Venerdì 19 Aprile 2024

Magno interviene in consiglio comunale sui debiti fuori bilancio

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La formazione dei debiti fuori bilancio rappresenta un’irregolarità contabile da censurare, pertanto il procedimento di riconoscimento è eccezionalee deve essere condotto nel rigoroso rispetto delle norme e dei principi stabiliti dalle disposizioni di legge. Il procedimento istruttorio di riconoscimento del debito fuori bilancio (disciplinato dall’articolo 194 Tuel) fa capo al responsabile della spesa, mentre compete al consiglio dell’ente, cioè a noi, la sua approvazione. Infatti, con apposita delibera il Consiglio accerta la riconducibilità del debito in una delle limitate fattispecie previste dal legislatore, le cause della formazione del debito e le eventuali responsabilità personali di funzionari o amministratori.

Ora, con il Consiglio Comunale di oggi, siamo ad esaminare ed approvare sei debiti fuori bilancio, per sei sentenze passate in giudicato. Ne mancano due, già inviati dall’amministrazione comunale ai Revisori dei Conti, e sono, rispettivamente, il riconoscimento di debiti fuori bilancio relativo alla sentenza n. 2831 del 2017 del tribunale di Foggia ed il riconoscimento del debito fuori bilancio dovuto alla sentenza n. 2040 del 2017, dello stesso tribunale di Foggia, i quali hanno già ottenuto il loro parere. Mi chiedo e chiedo all’Assessore al Bilancio del nostro Comune: perché non sono stati inseriti all’Ordine del Giorno tali debiti? E mi chiedo ancora che fine ha fatto la proposta di riconoscimento del debito fuori bilancio, di euro 1.596.616,43, inserito, tra gli altri, nelle premesse della deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 27 agosto scorso ed ancora in attesa del visto dei Revisori dei Conti?

La Dirigente di Ragioneria, in merito alla proposta di deliberazione relativa agli equilibri di bilancio 2018/2020, ha rilasciato un parere favorevole, ma condizionato, affermando che esso s’intende acquisito “solo a condizione che siano approvati entro il termine fissato dalla normativa vigente il piano economico finanziario contenente i maggiori costi di gestione dei rifiuti anno 2018 e le correlate tariffe tari a copertura…”.  La condizione sospensiva non si è risolta in quanto non si è provveduto ad approvare il nuovo piano economico finanziario TARI, i cui termini sono ormai scaduti (31/07/2018). La delibera di C. Comunale n. 29/2018 è quindi priva dei pareri dei Revisori dei Conti e del Dirigente del Settore Economico finanziario, risultando pertanto illegittima. A tutt’oggi, con ogni evidenza, vi sono tre debiti fuoribilancio non ancora riconosciuti, per un totale di euro 1.623.616.

La Corte dei Conti, nei suoi vari interventi su questo Comune, ormai sotto stretto controllo della Magistratura contabile, ha più volte messo in evidenza come l’Amministrazione comunale spesso affronta il contenzioso in Tribunale, anche quando la questione è chiaramente perdente, salvo poi distrarsi e non seguire adeguatamente l’evolversi del processo giudiziario, non si capisce bene perché, se per inerzia o per altro; inoltre, spesso ricorre nei successivi gradi di giudizio, anche quando la conclusione del contenzioso è scontata come perdente per il nostro Ente; non si avvale mai d’interventi transattivi, che almeno ci farebbero risparmiare le spese e gli interessi legali.

Io mi sono fatto un po’ di conti, di questo aggravio per i cittadini di Manfredonia, che poi siamo proprio noi che paghiamo. Allora, le otto cause perse hanno rappresentato per tutti noi un costo totale di euro 245.477,55. Ma non è tutto, perché da tale conto manca il gravoso riconoscimento dei debiti dovuti alla Società Gestione Tributi, per il servizio da essa prestato ed i relativi aggi. Nel periodo luglio-agosto 2018, come sopra enunciato, sono già maturati altri debiti per circa € 400.000, per la mancata sottoscrizione del contratto di proroga del servizio affidato il 9.12.2007 alla Società Gestione Tributi, scaduto l’8.12.2016, cosa che rende pensabile la maturazione di debiti fuori bilancio per circa ulteriori Euro 800.000, fino al 31.12.2018. Ciò vuol dire che la gestione di fatto delle entrate comunali da parte della Società gestione Tributi S.p.A., senza procedere ad una nuova gara di appalto o quantomeno alla rinegoziazione delle attuali condizioni contrattuali, sta creando un immenso danno patrimoniale all’Ente.

