Giovedì 25 Aprile 2024

Trivellare l’adriatico per il Consiglio di Stato è possibile, ma NOI NON CI STIAMO

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Il Consiglio di stato, rigettando il ricorso delle regioni e delle associazioni ambientaliste, ha di fatto dato il via libera alla trivellazione del nostro mare, un mare dai delicati equilibri da tutelare e rispetare insieme ai suoi paesaggi, ai parchi e riserve marine unici e territori costieri ricchi di storia e cultura.

Tale sentenza che accoglie la scelta del Governo Renzi è contro ogni logica economica, se non puramente speculativa, in considerazione della irrilevante quantità e scarsa qualità del materiale fossile estratto.

I rilevamenti geosismici utilizzeranno i dispositivi air gun, cioè aria compressa con produzione di esplosioni mediante micidiali bolle d’aria, con effetti devastanti sulla subsidenza e la vita della flora e fauna acquatiche, causando anche, secondo la documentazione scientifica, lo spiaggiamento di tartarughe, balene, delfini, capidogli, ecc.

L’Enviromental Protection Agency (EPA) ha rilevato, inoltre, che nei fluidi perforanti a base di acqua la presenza di metalli quali mercurio, arsenico, vanadio, piombo, zinco, alluminio, cadmio, cromo, benzene, toluene, xylene nonché isotopi 226 e 228 del radon, gas comunemente riconosciuto come radioattivo.

Certo pesa in questa decisione del Consiglio il fallimento del referendum contro le trivellazioni che la popolazione italiana purtroppo non ha saputo valorizzare come strumento di democrazia per far sentire il suo dissenso verso la politica ambientale del governo.

Politica scellerata e miope, tesa all’utilizzo delle fonti fossili, mentre il rispetto degli accordi di Parigi sul clima, sottoscritti dallo stesso Renzi, avrebbe richiesto politiche ambientali di largo respiro a tutela dell’economia verde legata alle risorse dei territori quali la pesca, il turismo e le attività culturali.

E’ chiaro che questa delibera del Consiglio di Stato non può vederci indifferenti e inermi, anzi per noi di Manfredonia Nuova è il momento di raccogliere l’appello dei governatori delle regioni Abruzzo e Puglia per un rinnovato impegno unitario di tutte le forze politiche, dei singoli cittadini, le associazioni, le istituzioni comunali e provinciali, contro quest’ennesimo “stupro” alla risorsa economica più importante del Meridione: la bellezza del territorio e l’unicità dei paesaggi e delle spiagge.

Manfredonia Nuova

 

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