Venerdì 29 Marzo 2024

L’Assessore all’Ambiente Starace chiarisce la situazione foce Candelaro (Foto&Video)

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Ieri, 16 agosto il Comune di Manfredonia ha diffuso un comunicato rendendo noto il divieto di balneazione dei tratti corrispondenti alle acque a 300 metri, a destra, della foce del Candelaro fino alla zona lido del Sole (incluso) e la zona antistante il lido Nettuno. E’ necessario comprendere bene la situazione ed intervenire nel modo opportuno per la tutela della salute dei tanti fruitori del nostro mare e per salvaguardare anche l’aspetto economico di tante piccole aziende del turismo estivo che sopportano investimenti importanti aspettando l’estate. Abbiamo chiesto all’Assessore all’Ambiente di Manfredonia, Avv. Innocenza Starace di fare un po di chiarezza riguardo alla situazione della balneabilità del nostro mare, ma soprattutto alle informazioni che disorientano i nostri lettori. Nella prima settimana di Agosto abbiamo titolato un articolo: “Le acque del nostro mare godono di buona salute, lo confermano i dati dell’ARPA Regionale”. Tali informazioni erano il frutto di analisi del mese di luglio 2018, rese pubbliche dall’ARPA Puglia (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) che davano i valori dei parametri microbiologici delle nostre acque marine pari a 150 (enterococchi) e 87 (escherichia coli) ben al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge (5000). Invece quelli rilevati lungo la costa: dalla zona “acqua di Cristo” fino alla Riviera Sud sono pari a ZERO. Quindi le “acque del nostro mare” risultavano pulite e cristalline. Tutto è cambiato dal campionamento fatto il giorno 16 agosto, con parametri saliti al di sopra della soglia minima. Occorre scindere due questioni: la Foce Candelaro ed il depuratore di Manfredonia, entrambi aspetti che inficiano sulla salubrità del nostro mare. Lo scorso 26 maggio il Corpo dei Carabinieri Forestale di Foggia, rendeva noti i risultati dell’operazione: “Dirty Water” – Campagna di controllo degli impianti di depurazione dei comuni foggiani. A poco più di un mese dall’inizio della stagione balneare, i militari, hanno concluso una vasta attività di verifica straordinaria degli impianti di depurazione a servizio dei comuni foggiani.

Il quadro che è emerso da tali controlli e che  la quasi totalità degli impianti funziona in un quadro di irregolarità generalizzata sia di carattere amministrativo che strutturale. Decine i depuratori privi di autorizzazioni o con le stesse scadute da oltre 5 anni (10 nei casi più gravi). I militari dell’Arma hanno elevato decine di sanzioni amministrative per migliaia di euro e decine sono state le notizie di reato inoltrate all’Autorità Giudiziaria foggiana a carico degli Enti gestori dei predetti impianti. L’attività di controllo, proseguirà comunque nelle prossime settimane e sarà finalizzata alla verifica circa la regolarizzazione di quegli impianti le cui carenze sono apparse particolarmente gravi. Se il depuratore di Manfredonia funziona in modo efficiente questo non è stato reso noto, certo è che in questo periodo in modo particolare non funziona in modo efficiente creando delle disfunzioni importanti. Fatto sta che il depuratore di Manfredonia non è stato posto sotto sequestro. A controllare il il buon funzionamento del nostro depuratore è l’Autorità Idrica Pugliese che opera per conto dell’Acquedotto Pugliese, ente che dipende dal tanto decantato dal nostro Presidente Emiliano Acquedotto Pugliese, che produce profitti dai suoi bilanci ma non riesce a risolvere i gravi problemi dei depuratori del foggiano. Nel fiume Candelaro che sfocia nel mare di Siponto, scaricano i depuratori di Foggia, Apricena, Lucera, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Paolo di Civitate, San Severo. Il sindaco di Manfredonia, ha indetto un urgente tavolo tecnico con i dirigenti dell’Autorità Idrica e l’Acquedotto Pugliese per monitorare tutto il tratto del fiume Candelaro e cercare di comprendere i tempi di intervento per arginare questa situazione che lede ingiustamente l’immagine della città di Manfredonia e la balneabilità del nostro mare.

Raffaele di Sabato

 

foto d’archivio

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Commenti

  • È giusto che i comuni dei depuratori che sversano nel Candelaro e quindi nel golfo capiscano che il problema è di tutti.
    MANFREDONIA HA UN BELLISSIMO MARE MA VA PRESERVATO

    Giuseppe 17/08/2018 19:58 Rispondi
  • Ha detto tutto e non ha detto niente….Sull’argomento si puo’ dire che le strade delle buone intentzioni e dei buoni propositi… vengono da molto lontanto ma purtroppo non arrivano mai alla meta….

    cittadino 17/08/2018 19:31 Rispondi

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