Particolare attenzione richiedono due delle proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio e precisamente:

  1. N. sentenza 4754/2017– Riconoscimento debito fuori bilancio ex art. 194, comma 1, lett. A) TUEL. Sentenza del tribunale di Foggia, Sezione Lavoro.
  2. N. Sentenza 4850/2016 – Riconoscimento debiti fuori Bilancio ex art. 194, comma 1, lett. A) TUEL. Sentenza della Corte d’Appello di Bari, n. 690/2018.

Trattasi di sentenze che riconoscono a due dipendenti comunali un risarcimento danni per “mobbing” perpetrato dall’Ente nei confronti dei propri dipendenti. Io mi sono già soffermato su questo aspetto, relativo alla sentenza n. 4850 del 2016, adesso ne vedo un’altra sentenza. Cioè ci sono due dipendenti che hanno potuto dimostrare, con atti alla mano, che si sono attuati su di loro nel nostro comune metodi coercitivi rappresentati da sistematica persecuzione esercitata sul posto di lavoro da superiori, consistente in atti quotidiani di emarginazione sociale, violenza psicologica o sabotaggio professionale, ma che può spingersi fino all’aggressione fisica o infliggimento morale. E questo è avvenuto, lo dice una sentenza passata in giudicato, in poco tempo, nell’arco di un solo anno. Ed io so che altri stanno già coltivando l’intenzione di percorrere la stessa strada già percorsa dai propri colleghi, magari appena saranno andati in pensione. Immagino quale clima si deve respirare e Palazzo san Domanico, quanto sconcerto, timore e disaffezione tali comportamenti possano aver provocato e provochino nei dipendenti comunali.

A parte il giudizio etico che ricaviamo dalle due sentenze per mobbing, non posso non condividere la richiesta del Collegio dei Revisori dei Conti, quando al termine del loro giudizio dato al Comune, per ogni singolo debito fuori bilancio “CHIEDE che vangano disposte le opportune verifiche al fine di individuare eventuali responsabilità per danno erariale da trasmettere alla Procura della Corte dei Conti, sezione Giurisdizionale per la Puglia”.Ed io mi associo alla richiesta del Collegio dei Revisori, elevando pubblica diffida all’Ente che ci amministra di inviare senza distrazioni, come da loro richiesto, affinché dopo tante omissioni e trascuratezze non ce ne siano altre. Non è giusto che per gli errori o l’inadeguatezza della Giunta comunale paghino i cittadini.

La deliberazione del Consiglio Comunale n° 29 del 27/08/2018, con all’oggetto: “Bilancio di Previsione 2018/2020 – Salvaguardia degli equilibri (art. 194 TUEL) e variazione di assestamento generale (art. 175, coma 8 TUEL) approvazione”,al punto 5) del dispositivo stabilisce: “Prendere atto che, con successivo provvedimento, si provvederà al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’art. 194 del D. Legs. n. 267/2000, fornendo tutte le indicazioni richieste dal richiamato articolo, ma precisando, comunque, che la presente deliberazione tiene conto di essi ai fini della verifica degli equilibri”. Il fatto è che, con ogni evidenza, la copertura dei debiti fuori bilancio, con l’utilizzo dell’Avanzo di Amministrazione, non esiste, in quanto al Bilancio di Previsione 2018 è stato applicato un avanzo presunto di Amministrazione di euro 1.387.776,76, mentre quello effettivo è di soli euro 146.410,76.

Prof. Italo Magno

Consigliere Comunale di Manfredonia Nuova

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