Continuamente arrivano in redazione segnalazioni della chiusura dei bagni pubblici cittadini nella quotidianità oppure durante i grandi eventi. Abbiamo contattato l’Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Zingariello e l’ing. Gianpio Giuliani, molto disponibili a dare le informazioni necessarie sull’argomento. Innanzitutto, essendo un servizio pubblico, non deve essere inteso che debba essere sempre a disposizione 24h su 24, perché quello dei bagni pubblici è un servizio che viene affidato con gara d’appalto. L’Azienda ultima aggiudicatrice è il Consorzio CNS di Bologna che lo ha a sua volta affidato alla Società Cooperativa Tre Fiammelle. Questa l’ubicazione dei servizi igienici in città: Piazzetta del Mercato attualmente in ristrutturazione, Stadio Comunale Miramare, Zona Croce, via Santa Restituta (mercatino giornaliero), Stazione Campagna, Zona Mercato, Siponto Pineta. Mentre per i bagni nelle prossimità dei mercati rionali l’apertura è prevista solo la mattina dalle 08:00 alle 13:00, perché legati esclusivamente alla vita mattutina, quello dello stadio comunale osserva anche un orario pomeridiano dalle 17:00 alle 20:00, che in estate diventa dalle 18:00 alle 22:00. Un discorso particolare deve essere affrontato con quelli ubicati a Siponto e nella Stazione Campagna. Per quanto riguarda i bagni nella pineta di Siponto, di proprietà del Consorzio di Bonifica, il Comune provvede assumendosi i costi dell’apertura solo nei tre mesi estivi dalle 08:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 22:00. Questa situazione legata prettamente al periodo estivo non può avere modifiche sostanziali perché occorre definire meglio la situazione della gestione. Per quello situato presso la Stazione Campagna il problema è simile, infatti i locali sono di proprietà dell’ente ferrovia che non vuole saperne di sostenere le spese, anche perché oramai non esiste più una stazione di fermata in quel punto. “Il Comune, ci informa l’Ing. Giuliani, ha provveduto addebitandosi le spese per far fronte alle esigenze dei cittadini, ma oggi la situazione deve essere necessariamente affrontata viste le difficoltà economiche in cui versa l’ente. Inoltre da un sopraluogo effettuato vi sono evidenti problemi fognari e quindi si dovrà prevedere un intervento di ripristino delle tubazioni.” La situazione non è delle più rosee. A conti fatti oggi, all’imbrunire, l’unico luogo preposto alla soluzione delle esigenze fisiologiche dei cittadini rimangono i servizi igienici dello Stadio Comunale. Una gestione privata? Potrebbe essere una fonte di occupazione per una giovane cooperativa sociale, ma i nostri giovani accetterebbero di fare quel lavoro? O forse dobbiamo tornare indietro nel tempo e lasciare i bagni all’utilizzo indiscriminato di tutti?
Antonio Marinaro