Mercoledì 24 Aprile 2024

La Spiaggia Castello colma di rifiuti

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Non finisce di placarsi l’ira dei numerosi bagnanti che quotidianamente frequentano la spiaggia libera “Castello” che, ancora una volta lamentano la presenza di rifiuti di ogni genere prodotti da alghe presenti lungo la battigia e, in particolare, da oggetti di diverso genere (bottiglie di birra, resti alimentari e quant’altro). Questi ultimi prodotti dai soliti sporcaccioni che di sera si riuniscono sulla spiaggia per gozzovigliare, lasciando i resti sulla sabbia, non curanti di deturpare il decoro di un luogo che appartiene alla collettività e che ogni buon cittadino dovrebbe tutelare e rispettare. Molte sono le telefonate che giungono alla nostra redazione da parte dei tanti concittadini di intervenie attraverso il nostro giornale al fine di denunciare tali incresciosi episodi additandoli in primis a chi è deputato alla pulizia delle spiagge e poi all’opinione pubblica perché si renda responsabile e vigile affinché non si ripetano simili atti che colpiscono al cuore il decoro della nostra cara Manfredonia che merita tutt’altro destino. Ma chi dovrebbe provvedere alla pulizia delle spiagge libere? E’ la domanda ricorrente che i cittadini ci pongono. La pulizia delle spiagge libere di Manfredonia (Castello e Sirenetta, è stata affidata alla nuova Autorità Portuale, almeno per buona parte della prima, visto che per venti metri dell’area dovrebbe essere curata dal gestore della spiaggia in concessione confinante. Per la “Sirenetta”, invece, la pulizia spetterebbe ai gestori delle due concessioni confinanti, sia da un lato che dall’altro. A Titta spetterebbero i 20m metri a confine con la Spiaggia Castello. Qui è d’obbligo il condizionale. Diciamo anche che dal 2011 il Comune di Manfredonia vanta un credito dalla passata gestione dell’Autorità portuale pari a 620mila € circa per aver provveduto alla pulizia delle aree portuali attraverso la partecipata ASE. Somme non corrisposte da quell’ente per via di un contenzioso sul canone demaniale relativo al Mercato Ittico. E’ il caso del vecchio adagio manfredoniano: “I ciocce fanne all’ite e i varrele ce sfascene” (Gli asini litigano e i barili si sfasciano). Detto questo, non sarebbe il caso di mettere da parte le diatribe e cercare di far funzionare meglio la macchina amministrativa, visto che siamo giunti al dessert? Vogliamo una buona volta dare speranza ai tanti cittadini che chiedono disperatamente di restituire ala tanto amata ma bistrattata Manfredonia la sua vera vocazione, il turismo, attraverso l’accoglienza? Noi continueremo a crederci e…voi?
Matteo di Sabato

 

 

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Commenti

  • Caro Matteo di Sabato perché non solleciti chi di dovere, la nuova autorità portuale, anzichè aspettarti che i contenziosi vengano cancellati? Se ci sono, ci saranno ragioni e le hai scritte tu stesso: l’ASE puliva e l’autorità portuale non pagava nessuno. Tradotto. abbiamo pagato noi con le nostre tasse. Perché dobbiamo pagare di nuovo noi la pulizia quando, invece, tocca ad altri?

    Bakunin 03/07/2017 9:21 Rispondi
  • COSA SI PUO’ DIRE? VOGLIONO ESSERE SOLO EDUCATI AL RISPETTO, I PORCI CHE LA FREQUENTANO.(NON MI RIFERISCO A TUTTI,SOLO A COLORO CHE SPORCANO, E SONO TANTI).!!!!!!!

    MATRIX 01/07/2017 18:26 Rispondi

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