Mercoledì 24 Aprile 2024

La fragilità della famiglia sfida la sofferenza

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Un uditorio d’eccezione ha fatto da cornice all’incontro svoltosi il giorno 16 novembre 2017, presso l’Auditorium “V. Vailati” di Manfredonia per dibattere problematiche legate al modo di rapportarsi con la sofferenza per renderla più umana. Nello specifico: “Educare alla sofferenza, una sfida oggi per la famiglia e per la scuola”, il tema. “Certamente di notevole spessore educativo culturale, scientifico, umano e sociale l’argomento, elementi indispensabili che si coniugano molto bene con la scuola – ha sottolineato la prof.ssa Arcangela Bisceglia, presidente della sez. UCIIM (Unione Cattolici Italiani Insegnanti Medi), nell’aprire il simposio. L’unico obiettivo, una maggiore consapevolezza della famiglia nell’affrontare la sofferenza, che vuol essere una sfida nel recepirla, affrontarla, per poi metabolizzarla”. Come sempre, a promuovere l’evento, l’Arcidiocesi di Manfredonia – Vieste, San Giovanni Rotondo, l’Ufficio per la Pastorale della Salute, l’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) e la stessa UCIIM, Di rilievo la collaborazione offerta dalle varie associazioni, quali: Lions Club Host, Lions Club Sipontum, Rotary Club, Circolo Unione, UNITRE SMG, e FIMP (Federazione Italiana Medici pediatri). Relatrice d’eccezione, la dott.ssa Lucia Miglionico, pediatra oncologa presso la Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo, presidente regionale dell’AMCI, responsabile regionale della Pastorale della Famiglia, e da sempre, impegnata nella sua parrocchia quale responsabile della Pastorale della famiglia. Donna eccezionale, sempre in prima linea, molto conosciuta, stimata e amata nell’ambente di lavoro. Ottima professionista, carica di tanta umanità che, attraverso le innumerevoli iniziative, ha alleviato le sofferenze di migliaia di bambini affidati alla sue cure e, con essi, i loro familiari. Prima di ringraziare i convenuti, la prof.ssa Bisceglia ha letto con piacere il paterno saluto che, per il suo tramite, il nostro amatissimo Pastore, S. E. Mons. Michele Castoro, non potendo presenziare all’incontro, ha fatto pervenire ai partecipanti. “Carissimi, esprimo alla Relatrice e agli organizzatori il mio apprezzamento per l’iniziativa e il mio saluto a tutti i presenti. D. Michele Castoro, Arcivescovo.”La moderatrice, nel ringraziarlo per l’affetto, anche a nome dei presenti, prima di introdurre l’oratrice, ha porto il saluto a P. Aldo Milazzo (camilliano), direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, i rappresentanti dei sodalizi presenti: dott. Giuseppe Grasso, presidente AMCI, sez. ”Mons. V. Vailati” di Manfrtedonia, prof.ssa Carlotta Fatone, presidente del Lions Club Host e la dott.ssa Michela Curci, presidente del Lions Club Sipontum. Il presidente del Rotary Club, dott. Pasquale Frattaruolo, la vice presidente nazionale dell’AMMI, dott.sssa Michela D’Errico e la presidente della sez. di Manfredonia, Maria Antonietta Totta, il prof. Matteo Rinaldi, presidente dell’Unitre, il dott. Pasquale Conoscitore della Federazione medici pediatri, oltre al qualificato e attento pubblico presente. La dott.ssa Miglionico, nella sua sconfinata umiltà esordisce nell’affermare di non essere, forse, la persona giusta per affrontare questo tema. “E’ stata l’emozione e l’azione da intraprendere, ha aggiunto. E’ stata l’esperienza vissuta in prima persona la mia maestra e il mio insegnamento. La gran fatica nell’accogliere i figli lungo il percorso della vita. Il rapporto quotidiano con il dolore e la sofferenza sono indispensabili per essere aggiornati, avere medicine. Questi gli ingredienti per affrontare il quotidiano.” L’oratrice racconta il suo vissuto a contatto con il dolore, la sofferenza, soffermandosi su alcuni passaggi della sua giornata lavorativa. A tratti presa da forte emozione parla del reparto in cui ella opera, dove il dolore si cerca di lenirlo. Dove la sofferenza, l’accoglienza, il curare, l’educare in parrocchia, seguire le giovani coppie, accompagnarle lungo il percorso sono il lievito della vita. Educare alla sofferenza, l’incontro con la sofferenza. Oggi ci si chiede dov’è la società. Un tempo la società si chiamava patriarcale, dove la norma, le regole venivano dettate da una società unindividuale. Dove la famiglia, la scuola, la parrocchia erano delle Agenzie educative,. Era importante per il ragazzi imparare a superare le difficoltà, nella condivisione che trova fondamento tra componenti dello stesso nucleo familiare. Confrontarsi e condividere, assumersi le proprie responsabilità e insegnare il rispetto delle regole. Nel concludere la sua illuminata relazione la dott.ssa Miglionico ha ribadito “che oggi il dolore, la sofferenza sono diventati dei tabù, che incidono nella educazione e nella formazione delle nuove generazioni; che vedono spesso i nostri ragazzi soccombere davanti alle difficoltà, perché tutto è facile, tutto è dovuto. I nostri genitori ci hanno insegnato che la sofferenza è un grande sentimento che rende bella la nostra esistenza. Questa è la nostra vera sfida”. Ha concluso P. Aldo Milazzo, sottolineando che al centro della nostra esistenza è la vita, viverla in tutte le sue accezioni è il grande dono che ci è stato offerto da Dio e saper accettare la sofferenza, significa accettare il grande miracolo. Sono seguiti brevi interventi del dirigente scolastico prof. Franco Di Palma, il prof. Antonio Vigone, il dott. Gaetano Prencipe (cardiologo) e il dott. Michele Prencipe (medico di famiglia)
Matteo di Sabato

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