Giovedì 25 Aprile 2024

“Il vassallaggio feudale”

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L’antico sistema feudale si basava su un complesso sistema di rapporti tra signoria e vassallaggio. In esso si esprimeva un formale atto di sottomissione, con il quale un nobile riconosceva la superiorità di un altro nobile. Durante la cerimonia d’investitura, chi riceveva dal Signore l’omaggio si dichiarava a lui fedele, pronto a farsi condurre irrevocabilmente da lui. Tra il Signore che donava l’omaggio e chi, di rango inferiore, lo accettava si esprimeva una supremazia effettiva e duratura nel tempo. Nel cerimoniale il vassallo s’impegnava a combattere per il proprio Signore, a servirlo ed onorarlo in ogni occasione, così che da quel momento egli diventava “uomo di bocca e di mani” del Signore; ovverosia a combattere per lui con la parola e con la spada, senza mai tradirlo o criticarlo. La sottomissione spesso sanciva forme di dedizione degradante.

Tali consuetudini medievali sembrano lontanissime da noi, ma in qualche angolo sperduto (e perduto) della nostra storia vi sono, ancora oggi, forme di sottomissione totale. In una di queste città il Signore, che ha nei suoi vessilli l’immagine del leone rampante, trovandosi in gravosa difficoltà nel gestire il suo ducato, chiamò a corte i maggiori notabili del luogo ed aprì il cerimoniale per offrire ad ognuno un omaggio feudale. Tredici di loro decisero di prostrarsi di fronte a lui, sottoponendosi a tutte le sue mire, assicurando al loro Signore e padrone pieno ed incondizionato appoggio.

Nel sistema feudale gli abitanti non sono cittadini ma sudditi; non possiedono alcuna voce né diritti, gratificandosi solo di obbedire agli ordini del Signore, gioire alle sue feste e ai giochi, riverire gli ineffabili vassalli.

Prof. Italo Magno

 

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