Martedì 23 Aprile 2024

L’intervento di Magno in Consiglio Comunale

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Signor Presidente del Consiglio, Signori Consiglieri

La Corte dei Conti, Sede Regionale di Puglia, a seguito di verifiche contabili, ha deciso un piano di rientro, con cinque rendicontazioni semestrali che prevedono il pagamento di tutti i debiti certi ed esigibili, la restituzione integrale dell’anticipazione di tesoreria, la restituzione dei fondi vincolati utilizzati in termini di cassa. Ora, al termine del primo semestre, è stato emesso il suo primo responso e su di esso si appunta la mia dichiarazione di oggi.

PRIMA OSSERVAZIONE:

La Corte dei Conti afferma che il Comune di Manfredonia, per quanto attiene al previsto “obbligo di monitoraggio semestrale da inviare a questa Sezione entro il 31 gennaio 2018, la scadenza non è stata rispettata e perfino si è tolto ai Revisori la possibilità di esprimere il proprio parere”, pertanto la Corte ha stigmatizzato “il comportamento del Comune di Manfredonia (che) ha impedito l’adempimento di funzioni ad essi assegnati”, cosa che costituisce violazione di legge.

SECONDA OSSERVAZIONE

Al termine del primo semestre del Piano di rientro, la situazione di cassa risulta sensibilmente peggiore di quella prevista nel piano. La carenza di liquidità, infatti, ha una differenza rispetto alle previsioni di euro 1.963.775,10. (+21,20%). In pratica, non solo è stato disatteso l’obiettivo previsto dal piano ma, nel corso del secondo semestre 2017 la carenza di liquidità si è addirittura elevato.  Questo espone l’amministrazione a rischio di azioni esecutive da parte dei creditori, con conseguente possibilità di aggravio delle spese (interessi, spese legali, ecc.).

TERZA OSSERVAZIONE

Dal 2011 al 2016 il Comune, con continui ricorsi ad anticipazione di Tesoreria, ha maturato con le banche passività per 1.008.694,74, togliendo alle casse comunali cospicue somme che potevano essere impegnate per strade, scuole, verde pubblico e riduzione delle imposte che, come si sa, a Manfredonia sono esose e ben superiori a quelle della maggior parte dei Comuni italiani.

QUARTA OSSERVAZONE

Nella sua valutazione, la Corte dei Conti ha anche contestato che non ci sia stato il rientro dalla situazione deficitaria. In particolare la Corte afferma che “non solo è stato ampiamente disatteso l’obiettivo previsto dal Piano ma, nel corso del secondo semestre 2017, oggetto del presente monitoraggio, la carenza di liquidità risulta anche lievemente aumentata… Inoltre rivestono una certa rilevanza anche le vicende relative alle società ASE e Gestione Tributi” per le quali i “Revisori hanno evidenziato criticità finanziarie e l’assenza di un piano industriale volto a ridurre i costi del servizio e per quanto riguarda il servizio di Riscossione Tributi”, le sospette irregolarità “potrebbero interessare l’ANAC”, ovverosia l’Agenzia Nazionale Anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone.

 

QUINTA OSSERVAZIONE

Non è l’unico Ente di controllo sulla legalità amministrativa cui si è riferita la Corte dei Conti. È stata interessata anche la Ragioneria Generale dello Stato, per gli adempimenti previsti dal D.L.gs n. 267/2000, che all’art. 148, comma 4, prevede per gli “amministratori responsabili la condanna ad una sanzione pecuniaria da un minimo di cinque fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda”. Ed inoltre, la Corte “ritiene doverosa la trasmissione della presente pronuncia alla Procura Contabile, al fine di verificare la presenza di danno erariale”.

 

SESTA OSSERVAZIONE

 

Incapacità del Comune a riscuotere.

  • Nulla è stato riscosso per i fitti delle are Polder, a fronte di una riscossione prevista di euro 180.000Ed i motivi sono tutti posto in chiaro dalla Corte dei Conti;
  • Nulla è stato riscosso per canone concessioni con diverse società private;
  • ASE: il Comune non ho attivato un piano industriale per la riduzione dei costi;
  • UFFICIO TRIBUTI: L’Amministrazione, nonostante il contratto di servizio sia scaduto il 9 dicembre 2016, lo ha tenuto in piedi con continue proroghe, ignorando il parere negativo espresso dal Segretario Generale, che ha più volte evidenziato la illegittimità degli atti.

 

CONCLUSIONE

Signor Presidente, Signori Consiglieri,

la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti e la sua sottovalutazione o l’incapacità ad affrontarla equivale ad aggravarla, cosa che con ogni evidenza sta avvenendo nella nostra città. Le ultime elezioni stanno a dimostrare che la gente è stanca di pagare moltissimo servizi pessimi o inesistenti, per una gestione ammnistrativa che fa acqua da tutte le parti.

Ora io non voglio stare qui ad infliggere la reprimenda né la mia soddisfazione. Voglio invece dire che da questa situazione si esce solo se, tutti insieme, senza vinti e vincitori, ci facciamo carico di questa angosciante situazione, perché solo operando con unità d’intenti riusciremo a venirne fuori.

Certamente non sarà possibile in tali condizioni arrivare fino alla primavera del 2020; non conviene né alla maggioranza e neanche all’opposizione, ma prima di tutto non conviene alla città, viste le condizioni in cui versa il nostro Comune, con rischi finanziari, organizzativi e perfino di dissesto, che nessun raggruppamento politico, che poi andasse ad amministrare, potrebbe sostenere.

Perciò, occorre mettere da parte ogni litigio sulla barca che sta per affondare. Da qui mi viene la responsabilità di rivolgere un appello a tutte le forze che siedono in questo Consiglio, per uno sforzo comune perché Manfredonia riesca gradualmente a ritrovare l’antico splendore ed una vita dignitosa, per quanto sobria e responsabile.

Decidiamo tutti insieme, maggioranza ed opposizione, di staccare la spina all’attuale amministrazione, con i suoi problemi che si sono rivelati ogni giorno più gravi ed irresolvibili. Con unità di intenti lasciamo che operi per qualche mese il Commissario prefettizio e quindi, nell’esclusivo interesse della città, sottoscriviamo insieme un patto solidare per un risanamento condiviso, firmato tra tutte le forze disponibili, che preveda innanzitutto maggiori opportunità di lavoro, basate principalmente sulla valorizzazione dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo e della piccola industria; il rilancio della pesca e la pulizia del mare; il disinquinamento e la tutela ambientale; la cultura, lo sport e la formazione dei giovani; l’attenzione alle periferie; l’abbandono del familismo, del clientelismo e del favoritismo; con il più ampio coinvolgimento della città, in un progetto che veda il nostro popolo protagonista del proprio futuro.

Manfredonia, 26 marzo 2018.

 

Prof. Italo Magno

Consigliere Comunale

MANFREDONIA NUOVA

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Comunicati · News

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