Giovedì 28 Marzo 2024

Manfredonia Nuova: una favola all’incontrario

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Questa campagna elettorale sembra una di quelle favole che sono presentate capovolte ai bambini per accattivarne l’attenzione. Ma queste, per quanto stimolanti, hanno il difetto che, a volte, anche il loro messaggio risulta all’incontrario.

La cosa che appare evidente, in questa contesa di inizio di marzo, è che tutti i partiti si sbracciano a trovare ogni motivo per attaccare i Cinque Stelle e lo fanno con una virulenza assai sospetta, quasi rappresentasse l’unico partito davvero capace di minacciare il loro strapotere.

L’accusa più ripetuta è di disonestà. Il fatto è questo: i pentastellati hanno sempre detto di essere per la diminuzione della retribuzione concessa ai parlamentari e ne hanno chiesta a più riprese la riduzione. Quando tutti i partiti hanno votato contro la loro proposta di legge presentata in Parlamento, essi hanno deciso autonomamente di tagliarsi lo stipendio, a 5.000 euro lordi mensili. Il ricavato di tutte le somme raccolte è stato, poi, donato volontariamente al fondo per il microcredito, come aiuto alla piccola impresa, per un totale di oltre 20 milioni di euro. A tale impegno morale, preso con il partito, alcuni parlamentari si sono sottratti, in tutto o in parte, e di conseguenza sono stati espulsi. Ma questo non è bastato a diversi esponenti di partito che, dopo aver tenacemente bocciato ogni legge tendente a ridurre la loro indennità di carica, si sono sentiti autorizzati a gridare in piazza “disonestà, disonestà…” e sono gli stessi che, senza vergogna, si mettono in tasca ogni mese una cifra vicina ai 19.000 euro, ovverosia il 60% in più rispetto alla media dell’Unione Europea.

Un altro refrain che risuona in questa campagna elettorale, un po’ priva di contenuti e piena di panzane, è l’accusa d’impreparazione rivolta ai Cinque Stelle che solo da cinque anni siedono in Parlamento. Per rispondere a questa obiezione, basterebbe solamente guardarli in faccia, questi “esperti di politica”, nella loro inanità, così tristi e disamorati della stessa attività che sarebbero tenuti a svolgere, i quali dopo cinque anni d’inettitudine, non hanno nemmeno vergogna a presentarsi, a mani vuote, al giudizio della gente.

Inoltre si chiede ai candidati pentastellati, che si presentano per la prima volta, quale mestiere abbiano svolto prima di candidarsi, magari per verificare se la loro preparazione sia degna del posto cui aspirano. Ed a me sembrerebbe una buona idea che, in un consesso così importante e difficile, vadano persone che abbiano già dimostrato, nel mondo del lavoro, ottime capacità. Ma la stranezza è che questo invito viene rivolto da chi non ha mai lavorato in vita sua, né ha mai dimostrato di saper compiere un qualsiasi lavoro. E non parliamo del ricorrente invito ad “andare a studiare”, proprio da parte chi non avrebbe nessun titolo, neanche di studio, per farlo.

Per finire, io avrei diversi motivi di critica da rivolgere ai Cinque Stelle, a cominciare da un loro puritanesimo per cui evitano ogni contatto con tutte le altre realtà, per non esserne contagiati; senza accorgersi che la realtà è variegata e non esiste il bene solo nel recinto illuminato dalle Cinque Stelle. Vi sono in Italia migliaia di associazioni che si battono per l’ambiente, per la moralità pubblica e per i più alti ideali umani e sociali; tante organizzazioni sono dedite al volontariato e dimostrano come, oltre ai fanfaroni della politica, c’è una politica, che si esercita ogni giorno, donandosi agli altri.

La rivoluzione copernicana ci deve aiutare a capire che non c’è un solo mondo ma esistono tanti mondi ed ognuno di essi può partecipare alla bellezza dell’universo. Noi dobbiamo solo stare attenti a unire i mondi buoni e tenerci lontani dai mondi che sono dediti all’inquinamento economico, morale ed ambientale del Paese; che hanno messo in piedi, e stanno difendendo con le unghie e con i denti, il loro collaudato sistema di potere affaristico-clientelare.

Riusciremo a batterli solo se sapremo unire tutte le forze sane che sono in gioco. Se opereremo tutti intorno a questo progetto, ci accorgeremo d’incanto di essere in netta maggioranza. Per questo, nonostante le differenze, io voglio fidarmi che, alla fine, i Cinque Stelle comprenderanno la grande responsabilità che hanno sulle spalle, per il futuro di questa Italia rapinata ed immobile, che solo un bel colpo d’ariete riuscirà a sbloccare.

Prof. Italo Magno – Manfredonia Nuova

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Comunicati · News · Politica

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