Venerdì 29 Marzo 2024

Il Liceo Classico a #Manfredonia c’è

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A chi non è mai capitato, camminando per le strade della città, di ritrovarsi innanzi il maestoso edificio che ha dato vita alla propria formazione scolastica superiore, come una mamma premurosa che accompagna i propri figli durante la crescita? Chi non si è mai abbandonato al ricordo di quella ritualità mattutina? Cosa può accadere all’animo più sensibile, agli inguaribili romantici, se quel luogo in cui si è abitato per cinque anni smette di adempiere alla propria funzione?

Il primo principio della termodinamica risponderebbe:”Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, da una forma all’altra”.

Così, infatti, è accaduto. All’Istituto Alberghiero di Manfredonia è stata assegnata come sede quella che per anni è appartenuta al Liceo Classico che attualmente è stato dislocato al Liceo Scientifico Galilei, occupandone il terzo piano.  E’ in questo modo che una studentessa del Classico definisce la propria scuola, “il terzo piano”. Si è depauperata l’identità e l’unicità di una scuola, degli allievi, degli insegnanti, o meglio di due scuole, preferendo optare per un minestrone, insipido e scialbo. L'”Aldo Moro” è scomparso. Non compare più neanche nell’insegna della struttura. Qualcuno potrebbe storcere il naso e affermare che chi ha voglia di studiare può farlo ovunque, anche in uno scantinato umido. In parte è vero, ma non è questo il punto. Ciò che si dovrebbe rivendicare dovrebbe essere l’autenticità, che in questo caso è stata negata. Ogni scuola per preservarsi autentica dovrebbe possedere una sede in grado di ospitarla, all’interno della quale sentirsi accolti, accettati e riconosciuti. Il Liceo Classico di Manfredonia, però, nonostante tutto, continua a lottare, ad affermare la propria esistenza.

Diversi sono stati gli studenti, ex studenti ed insegnanti che hanno lanciato un hashtag sui social “IL #LICEO CLASSICO A #MANFREDONIA C’E'”, accogliendo la proposta di una docente che invita a far diventare “vitale e virale” il suo post. Così scrive: “Il #LICEOCLASSICO a #MANFREDONIA c’è. Scusate se scrivo questo post. Ma è necessità e rabbia che mi spinge, oltre che amore e orgoglio “di classe”, non classista, dignità e identità intellettuale e umana, il #LICEOCLASSICO a #MANFREDONIA c’è ed è sempre il LICEO CLASSICO “A. MORO” di Manfredonia, ed è bello, giovane e forte, come il suo re fondatore e i suoi nobili e illustri antenati greci e romani.

Una certa miopia amministrativa ha voluto due anni fa (estate 2016) che perdesse la sua autonoma sede fisica in Via Lungomare e fosse coattamente e senza giudizio trasferito nella sede del Liceo Scientifico Galilei, decretandone, per i non addetti o i non interessati dei cittadini manfredoniani, la sua ideale scomparsa. Questo in aggiunta alla sfortuna dell’errore che l’Istituto, il cosiddetto I.I.S.S., fosse chiamato col solo nome Galilei, sicché l’ Aldo Moro è stato annullato. Ecco, sono qui per dire a tutti, amici e non su Facebook, che c’è. E la nostra città, come me, ne deve essere orgogliosa. Non tutte le città possono vantare di averlo. Difendiamolo. Non è una monavra pubblicitaria, pre-open day, non rientra nel mio modo di essere. I motivi li ho già spiegati in apertura. Sono tante le volte che mi sento dire “Ah, ma il Liceo Classico a Manfredonia c’è ancora? E dove si trova? Ah! Al Liceo Scientifico?” E ancora oggi mi ricapita.

Sì, perché nell’immaginario dei manfredoniani il Galilei è lo Scientifico, e rimarrà così perché è davvero difficile che si sappia tutti come stanno le cose. GALILEI-MORO doveva chiamarsi, come tutte le scuole che sono state associate in un unico Istituto. Hanno mantenuto tutte la loro identità conservando il loro nome, Croce-Mozzillo, Perotto-Orsini, Rotundi-Fermi e via dicendo. Col doppio nome sarebbe arrivato a tutti il messaggio che sono due i Licei. Non me ne voglia lo Scientifico e tutti i colleghi, non hanno colpa alcuna di questo. Nè questo deve far pensare ad un contrasto fra i due Licei. Solo che, certo, sarebbe stato giusto per entrambi che, se alla sede del Lungomare non era più possibile, l’Aldo Moro fosse stato dignitosamente allocato in altra sede. E lo fosse.

Perciò, perdonatemi, ma io sarò qui ciclicamente a condividere questo post. Non mi importa dei giudizi, dei commenti più o meno ostili, ironici o altro- non li temo perchè dico solo la verità e non raccoglierò alcuna provocazione-, ma dovevo dirlo. Per quanto sia poco, ci provo almeno. Facebook è un’arma potente, non ho molti amici, ma se a qualcuno sta a cuore come a me, potrebbe diventare vitale… virale 😉

Grazie ai miei concittadini che presteranno attenzione a questo post e vorranno condividerlo.

Angela la Torre

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Commenti

  • La sede in viale Miramare non è mai stata maestosa. Anzi piuttosto fatiscente , sia negli anni Ottanta , quando la frequentavo da studentessa , sia in seguito , quando ci sono tornata da insegnante. La scuola la fanno docenti e alunni non certo i muri !

    Cittadina 09/08/2018 9:59 Rispondi

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