Mercoledì 24 Aprile 2024

Disinquinamento ex Enichem. Il Coordinamento cittadino di territorio s’interroga.

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Continua senza sosta l’azione del Coordinamento cittadino di territorio per giungere alla soluzione dell’annoso problema dell’inquinamento prodotto dall’impianto petrolchimico (Anic Soc. Chimica Dauna Enichem), che per venti lunghi anni ha operato sul nostro territorio (Macchia di Monte S. Angelo), a circa mille metri da Manfredonia, provocando danni incalcolabili al territorio e in particolare alle persone. Ieri sera, infatti, presso il Centro Diurno “Alda Merini” via Orto Sdanga 97, ancora una volta si sono incontrati alcuni dei rappresentati delle associazioni aderenti al Coordinamento, per fare il punto sulle azioni da intraprendere al fine di indurre chi è deputato al disinquinamento del territorio a fare presto. Motivo, tentare di arginare il drammatico fenomeno delle morti per tumore .a causa della presenza, ancora oggi, di sostanze inquinanti sul terreno e nel mare (arsenico, zolfo e quant’altro). Questo l’accorato appello che la coordinatrice prof.ssa Rosa Porcu nella sua prolusione ha rivolto ai presidenti delle associazioni intervenuti, rispettivamente: prof.ssa Carlotta Fatone, (Lions Club Host), dott. Pasquale Frattarolo, (Rotary Club), Michele Di Rosario (AVI), Raffaella Rella, in rappresentanza di (Manfredonia Nuova), il dott. Cristiano Carbonelli per l’OMG e O) Ordine dei Medici Generici e Odontoiatri della provincia di Foggia, prof. Pantaleo De Marco di Marine Litter e numerosi altri impegnati nel coordinamento. Al dott. Renato Sammarco, responsabile provinciale SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie), il compito di parlare della drammatica situazione della salute a Manfredonia.Per esperienza diretta, egli sapeva che le cose non andavano bene, in quanto era a conoscenza della crescita esponenziale di malattie o malformazioni congenite verificatesi nelle famiglie. Oggi si ha la certezza. E’ dimostrato dallo Studio eseguito dalla Commissione scientifica, i cui risultati sono stati presentati e illustrati il 16 giugno del 2017, nella Sala Consiliare del Comune di Manfredonia, che ci mostra infatti uno “scenario” poco rassicurante. Con l’ausilio di slide, il dott. Sammarco ha illustrato lo studio eseguito dalla dott.ssa Maria Angela Vigotti, già dell’Università di Pisa e Istituto di Fisiologia Clinica, In detto progetto iniziato a febbraio del 2015 su proposta del sindaco Angelo Riccardi, attraverso un studio mirato, sono documentati i risultati della ricerca partecipata, la bonifica: lo stato dell’arte, lo stato della salute della popolazione, l’analisi delle mortalità e prime analisi sui ricoverati. Gli obiettivi principali sono stati: la conoscenza del territorio di Manfredonia e gli effetti prodotti dalla esposizione all’arsenico. L’ambiente: valutazione delle zone colpite dall’incidente e le zone che subiscono inquinamento dell’aria. Lo stato di salute: la mortalità e i ricoveri dei residenti. La mortalità dei lavoratori presenti all’incidente. Il coinvolgimento della popolazione per definire e discutere tutti i contenuti per capire meglio la situazione locale, fare incontri pubblici per aggiornare e discutere le eventuali azioni da compiere per restituire in modo definitivo serenità ai cittadini. Per perseguire questi intenti, di comune accordo si è deciso; intanto, di sensibilizzare maggiormente tutte le associazioni aderenti al Coordinamento cittadino a partecipare agli incontri e alle azioni da intraprendere. Alla luce dei drammatici dati, del resto non confutabili, riportati nel suddetto studio, redigere un documento da indirizzare agli enti preposti al disinquinamento, ognuno per le proprie competenze, alla Procura della Repubblica e alla Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, perché si provveda in tempi brevi al disinquinamento del territorio in questione. “Se non incominciamo a lottare perché siano fatte le azioni necessarie non potremo più lamentarci di Manfredonia come città ferita perché tra poco sarà una città perduta!”
Matteo di Sabato

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