei risultati delle demolizioni effettuate nell’anno 2002-2003” aveva assegnato all’Ente Parco Nazionale del Gargano una “ulteriore somma di euro 500.000 per interventi finalizzati alla demolizione di manufatti abusivi (..)“. “A tal fine con D.G.Esecutiva” dell’Ente Parco n.62/17.12.2003, “regolarmente approvata dal Ministero”,” l’Ente aveva approvato lo schema di convenzione da sottoscrivere con la ditta ECPP, affidataria dell’appalto (che in seguito sarebbe stato revocato,ndr) per la demolizione delle opere abusive all’interno del Parco nazionale del Gargano” con contestuale impegno della somma di “euro 500.000”.
    In seguito, come emerge dall’atto del 2005, la fissazione dei “criteri oggettivi” (vedi sopra) per l’individuazione, a cura di funzionari dell’Ente Parco, “degli abusi e quindi alla redazione di un programma di abbattimenti, evitando forme discrezionali”.
    Hanno abbattuto qualche edificio dopo 12 anni.

    Ha gestito male l’ente parco e speriamo non venga rieletto. Report ha concluso sperando che si mettano persone che abbiano una competenza ambientale.

    Il senatore Della Seta (Pd) annuncia il voto favorevole del proprio Gruppo, “pur rilevando che è lecito manifestare qualche dubbio per il fatto che l’unico titolo che sembra giustificare la nomina dell’avvocato Pecorella è la circostanza per cui egli è attualmente commissario del Parco nazionale del Gargano e, in sede di esame del disegno di legge Atto Senato n. 1820, è stata da più parti evidenziata la necessità di prevedere che il commissario di un parco non possa essere nominato presidente del medesimo”. Il senatore Vallardi (LNP) annuncia la propria astensione. La senatrice Mazzuconi (PD) sottolinea in via generale “l’opportunità di fissare le caratteristiche che deve presentare il curriculum del candidato alla nomina di presidente del Parco nazionale, al fine di evitare che alle competenti Commissioni parlamentari possa pervenire un curriculum recante indicazioni che non hanno nulla a che vedere con i compiti di presidente del Parco.”

    raffaele 10/05/2017 17:18 Rispondi

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