Martedì 23 Aprile 2024

Aree portuali, tra debiti pregressi e la lotta al degrado

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L’11 ottobre scorso, la Giunta Comunale si è riunita per discutere il problema del debito dell’Autorità Portuale nei confronti di ASE S.p.A., criticità rilevata anche dalla famigerata Corte dei Conti nelle proprie relazioni del 2017. Il problema risale al lontano 2007, quando il Ministero delle Infrastrutture (Provveditorato Interregionale OO.PP. Per la Puglia e la Basilicata, Ufficio Opere Marittime di Bari) affidava al Comune di Manfredonia l’esercizio del servizio di pulizia, spazzatura, innaffiamento e disinfezione giornaliera delle proprie aree portuali e degli specchi acquei del Porto Commerciale e del Porto Industriale, Bacino Alti fondali. La durata del servizio affidato ad ASE fu fissato ad undici mesi, ovvero dal 01/02/2007 al 31/12 dello stesso anno, prevedendo una spesa di €114.017,00 annui; venne successivamente prorogato sino al 2011 con conseguenziale aumento di spesa. L’Autorità Portuale interruppe i pagamenti delle fatture di A.S.E. a partire dal gennaio 2012 nonostante il prosieguo dei servizi dell’Azienda di Servizi Ecologici continuò sino al primo quadrimestre del 2016 e interventi straordinari avvenuti nel 2017. È opportuno ricordare che già durante una seduta del Consiglio Comunale del marzo 2017, le opposizioni – Massimiliano Ritucci del M5S in primis – denunciarono l’assenza di una stipula tra ASE e Autorità Portuale che legittimasse il continuum dei lavori a cura di ASE. “Da tale indagine è emerso che l’Autorità Portuale ha pagato il Comune fino al 2013, ma continua a ricevere il servizio ancora adesso”, diceva allora il consigliere pentastellato. In pratica, 5 anni di servizi non pagati per un debito verso A.S.E. che ammonta a più di 600 mila euro (di cui € 36.122,68 relativi all’esecuzione dei lavori di pulizia del porto dal gennaio all’aprile dell’anno corrente e € 570.085,00 relativi alle annualità 2012 fino al 2016). L’Autorità Portuale pare ferma sulle sue posizioni in quanto attende il pagamento delle concessioni per il Mercato Ittico, forse motivo per il quale nella delibera è riportato che a “nulla sono valsi i tentativi per ottenere il pagamento di quanto dovuto attraverso incontri con l’Autorità Portuali volti ad evitare il contenzioso”. Mentre le banchine diventano creativamente centri di raccolta di spazzatura, il Sindaco, sorretto dalla sua Giunta, sta promuovendo apposito giudizio per ottenere il pagamento di tutte le somme dovute dall’Autorità Portuale di Manfredonia. Sull’altro versante l’Autorità di Sistema Portuale, dopo l’espletamento della burocrazia e soprattutto dopo essersi coordinati con commissario regionale per le autorizzazioni a conferire in discarica, ha appaltato i lavori per la pulizia e la sorveglianza delle aree portuali, diventate negli ultimi mesi discariche a cielo aperto. La situazione è tesa, ma nessuno è sul piede di guerra, almeno questo è ciò che si vuol far apparire. L’Assessora alle attività produttive, Dorella Zammarano ha dichiarato che proseguono gli incontri tra Comune e Autorità Portuale per trovare una risoluzione alla controversia che non scontenti le parti. Resta, però, che in questo stallo ci rimette soprattutto la città, visibilmente in stato di degrado.

Antonio Raffaele La Forgia

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